ARTICOLI "IL SOLE 24 ORE"
24/11/2007

Cambio di Governo a Varsavia. Il premier Donald Tusk promette privatizzazioni e meno tasse
Svolta liberista in Polonia
L'obiettivo � l'ingresso in tempi rapidi nell'area dell'euro
L'UOMO CHIAVE Al ministro delle Finanze Rostowski, tra gli artefici della �terapia shock� a inizio anni 90, il compito di accelerare le riforme


Sergio Nava. Un discorso di tre ore, il pi� lungo nella storia democratica della Polonia, per chiudere definitivamente l'era Kaczynski e voltare pagina.
Parlando di fronte al Parlamento polacco (Sejm), Donald Tusk, neo premier e leader del partito di centrodestra Piattaforma Civica, ha concentrato la sua presentazione programmatica su tre punti: economia, Europa e relazioni internazionali, Iraq.
Sul primo fronte, il liberista Tusk ha ribadito la sua ricetta per un nuovo �miracolo economico�: una promessa che gli ha permesso di vincere le elezioni, ma che ora va mantenuta. Il piano Tusk, affidato al ministro delle Finanze Jacek Rostowski (artefice con Leszek Balcwerowicz della �terapia shock� che all'inizio degli anni 90 segn� il passaggio dall'economia pianificata al mercato), prevede un mix di privatizzazioni, abbassamento delle tasse, taglio del deficit, investimenti infrastrutturali e lotta alla burocrazia. Un occhio anche all'elettorato: Tusk ha promesso l'incremento dei salari per i dipendenti pubblici (soprattutto nella scuola e nella sanit�). Alla base resta in ogni caso il forte sostegno alle imprese e alle industrie, �vere fonti di progresso e benessere�.
La "Tusk Force" liberista (cos� ribattezzata dal settimanale Warsaw Voice) dovr� necessariamente tenere in dovuta considerazione soprattutto le finanze pubbliche, in vista di un futuro ingresso nell'Eurozona: a questo proposito il neo premier non ha fornito indicazioni temporali precise, limitandosi a un generico �quanto prima�, ma ha ribadito che l'ingresso nella moneta unica � un obiettivo da perseguire. Per centrarlo dovr� in primo luogo correggere il deficit: solo quattro giorni fa il Commissario Ue agli Affari Economici e monetari Joaquin Almunia ha avvertito che esiste il rischio di un nuovo sfondamento del tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil per il 2008: le proiezioni comunitarie indicano un 3,2% per il prossimo anno, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2007, soprattutto a causa di un budget pre-elettorale contenente capitoli di spesa privi di copertura.
Sul fronte internazionale Tusk ha certificato la totale inversione di rotta rispetto al precedente Governo, apertamente euroscettico: �L'integrazione europea � nel nostro interesse. Penso non a un'Europa super Stato, ma a una superpotenza rispettata nel mondo�. Primo atto concreto: la firma del nuovo Trattato Ue il 13 dicembre a Lisbona. Con un distinguo: Tusk manterr� infatti l'opt-out polacco sulla Carta europea dei diritti fondamentali. Un'autoesclusione negoziata dal suo predecessore Jaroslaw Kaczynski, contrario ad alcune delle clausole relative a famiglia e morale. Tusk ha motivato la decisione con la volont� di rispettare l'esito dei negoziati intrapresi dal precedente Esecutivo: � per� anche vero che il premier ha bisogno dei voti dell'opposizione per raggiungere la maggioranza dei due terzi, necessaria alla ratifica del Trattato.
Tusk ha lanciato segnali distensivi verso la Russia: �Vogliamo il dialogo con Mosca�, ha detto. Come primo segnale, il premier lascia intendere che consulter� il potente vicino sulla base antimissilistica che gli Usa intendono installare nell'area. Che Tusk punti a un riequilibrio nelle relazioni con Washington lo si � dedotto anche dalla conferma che la Polonia ritirer� - nel 2008 - il proprio contingente di stanza in Iraq (900 uomini). Oggi il Parlamento vota la fiducia, scontata nei numeri.
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