IL TRATTATO DI RIFORMA UE | |||||||||
FLASH +++ 13 GIUGNO 2008: L'IRLANDA BOCCIA IL TRATTATO DI LISBONA. NO: 53%, SI': 46%+++ STATO DELLE RATIFICHE AL 13/6/2008: RATIFICATO IN 18 PAESI BOCCIATO IN 1 PAESE NON SI SONO ESPRESSI: 8 PAESI 1) LA SCHEDA IL NUOVO TRATTATO DI RIFORMA DELL'UNIONE EUROPEA E' un'Europa profondamente diversa quella che nasce gioved� 13 dicembre 2007 a Lisbona: il Trattato che riforma l'Unione a 50 anni dalla sua nascita, pur pi� modesto rispetto alla defunta Costituzione, le dar� volti riconoscibili dall'opinione pubblica e la render� -almeno sulla carta- pi� efficace. Il tutto per� non prima di due anni, al termine dell'ennesima salva di ratifiche. Nasce innanzitutto il Presidente Europeo: rimarr� in carica due anni e mezzo e sar� il volto nuovo del Continente. Non sar� affiancato -come inizialmente previsto- da un Ministro degli Esteri, ma dall'attuale Alto Rappresentante, i cui poteri verranno per� ampliati: entrer� nella Commissione Europea, di cui sar� vicepresidente, e presieder� le riunioni dei Ministri degli Esteri. Avr� anche un suo corpo diplomatico. Ancora pi� significative le novit� in materia legislativa: finalmente, accantonato il machiavellico sistema di voto ereditato da Nizza, si passer� a un altro, pi� democratico. Per passare, una normativa europea avr� infatti bisogno dell'ok del 55% degli Stati membri, in rappresentanza del 65% della popolazione. Peccato per� che il nuovo sistema entrer� in vigore solo tra sette anni. Anche i veti nazionali spariranno in circa 50 aree, soprattutto nei settori della giustizia e dell'immigrazione, che passeranno al voto a maggioranza. Tra le altre novit� introdotte dal Trattato, la riduzione del numero dei Commissari Europei a due terzi dei Paesi (15 dall'anno 2014), la possibilit� per i Parlamenti nazionali di affondare sul nascere direttive comunitarie giudicate inutili e quella -per un Paese- di lasciare l'Unione Europea. 2) LA CRONOLOGIA: DALLA CONVENZIONE EUROPEA AL TRATTATO DI RIFORMA UE. CRONACA DI UNA PASSIONE - E' la notte di gioved� 18 ottobre 2007 quando il premier italiano Romano Prodi annuncia -dopo ore di trattative- l'accordo sul Trattato. Un Trattato che nasce sulle ceneri della Costituzione Europea, uno dei pi� clamorosi fallimenti nei 50 anni di vita dell'Unione. Anche se -col senno di poi- occorre riconoscere che molte delle innovazioni introdotte con quel testo sono poi rimaste. - E' nel Vertice di Laeken del 2001 che gli allora 15 leader europei decidono di istituire la Convenzione Europea, sul modello dei padri fondatori della Costituzione americana. - Il 28 febbraio 2002 si tiene la sessione inaugurale della Convenzione, sotto la presidenza del gi� capo di Stato francese Valery Giscard d'Estaing. 105 i membri dell'assemblea, che dovr� dare un volto alla futura Europa allargata. Un'opera lunga e complessa, che si chiude il 18 luglio 2003. Per D'Estaing "la Costituzione dota l'Europa di un sistema istituzionale unico. Le istituzioni proposte sono stabili, democratiche ed efficaci". - Nell'ottobre 2003 si apre -sotto presidenza italiana- la Conferenza Intergovernativa, che ritocca -annacquandolo leggemente- il progetto uscito dalla Convenzione, prima di dare il via libera definitivo. - Il 29 ottobre 2004 una fastosa cerimonia in Campidoglio fa da sfondo alla firma solenne della Costituzione. - Ma � il canto del cigno: nonostante la ratifica in 18 Paesi, le bocciature referendarie in Francia e Olanda della primavera 2005 fanno precipitare l'Europa in una crisi profonda. - Solo nel giugno 2007 i 27 trovano l'accordo per far ripartire il progetto, rivisto e corretto nella forma pi� leggera di Trattato. Partono altri negoziati, fino all'accordo di ottobre. Sperando che questa volta le ratifiche non riservino altre sorprese. |
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IL VIAGGIO DI SERGIO NAVA PER RADIO 24 |
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