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13/11/2007 Cambogia. Catturato ministro di Pol Pot In carcere leader dei Khmer rossi LE IMPUTAZIONI L'ex titolare degli Esteri Ieng Sary e la moglie sono accusati di crimini contro l'umanit� dal Tribunale speciale dell'Onu Sergio Nava. Un blitz alle prime luci dell'alba all'interno della sua lussuosa residenza nella capitale cambogiana Phnom Penh ha posto fine ieri alla libert� di Ieng Sary, gi� ministro degli Esteri e vice-primo ministro del regime dei Khmer rossi. Sary, per anni il volto pubblico in sede internazionale degli ultra-maoisti di Pol Pot (morto nel 1998), � il terzo alto esponente del regime ad essere arrestato dopo l'istituzione del Tribunale internazionale dell'Onu, incaricato di indagare sul genocidio di almeno un milione e 700mila cambogiani, uccisi o torturati a morte dai Khmer rossi tra il 1975 e il 1979.Nel 1996 Sary - ora ultraottantenne - lasci� la guerriglia per fondare un proprio partito: una mossa che gli garant� il perdono dall'allora re Norodom Sihanouk, oltre a un'immunit� durata ben undici anni. Tutti per� lo ricordano come il ministro degli Esteri di Pol Pot: negli anni 80 tocc� proprio a lui difendere l'immagine dell'ormai ex-regime alle Nazioni Unite, mentre la guerriglia proseguiva la lotta nella giungla.Dietro l'immagine diplomatica si celava per� un burocrate sanguinario, responsabile di aver fatto rimpatriare con l'inganno e poi mandato a morire numerosi intellettuali, diplomatici o quadri del partito non pi� tollerati. �Responsabile della pianificazione, della direzione e del coordinamento di estese purghe�, si legge nei capi di imputazione dei pubblici ministeri del Tribunale. Un'accusa sempre contestata da Sary, dichiaratosi innocente: �Non ho rimpianti, non era una mia responsabilit�.Con lui � stata arrestata anche la moglie Khieu Thirith, sorella della prima consorte di Pol Pot ed ex ministro degli Affari sociali. Il Tribunale accusa entrambi di crimini contro l'umanit�, un'imputazione aggravata - nel caso di Sary - da quella di crimini di guerra.L'arresto di Ieng Sary e Khieu Thirith segue l'incriminazione di altri due esponenti di spicco del passato regime: il primo � stato Kang Kek Ieu (detto Duch), imputato per crimini contro l'umanit� alla fine di luglio. Fu lui a dirigere il famigerato centro di tortura Tuol Sleng a Phnom Penh, teatro dell'uccisione di circa 17mila persone. Proprio Duch potrebbe fornire all'accusa una testimonianza decisiva a inchiodare anche gli altri imputati. In attesa di giudizio anche il "Fratello numero due" del regime, Nuon Chea, secondo in linea di comando a Pol Pot. Crimini di guerra e crimini contro l'umanit� il capo di imputazione contro Chea, arrestato a met� settembre.I pubblici ministeri del Tribunale speciale "Killing Fields", patrocinato dall'Onu, avrebbero ora nel mirino altri due esponenti dei Khmer rossi: l'ex-presidente cambogiano Khieu Samphan e Meas Muth, genero del capo militare Ta Mok, deceduto lo scorso anno.Il Tribunale speciale ha iniziato i lavori nel febbraio 2006, al termine di lunghi negoziati con l'Onu: pu� condannare gli imputati fino all'ergastolo. I primi processi dovrebbero iniziare nel 2008. - . - 16/11/2007 Il conflitto tra palestinesi Abu Mazen: �� ora di rovesciare Hamas� Duro affondo del presidente palestinese Abu Mazen nei confronti del movimento islamico Hamas, che controlla da giugno Gaza: �Dobbiamo far cadere questa cricca che ha preso con la forza il comando della Striscia�, ha dichiarato in occasione del 19esimo anniversario della Dichiarazione di indipendenza palestinese, con la quale Yasser Arafat proclam� nel 1988 ad Algeri la nascita del nuovo Stato.� la prima volta che Abu Mazen chiede senza mezzi termini la fine dell'era Hamas nella Striscia: le sue parole sono state pronunciate tre giorni dopo l'uccisione di otto civili a Gaza City da parte dei militanti di Hamas e a meno di due settimane dalla Conferenza di Pace sul Medio Oriente, in programma a fine mese ad Annapolis, negli Usa.Evidente l'inasprimento della posizione di Fatah, il movimento politico di Abu Mazen, nei confronti di quello di Ismail Haniyeh: �Conosco il dolore presente nei vostri cuori, causato dagli atti criminali commessi da gang fuorilegge che fanno capo ad Hamas�, ha detto agli abitanti della Striscia. �Ma siate pazienti, presto arriver� l'alba�, ha aggiunto. Le parole del presidente palestinese seguono l'arresto di oltre 400 attivisti di Fatah a Gaza. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, il giro di vite imposto da Hamas sarebbe il risultato di un calo di popolarit� del movimento.Nel suo discorso, Abu Mazen ha avuto parole distensive per Israele: �Voglio rivolgermi al popolo israeliano e al suo Governo per dire loro che siamo determinati a raggiungere una pace vera�. Il presidente palestinese ha quindi colto l'occasione per chiedere a Gerusalemme lo stop alla costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania, la fine delle restrizioni alla libera circolazione dei palestinesi e il rilascio dei militanti detenuti.Oggi Abu Mazen incontra il re saudita Abdullah, con il quale intende trovare una posizione comune in vista del vertice di Annapolis. S.N. |
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