ITALIA & NOMADI:
parla Hammarberg
Nuova visita in Italia, a met� gennaio del 2009, del Commissario per i Diritti dell'Uomo del Consiglio d'Europa. Lo svedese Thomas Hammarberg espone, nell'intervista a Sergio Nava, i risultati dei suoi colloqui con le autorit� italiane, il giorno dopo l'intervista con il quotidiano la Repubblica, che tante polemiche aveva suscitato sul tema del trattamento dei rom in Italia.

HAMMARBERG:
Penso di aver avuto una discussione molto buona con il Ministero degli Affari Esteri, con la Commissione per i Diritti Umani e con il Ministero dell'Interno. Penso che tutti gli equivoci siano stati chiariti: abbiamo avuto un dialogo costruttivo. Ho molto apprezzato che loro abbiano risposto positivamente alle mie raccomandazioni sulla situazione dei rom. Mercoled� mi sono recato nei campi di Roma, dove ho potuto riscontrare una situazione molto negativa: assenza di elettricit�, problemi con l'acqua, una cattiva situazione sanitaria. Ora sia il sindaco di Roma che il Ministero dell'Interno hanno promesso di prendere azioni risolutive per affrontare questo problema. Il primo passo sar� quello di convocare i rappresentanti dei rom, per trovare soluzioni a queste difficolt�.

NAVA: Commissario, se capisco bene, almeno sul versante dei rom l'Italia si sarebbe impegnata a risolvere questa situazione una volta per tutte...

Questo � ci� che mi � stato promesso. Probabilmente questo � anche il miglior risultato emerso dalla mia visita. Sia il sindaco che il Ministero dell'Interno hanno mostrato una chiara determinazione a fare qualcosa. Io monitorer� la situazione, per il momento apprezzo l'impegno a fare qualcosa di concreto, anche per affrontare il problema dei bambini rom nati in Italia, che frequentano scuole italiane, ma che non hanno alcuna cittadinanza. Qualcosa che non � in linea con la Convenzione Onu sui diritti del bambino.

Ha discusso anche la nota di protesta ufficiale inviata dall'Italia al Consiglio d'Europa, in relazione alle sue dichiarazioni rilasciate ai giornali?

Abbiamo discusso su questo punto al Ministero degli Interni, dove hanno protestato contro la mia intervista rilasciata a Repubblica. Abbiamo poi chiarito la vicenda: � pur vero che tutto ci� che ho reso pubblico era gi� stato reso noto nel nostro rapporto di luglio 2008 sull'Italia. In questi giorni ho soprattutto discusso con le vostre autorit� della risposta alle mie osservazioni estive. La risposta italiana � stata abbastanza costruttiva, soprattutto quando si parla dei rom.

Risponder� alla nota di protesta della Farnesina?


Non penso ci sia bisogno di proseguire la discussione sul tema. La nostra prossima mossa sar� quella di scrivere un nuovo rapporto, che invieremo al Ministero dell'Interno, il quale potr� aggiungere le proprie osservazioni: un rapporto che poi renderemo anche in questo caso pubblico.

Ma lei cosa pensa dei provvedimenti sull'immigrazione attualmente al centro dell'agenda politica italiana, quali la tassa per il soggiorno o l'aggravante di clandestinit� per i reati? Sono leggi discriminatorie?

S�, io ho delle obiezioni da fare a queste leggi. Innanzitutto non si pu� criminalizzare qualcuno che cerca di entrare nel Paese, soprattutto quando parliamo di persone in cerca di una opportunit� di asilo. Allo stesso modo, non penso che una legge debba criminalizzare qualcuno che affitta una stanza o un appartamento a un immigrato irregolare. Questo tipo di legislazione non dovrebbe esistere. Inoltre, se vengono introdotte tasse elevate su un immigrato che chiede di prolungare il proprio soggiorno, pure ci� potrebbe risultare discriminatorio: soprattutto verso chi non si pu� permettere di pagare. Non penso che questa sia una buona proposta: spero che quando il decreto arriver� al voto finale, ci sar� una revisione su alcune parti di questo pacchetto. Spero che si cambi l'approccio.

Commissario, lei � al corrente di altri Paesi in Europa che impongono tasse agli immigrati sul permesso di soggiorno?

No, non ne ho conoscenza. Ho anche l'impressione che la tassa proposta sia alta. In alcuni Paesi pu� esistere una tassa per le spese amministrative, magari per il pagamento di bolli. Ma penso che le proposte contenute nel pacchetto italiano vadano oltre: per questo chiedo che sia cambiato.

Il Commissario ai Diritti Umani
Thomas Hammarberg,
del Consiglio d'Europa
LEGGI
LA
SECONDA PARTE
DELL'
INTERVISTA
Hosted by www.Geocities.ws

1