INTERVISTA A OLLI REHN
L'ingresso della Turchia nell'Unione Europea � stato il tema al centro dell'intervista di Sergio Nava al Commissario Europeo all'Allargamento Olli Rehn, incontrato a margine dell'audizione all'Europarlamento di Bruxelles.

REHN: La Turchia ha portato avanti riforme significative sul fronte dei diritti umani e dello stato di diritto. Ora il punto � uno solo: implementarle, implementarle e implementarle. La Turchia dovr� provare -nei prossimi mesi e nei prossimi anni- di essere intenzionata a mettere seriamente in pratica le leggi che sono state recentemente approvate.

NAVA: Ma come pu� la Turchia aprire un negoziato quando si rifiuta di riconoscere Cipro, uno Stato membro dell'Unione Europea?

La decisione sull'avvio dei negoziati in cambio della firma turca del protocollo doganale � stata presa molto chiaramente dai 25 leader europei, lo scorso dicembre. Dobbiamo mantenere i nostri impegni, e ci aspettiamo che la Turchia faccia lo stesso. In termini concreti, Ankara dovr� aprire i suoi porti a tutti i nuovi Stati membri dell'Unione Europea, inclusa Cipro.

E se non lo fa?

Innanzitutto dobbiamo partire dall'assunto che il Governo turco ha firmato un accordo che prevede queste condizioni. Poi, se non le rispetta, abbiamo strumenti forti tra le mani: possiamo rifiutarci di aprire alcuni capitoli di trattativa negoziale, quali l'unione doganale o il mercato interno. E se i negoziati si bloccano su questi punti, sar� molto difficile fare progressi nelle trattative per l'adesione.


Commissario, lei sa certamente che negli ultimi mesi i sondaggi registrano un malcontento crescente dell'opinione pubblica europea verso l'ingresso della Turchia. Diversi Governi appaiono sempre pi� esitanti... prender� in considerazione questi fattori?


S�, li prendiamo in considerazione. Ho trascorso parte delle mie vacanze in Francia e Germania, e sono cosciente dei problemi legati all'allargamento. Ma abbiamo anche -in Europa- altri problemi: abbiamo un problema di disoccupazione, di welfare state, di globalizzazione, di mancanza di legittimit�. Non � quindi giusto fare dell'allargamento il capro espiatorio dei nostri problemi domestici. In ogni caso abbiamo dimostrato di tenere conto dell'opinione pubblica, evitando di prendere nuovi impegni con altri Stati extraeuropei. Ma dobbiamo comunque rispettare gli impegni esistenti, insistendo per un rispetto rigoroso delle condizioni da parte dei Paesi candidati, affinch� si presentino completamente pronti all'ingresso nell'Unione Europea. Per questo non abbiamo ancora aperto i negoziati con la Croazia, che non ha collaborato attivamente con il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja, e per questo registriamo problemi con Bulgaria e Romania. Dobbiamo ancora verificare se siano effettivamente pronte all'ingresso nel 2007.

Bruxelles, 13/9/2005
Il Commissario Europeo all'Allargamento Olli Rehn
ASCOLTA L'INTERVISTA NELLA PUNTATA DI "LINEA 24" DEL 30/9/2005
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