SPECIALE ROMANIA
Questa � la cronaca del reportage che Sergio Nava ha compiuto in Romania tra il 17 e il 21 maggio 2006: alla scoperta di un Paese prossimo a entrare nell'Unione Europea. Ma qual � veramente la Romania di oggi? Lo speciale � andato in onda nella puntata di "Babel"  (Radio 24) del 27 maggio.

+++PRONTI PER L'EUROPA?+++

Il lento cammino della Romania verso l'Unione Europea riparte con un rinvio. Quello annunciato dal presidente della Commissione Europea Jos� Barroso, che a Strasburgo ha dichiarato: "Bucharest pu� continuare a sperare in un ingresso nell'Unione Europea dal primo gennaio, ma a una condizione. Che azzeri gli ultimi ritardi che ancora la separano dal Vecchio Continente. Altrimenti si posticipa tutto di un anno".

Nella capitale rumena, i lavori intanto procedono: le strade vengono riasfaltate e ampliate, alcuni degli orribili palazzi dell'era Ceausescu vengono rimodernati. "Lavori in corso", verrebbe da dire�

Mihai-Razvan Ungureanu, il giovane Ministro degli Esteri rumeno, non esita a definire il suo Paese un "partner affidabile" per l'Unione Europea. "Non saremo una nazione che cerca assistenza", dichiara a Sergio Nava. Per dimostrarlo cita la robusta crescita annuale del PIL, tesse le lodi della forza di lavoro "qualificata" e indica il futuro: gli investimenti nel settore dei servizi. Romania come trait-d'union mancante tra la regione del Caspio e l'Europa, sostiene Ungureanu, che offre una lettura folcloristica -ma non troppo- del ritardo bulgaro e rumeno verso l'Europa: "su di noi pende una maledizione storica" dice. "Siamo ai confini dell'Europa, abbiamo sperimentato le forme peggiori di totalitarismo. Abbiamo costruito sulle macerie del comunismo, ora corriamo per riprenderci la nostra identit� europea".


Ma la Romania di oggi non � esente da problemi, visibili a occhio nudo camminando per le strade di Bucharest: al di l� dei bei parchi cittadini, la citt� e il suo centro storico vivono ancora nel passato recente, sfregiati come sono da innumerevoli, orribili palazzi di epoca comunista ancora in attesa di restyling, o meglio - di demolizione. I cancelli arrugginiti delle poche ville neoclassiche rimaste ricordano al visitatore che questa -un tempo- era la Parigi dell'est. Penzolanti dai lampioni, pesanti fasci di fili della corrente elettrica rinviano invece a citt� del terzo mondo. Pochi metri pi� sotto il traffico scorre come impazzito. I rumeni non amano molto il codice dalla strada�

La Commissione Europea evidenzia -tra i problemi irrisolti- la mancanza di agenzie di pagamento operative per la distribuzione dei sussidi diretti ai contadini; la conseguente assenza di un'amministrazione e di sistemi di controllo per il settore agricolo; i problemi legati alla sicurezza alimentare; infine la carenza di sistemi di amministrazione fiscale in grado di interoperare con quelli del resto dell'Unione. Progressi si registrano invece nel settore della lotta alla corruzione, grazie anche all'attivismo del Ministro alla Giustizia. E' una donna e si chiama Monica Macovei: con lei la lotta alla corruzione ha puntato ai piani alti, arrivando a incriminare l'ex-premier Nastase e quattro membri dell'attuale Governo. Alina Mungiu-Pippidi dirige la Romanian Academic Society. Alle elezioni del 2004 ha lanciato la "campagna per un Parlamento pulito": la sua associazione ha fatto nomi e cognomi di candidati ritenuti impresentabili. Tra questi si trovavano ex-collaboratori del regime di Ceasescu, pregiudicati, opportunisti e potenziali detentori di conflitti di interessi. 153 candidati in tutto: quasi la met� di loro non � entrata in Parlamento.

"La corruzione � un problema in tutti i Paesi ex-comunisti", ci dice la Mungiu-Pippidi. "Pi� sei sottosviluppato - come � stato il nostro caso, pi� il regime comunista � stato peggiore, allora maggiore � il livello di corruzione che sei destinato ad avere. E' un'eredit� che ci portiamo dietro: anche la lotta contro la corruzione qui � iniziata dopo. Cosa si pu� chiedere a un funzionario dello Stato che guadagna meno di 200 euro al mese? E' chiaro che deve trovare il modo di incassare denaro extra! Qui anche le bustarelle ai medici sono comuni� ma ritengo che occorra lottare la corruzione riformando il sistema, pi� che perseguendo casi singoli".


Intanto la questione delle frontiere diventa centrale per il futuro europeo della Romania, prossimo confine dell'Europa. Circa 600 milioni di euro sono stati gi� investiti nella sicurezza dei valichi. Ma c'� anche un aspetto interno: quanti rumeni cercheranno fortuna a ovest?
La gigantesca "Casa del Popolo" voluta da Ceausescu
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