INTRODUZIONE

L’impiego di elevati valori di dose per impulso in campo radioterapico è oggi reso possibile dall’acceleratore lineare (A.L.) di fasci di elettroni NOVAC7 (HITESYS) che fornisce valori di dose per impulso variabili tra 2 cGy/imp e 7 cGy/imp con energia compresa tra 4 e 9 MeV. L’elevata dose per impulso permette di ridurre sensibilmente i tempi di trattamento intraoperatori (IORT) cioè quei trattamenti realizzati direttamente in sala operatoria a seguito dell’intervento chirurgico.

L’accuratezza dosimetrica offerta dalle camere a ionizzazione piatte, considerate rivelatori di riferimento per la dosimetria clinica dei fasci di elettroni, è fortemente legata alla corretta determinazione della ricombinazione ionica all’interno del volume sensibile delle camere.

Lo studio dei modelli per determinare i valori dell’efficienza di raccolta, f, per alti ratei di dose è attualmente argomento di ricerca. Va ricordato che per una camera a ionizzazione si definisce efficienza di raccolta, f, il rapporto tra la carica effettivamente raccolta sugli elettrodi , Q , e la carica totale, Q0 ( <Q ) , formatasi a causa della ionizzazione prodotta dalla radiazione incidente.

Il metodo utilizzato per la determinazione del fattore di saturazione ionica, ksat=1/f, [1,2, 3,4] per i fasci pulsati convenzionali (0,01 - 0,04 cGy/imp) se applicato ai fasci dell’A.L NOVAC7, comporta una sovrastima di ksat [5].

Tra i rivelatori a stato solido, alternativi alle camere a ionizzazione, le pellicole radiografiche convenzionali presentano una accuratezza dosimetrica non adeguata a causa della dipendenza della risposta dall’energia e dal rateo di dose [6]. Comunque negli ultimi anni film radiocromici sono stati impiegati nella dosimetria di fasci radioterapici convenzionali e fasci adronici.

La caratteristica dei film radiocromici [7,8,9,10] risiede nella loro bassa dipendenza della risposta dall’energia e dal rateo medio di dose, nell’elevata risoluzione spaziale e nell’adeguata equivalenza del materiale con l’acqua. Inoltre l’assenza di trattamento (o sviluppo) chimico, la scarsa sensibilità alla luce e la protezione dello strato sensibile della lastra, permette di utilizzare detti film direttamente in fantoccio d’acqua.

In riferimento all’attuale impiego dell’A.L. NOVAC7 per i trattamenti radioterapici IORT e del suo futuro sviluppo nella produzione di piccoli fasci di elettroni in campo oftalmologico e per la tecnica di irraggiamento conformazionale, l’impiego dei film radiocromici è particolarmente interessante anche per l’elevata risoluzione dosimetrica spaziale offerta e l’indipendenza della loro risposta dall’incidenza del fascio.

In questo lavoro di tesi sono riportati i risultati di uno studio relativo alla caratterizzazione dosimetrica di film radiocromici GafChromic MD-55-2.

I film GafChromic MD-55-2 sono stati tarati in termini dosimetrici utilizzando fasci di elettroni prodotti da un A.L. convenzionale Saturne 43 ed utilizzati per la misura di dose in acqua DwGAF per fasci di elettroni NOVAC7 di energia =5,8 MeV, in punti di riferimento in fantoccio d’acqua.

Misure di dose in acqua, DwTV, sono state eseguite con tre camere a ionizzazione piatte (Markus, NACP-02 e Roos) posizionate nei punti di riferimento di tre fasci di elettroni NOVAC7 , utilizzando il protocollo standard di dosimetria [11] e quindi valutando il fattore di ricombinazione ionica con il metodo delle due tensioni (TV).

Misure dosimetriche negli stessi punti di riferimento non corrette per la ricombinazione ionica , dW, sono state confrontate con le misure di dose in acqua, DwGAF.

Tali confronti hanno permesso di ottenere empiricamente un fattore di ricombinazione ionica per ciascuna delle tre camere a ionizzazione piatte, da utilizzare queste ultime, per le misure di controlli di qualità periodici dei fasci di elettroni NOVAC7.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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