IMMIGRAZIONE:
Hammarberg vs. Italia
Dura denuncia del Consiglio d'Europa nei confronti delle politiche italiane in materia di immigrazione, rom e lotta al razzismo, definite dall'organismo di Strasburgo come "insufficienti nei loro progressi". E -intervistato da Sergio Nava- l'autore del rapporto, il Commissario per i Diritti Umani Thomas Hammarberg, rincara la dose nei confronti del decreto sicurezza.

THOMAS HAMMARBERG: "La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorit� ritengo violi gli standard raggiunti in Euopa. Pu� avere conseguenze negative, anche perch� potrebbe significare che le persone che hanno malattie o problemi di salute finiscano col non presentaris alle strutture mediche, con effetti potenziali di contagio. Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non � stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sottoforma di caso di legge, sono sicuro che il Tribunale la definerebbe inaccettabile. Sul resto del decreto sicurezza, ci sono aspetti di questo pacchetto che non sono in linea con la tendenza in Europa. Per esempio la norma che criminalizza coloro che affittano una stanza o un appartamento ad immigrati irregolari. E' qualcosa che non ho visto fare in altri Paesi europei. Penso che in Italia esista un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema. Al contrario, rischia di porre gli immigrati in una situazione molto difficile. E' un approccio infelice verso il problema dell'immigrazione. Un Paese ha il diritto di decidere se accettare o meno le richieste di immigrati chennjon hanno diritto all'asilo, ma la domanda � come lo fa. Un approccio che li criminalizza � -ripeto- infelice".

Milano, 16 aprile 2009
Il Commissario ai Diritti Umani
Thomas Hammarberg,
del Consiglio d'Europa
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