ARTICOLI "IL SOLE 24 ORE"
20/11/2007   
Cambogia. Nuova difesa shock per il francese Jacques Verg�s
L'avvocato del terrore per l'ex leader dei Khmer
ALLA SBARRA Khieu Samphan, presidente dal 1976 al 1979, si trova in arresto a Phnom Pen accusato dal Tribunale Onu di crimini contro l'umanit�

Sergio Nava. Il "diavolo nero" torna in azione: Jacques Verg�s, l'avvocato celebre per aver sostenuto le cause di alcuni dei principali criminali di guerra e terroristi in tutto il mondo, difender� Khieu Samphan, capo di Stato cambogiano all'epoca della dittatura dei Khmer rossi. Samphan, 76 anni, � il quinto alto funzionario del regime di Pol Pot a finire dietro le sbarre a Phnom Penh: la polizia lo ha prelevato ieri dall'ospedale dove si trovava ricoverato per problemi cardiaci. Il tribunale "Killing Fields" (sostenuto dall'Onu), che indaga sul genocidio commesso dal regime ultra-maoista tra il 1975 e il 1979, lo accusa di crimini di guerra e contro l'umanit�: i giudici istruttori lo hanno posto in detenzione preventiva per un anno.La tesi difensiva di Khieu Samphan, anticipata in ben due libri - l'ultimo dei quali appena pubblicato - � tutta incentrata sulla sua non conoscenza dei crimini perpetrati dal regime di Pol Pot (di cui era ascoltato consigliere), che in soli cinque anni stermin� almeno un milione e 700mila cambogiani. Samphan addossa tutta la colpa ai comandanti regionali, da lui definiti �stupidi e brutali�.A difenderlo ci sar� l'amico Jacques Verg�s, l'"avvocato del diavolo" (ma lui sembra preferire, a giudicare dalla sua e-mail, la definizione diable noir, diavolo nero). Con eccezionale tempismo Verg�s � volato nella capitale cambogiana: non era comunque un mistero che il celebre legale francese avrebbe assunto la difesa dell'ex presidente della Kampuchea Democratica. Ad annunciarlo - a luglio - era stato lo stesso Samphan.Verg�s, 82 anni, � una figura estremamente controversa: nato in Thailandia da padre francese e madre vietnamita, il futuro avvocato trascorre la sua infanzia sull'isola de La R�union. In quegli anni sviluppa una visione profondamente anticolonialista, che non gli impedisce per� di prendere parte alla resistenza con il generale Charles de Gaulle durante la Seconda guerra mondiale.� solo una parentesi: dieci anni dopo � ad Algeri, per assumere la difesa di esponenti del movimento di indipendenza. Tra i suoi clienti figura anche Djamilah Bouhired, condannata a morte nel 1957 per aver ucciso con un bomba 11 persone in un caff� della capitale. Verg�s riesce a far commutare la sentenza in pena detentiva e la sposa nel 1962, quando viene rilasciata in seguito all'indipendenza algerina.Tra il 1970 e il 1978 Verg�s fa completamente perdere le proprie tracce, contribuendo cos� ad alimentare la propria leggenda: al suo ritorno sulla scena si immerge in una serie di cause controverse, che lo vedono prendere le difese di estremisti e criminali di destra e di sinistra. Tra loro il nazista Klaus Barbie, ex capo della Gestapo (conosciuto come il "macellaio di Lione"), il terrorista venezuelano di estrema sinistra Carlos "Lo Sciacallo" (autore - tra l'altro - del sequestro di 11 ministri dell'Opec a Vienna nel 1975), fino al presidente serbo Slobodan Milosevic.Nel giugno di quest'anno un film-documentario, "L'avvocato del terrore", fa nascere un caso in Francia, nel tentativo di riaprire il dibattito sulla figura di Verg�s: �Comunista, anticolonialista o di estrema destra?� � la domanda che fa da leitmotiv al film. Aprono la pellicola le dichiarazioni dello stesso Verg�s sul regime dei Khmer rossi: il legale, gi� amico personale di Pol Pot, sostiene una tesi in parte negazionista: secondo lui, nel �supposto� genocidio cambogiano �il numero delle vittime � stato largamente inferiore al numero dei morti annunciati�.
                                                               
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23/11/2007
Sgarbo di Pechino ai marinai della Kitty Hawk
Lite Cina-Usa sulla portaerei
FESTA ROVINATA - La nave americana avrebbe dovuto attraccare a Hong Kong per consentire all'equipaggio di trascorrere il Thanksgiving con i parenti

Sergio Nava. Scaramuccia diplomatica tra Cina e Stati Uniti. Al centro della contesa ci sono due simboli americani: la festa del ringraziamento (Thanksgiving Day) e la portaerei Kitty Hawk, la seconda pi� vecchia nave da guerra statunitense.A far nascere la crisi � stata l'inspiegabile decisione del Governo cinese di vietare - due giorni fa - l'attracco della portaerei a Hong Kong: una sosta pensata per consentire agli ottomila membri dell'equipaggio (tra piloti e marinai) di trascorrere quattro giorni di relax nell'ex colonia britannica, in occasione del lungo week-end del ringraziamento. Insieme alla portaerei erano attese anche le cinque navi di supporto.La visita, pianificata da tempo, intendeva fornire ai componenti dell'equipaggio un'occasione di ritrovo con le famiglie: centinaia di parenti erano infatti volati a Hong Kong per poterli riabbracciare. In pi�, come confermato da un marinaio all'agenzia Reuters, �il porto dell'ex colonia � per molti di noi il preferito nell'intera area di operazioni del Pacifico occidentale�.A complicare l'incidente � arrivato l'improvviso e successivo dietrofront diplomatico di Pechino: a qualche ora dall'"indietro tutta" della portaerei, ormai in rotta verso la base giapponese di Yokosuka, il portavoce del ministero degli Esteri, Liu Jianchao, annunciava il "s�" all'attracco della Kitty Hawk al porto di Hong Kong. �Abbiamo deciso di consentire la permanenza durante la festa del ringraziamento. Si tratta di una decisione basata solamente su considerazioni umanitarie�.Troppo tardi, per�. Il tenente comandante John Filostrat replicava seccamente: �La Kitty Hawk torna a Yokosuka�.Non � la prima volta che la Cina nega un permesso di ingresso in porto a navi americane, soprattutto in occasione di tensioni nelle relazioni diplomatiche. Nel caso specifico, la temperatura sull'asse Washington-Pechino si � alzata di recente in seguito all'incontro - il mese scorso - tra il presidente George W. Bush e il Dalai Lama, ma anche a causa del progetto statunitense di vendita di materiale missilistico a Taiwan per quasi un miliardo di dollari. N� aiutano le perduranti differenze di vedute tra i due Paesi sul dossier nucleare iraniano.Sorprende per� che la mossa di Pechino segua, di poche settimane, la missione in Cina del segretario statunitense alla Difesa, Robert Gates, che ha posto le basi per un maggiore dialogo tra le due potenze nei settori della sicurezza e della cooperazione militare.
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