ARTICOLI "IL SOLE 24 ORE"
25/11/2007

Afghanistan. Attacco suicida all'inaugurazione di un ponte: muoiono Daniele Paladini e nove civili (sei bambini)

Soldato italiano ucciso a Kabul
Feriti tre militari del contingente che avevano cercato di fermare il kamikaze

Sergio Nava

Un attentato in una delle zone considerate pi� sicure nella provincia di Kabul � costato ieri la vita a un militare italiano, il maresciallo capo Daniele Paladini di 35 anni. Altri tre nostri soldati sono rimasti feriti. Tra le nove vittime civili tanti bambini: la loro unica colpa � stata quella di trovarsi nella zona dell'attacco, per osservare il quotidiano lavoro del nostro contingente.
L'attentato � avvenuto alle 9.52 locali, le 6.22 in Italia, quando diverse decine di soldati italiani impegnati nella missione internazionale Isaf stavano ultimando la ristrutturazione di un ponte nella Valle di Paghman, 12 chilometri a nord-ovest della capitale Kabul. I militari del genio stavano apportando gli ultimi ritocchi all'infrastruttura (un lascito sovietico), dopo averla rimossa, ricostruita e riportata alla sua funzione originaria con un paziente lavoro di riparazione.
Secondo quanto affermato al Sole 24 Ore da Eros Correa, portavoce del contingente italiano a Kabul, l'attacco � avvenuto proprio mentre gli ufficiali stavano procedendo alla messa in sicurezza del ponte, in vista della sua inaugurazione ufficiale, prevista per le ore successive. A proteggerli un cordone di sicurezza composto da alpini e alpini paracadutisti. Radunata intorno a loro anche una piccola folla di curiosi, tra cui diversi bambini provenienti dai villaggi vicini.
All'improvviso qualcuno nota l'avanzare di un uomo - con addosso un pesante giubbotto - proveniente dal greto del fiume: i nostri militari percepiscono che qualcosa non va e si avviano a bloccarlo, intimandogli un alt. � questione di pochi attimi: il kamikaze capisce di essere stato scoperto e si fa esplodere.
L'intervento dei nostri soldati si rivela provvidenziale: se l'attentatore avesse fatto solo qualche metro in pi� il numero delle vittime sarebbe stato maggiore. La strage per� non viene evitata: il giubbotto esplosivo ad alto potenziale, contenente tra i 12 e i 15 chilogrammi di materiale ferroso, scaglia schegge e sfere fino a 30 metri di distanza.
Il maresciallo capo Paladini, del secondo reggimento Pontieri di Piacenza, viene investito in pieno dalla deflagrazione: in quel momento si trova nei pressi del cordone militare di sicurezza, intento alla riparazione di un camion. Paladini, considerato un esperto del genio, aveva seguito in prima persona tutte le fasi di restauro del ponte. Le sue condizioni appaiono subito gravi: morir� durante il trasporto in ospedale. Originario di Lecce ma residente a Novi Ligure, lascia una moglie e una figlia di sei anni.
Restano feriti altri tre militari: i capitani Salvatore di Bartolo e Stefano Ferrari, oltre al caporal maggiore scelto Andrea Bariani. Facevano tutti parte del servizio di guardia. Per loro fortunatamente solo lievi escoriazioni.
Numerose le vittime afghane: le cifre ufficiali parlano di nove morti, tra cui sei bambini, cui vanno aggiunti una decina di feriti. L'attentato � stato rivendicato dai talebani: un sedicente portavoce degli integralisti islamici, Zabihullah Mujahid, ha attribuito al proprio gruppo la paternit� dell'attacco. Probabile l'origine straniera - forse pachistana - del kamikaze. Dure condanne sono giunte dal Governo afghano e dal presidente Hamid Karzai.
Il grave episodio di ieri � solo l'ultimo di una serie di attentati: a novembre altri quattro attacchi avevano preso di mira i nostri militari, presenti in Afghanistan con 2.290 uomini. Paladini � l'undicesimo soldato italiano a perdere la vita nel Paese.
�Sorprende il luogo dove � avvenuto l'attacco�, dice Correa: �La valle di Paghman � considerata tra le pi� tranquille, i rischi maggiori finora si erano sempre verificati nell'area a sud di Kabul�.
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