IL GIURAMENTO DI OBAMA
Barack Obama verso il giuramento. In questa inchiesta Sergio Nava ripercorre i temi dominanti del suo programma di Governo.

Prima puntata dell'inchiesta di Sergio Nava sulla nuova presidenza Obama: il 44esimo presidente degli Stati Uniti prester� giuramento marted� 20 gennaio a Washington. Cominciamo dall'economia.

La priorit� numero uno della nuova presidenza Obama, quella che ha fornito alla campagna del prossimo leader degli Stati Uniti l'accelerazione decisiva nei sondaggi sul rivale John McCain � e sar� a lungo l'economia. Obama, nelle settimane successive all'elezione, ha annunciato un vero e proprio New Deal, basato su investimenti cospicui in infrastrutture -scuole, ponti, strade, reti energetiche- e una modernizzazione delle reti di comunicazione, su tutte la diffusione di internet e della banda larga. Nel presentarlo, Obama ha parlato di un piano senza precedenti, il maggiore dagli Anni Cinquanta. C'� chi stima possa aggirarsi intorno agli 800 miliardi di dollari. Secondo le ultime previsioni, fornite dallo stesso Obama, potrebbe creare o salvare fra i tre e i quattro milioni di posti di lavoro. Sul fronte del sostegno alla classe media, le misure promesse da Obama prevedono sgravi fiscali pari a mille dollari a famiglia, e un occhio ai pensionati. "Taglieremo le tasse al 95% degli americani", ha garantito Obama, che intende portare pure il salario minimo a quasi dieci dollari entro il 2011, ridurre i tassi di interesse astronomici applicati sui prestiti e introdurre regole pi� stringenti per l'utilizzo dei fondi. "Occorre agire subito", ha avvertito Obama, "altrimenti si rischia un peggioramento drammatico della situazione, con una lunga recessione". Al timone di quella che si prospetta come una vera e propria impresa economica ci sar� Timothy Geitner, fresco di nomina al Tesoro.

Fra sette giorni l'insediamento di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti. Cosa cambier� nella politica americana? Oggi affrontiamo il tema della lotta al terrorismo.

George Bush, che in otto anni quasi non si � occupato d'altro, arrivando a combatterci due guerre, ieri non aveva dubbi: sar� il terrorismo "la minaccia maggiore" che attender� Barack Obama una volta messo piede alla Casa Bianca. Il presidente eletto, che da candidato aveva pesantemente criticato i metodi dell'attuale amministrazione proprio nella lotta al terrore, ha indicato pochi giorni fa in un'intervista che il suo approccio sar� pi� moderato rispetto a quello utilizzato negli ultimi otto anni. Anche se ha aggiunto di non voler aprire inchieste sui controversi metodi utilizzati dai repubblicani. Obama ha precisato che la chiusura del centro di detenzione di Guantanamo potrebbe avvenire non prima di tre mesi, anche se gi� ieri sera fonti a lui vicine rivelavano che il "rompete le righe" per la prigione pi� controversa del pianeta potrebbe essere questione di pochi giorni, una volta prestato giuramento. Un segnale forte, che riguarder� i 250 detenuti ancora presenti su suolo cubano. Soprattutto, un segnale di sconfessione di un'intera era unilateralista, con gli Stati Uniti impegnati nel ruolo di sceriffi del mondo, attraverso metodi pi� o meno leciti. Un'era che lascer� il posto a una visione decisamente pi� multilaterale. In campagna elettorale Obama ha suddiviso in quattro punti il suo piano antiterrorismo: ritiro dall'Iraq e maggior impegno in Afghanistan; sviluppo di nuove capacit� di lotta al terrore; incremento degli aiuti esterni, con un occhio alla formazione dei pi� poveri; infine la riaffermazione dei valori americani, quali il rifiuto della tortura. Proprio su quest'ultimo punto Obama si � scontrato con l'attuale vicepresidente Dick Cheney, a riguardo di una delle pratiche pi� odiose di tortura utilizzata negli interrogatori, quella del waterboarding, che simula l'annegamento del prigioniero. A capo della Cia, che avr� il compito di tenere alta l'attenzione sul fenomeno terroristico, Obama ha messo l'italoamericano Leon Panetta, un funzionario gi� a capo dello staff di Clinton, senza esperienze previe nel settore dell'intelligence. Direttore della National Intelligence sar�invece l'ammiraglio Denis Blair.
Il presidente americano
Barack Obama
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INCHIESTA
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