PACCHETTO AMBIENTE/ENERGIA: INTERVISTA AD ANDRIS
PIEBALGS
La Commissione Europea ha presentato il 23 gennaio 2008 un pacchetto onnicomprensivo per la riduzione delle emissioni inquinanti e il sostegno alle energie rinnovabili. Sergio Nava ha intervistato il Commissario Europeo all'Energia, il lettone Andris Piebalgs, per cercare di capire cosa realmente pu� cambiare in Europa e quali scenari futuri si aprono.

PIEBALGS: E' un passo storico, poich� c'� voluto molto coraggio per trovare un accordo sugli strumenti legali da utilizzare. L'elemento cruciale di questo pacchetto � l'estensione del sistema di scambio delle quote di emissione, l'Ets, che arriver� fino 2020, con prezzi del carbone molto chiari, un tetto europeo alle emissioni e aste annuali per deteminare il prezzo di mercato delle emissioni stesse. E' un passo storico, che garantisce sicurezza di investimenti alle imprese, in base a minori emissioni di anidride carbonica. In secondo luogo la direttiva sulle rinnovabili, che garantisce che fino al 2020 tutti i Paesi dell'Unione Europea avranno un quadro stabile per l'uso del potenziale di energie rinnovabili. Ci� garantir� non solo che una parte dell'energia arriver� da fonti pulite, ma anche l'impiego di nuove tecnologie, con un approccio completamente diverso rispetto all'attuale. Parliamo di una completa ristrutturazione del settore, che sfrutter� al meglio il potenziale di energie quali il solare, l'eolico, il geotermico, le biomasse. Infine, so che in Italia il carbone non � molto popolare, ma lo � in altri Stati: questo ci offre l'opportunit� di puntare anche sulla cattura e stoccaggio del biossido di carbonio, che pu� avere un ritorno anche in termini commerciali. E' quindi un cambiamento storico, ma lo sar� solo quando il Consiglio e il Parlamento accettterano le nostre proposte.

NAVA: Un punto fondamentale del vostro pacchetto � costituito dalle energie rinnnovabili. L'Italia dovrebbe investirvi di pi�?

Certamente.

In quali aree?

Le menzioner� un solo esempio: il termoriscaldamento solare. Se guardo a dove � maggiormente installato: beh, Cipro � il leader europeo, poi anche la Grecia non � male, quindi l'Austria... e dov'� l'Italia? L'Austria ha sicuramente meno sole dell'Italia! L'Italia ha pure la possibilit� di utilizzare biomasse per la produzione di energia. Penso che il futuro dell'Italia sia soprattutto collegato all'energia solare e -laddove possibile- a quella eolica. Insieme alle biomasse sono le tre maggiori aree di sviluppo delle energie rinnovabili, nel vostro Paese. Ma occorre anche tenere conto dell'importanza dell'efficienza energetica: occorre quindi consumare meno energia. Cos� si pu� risparmiare energia. Infine, spero che l'enorme sostegno popolare in Italia per le rinnovabili possa portare a fare qualcosa che le persone si aspettano. La Germania � riuscita a cambiare, e l'Italia ha un potenziale migliore rispetto a Berlino.

Torniamo al pacchetto che avete presentato: avete calcolato quanto far� risparmiare, oltre ai costi, stimati dal presidente della Commissione Barroso in 50-60 miliardi?

Penso almeno 50 miliardi di euro sulle importazioni di gas e petrolio.

Il vostro pacchetto su energia e clima prende ora il largo per l'approvazione di Parlamento e Consiglio Europei. Sar� sicuramente modificato e qualcosa si perder� per strada. Quali sono le sue linee rosse, a cosa non rinuncer�?

Non rinuncerei mai al sistema di sostenibilit� per i biocarburanti, n� potrei mai rinunciare al target generale del 20% per le rinnovabili. I Paesi -se vogliono- possono anche decidere di scambiarsi le quote spettanti. Sull'ETS, il sistema di scambio delle emissioni, il numero generale dei permessi non pu� essere toccato. Sui dettagli possiamo pure discutere, ma no a eccezioni rispetto a quelle che abbiamo gi� previsto.

Milano, 23 gennaio 2008
Il Commissario
Europeo all'Energia Andris Piebalgs
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