INTERVISTA DE VIGO
INTERVISTA A...

INIGO MENDEZ DE VIGO - Componente del Presidium della Convenzione Europea

Quale Costituzione esce dai primi 16 articoli presentati ieri alla Convenzione Europea?

1) Questi primi articoli corrispondono alla griglia costituzionale che abbiamo presentato lo scorso 28 ottobre. Hanno come oggetto la definizione dell'Unione Europea, i valori che influiscono sull'Unione, e i contenuti della cittadinanza europea. Puntano all'integrazione della Carta dei Diritti Fondamentali nella costituzione, e stabiliscono categorie, definizioni e delimitazioni di competenze. Vorrei inoltre annotare due principi su cui si fondano questi articoli: la classificazione e la semplicit�. Il nostro obiettivo � fare in modo che la gente sappia esattamente ci� che fa l'Unione Europea, e chi lo fa. In secondo luogo, vogliamo chiarire quali sono le competenze dell'Unione, col fine di evitare ci� che gi� succede regolarmente nei nostri Paesi, dove si finisce per dare la colpa a Bruxelles di tutto ci� che di male avviene nel mondo.

Come siete arrivati a redigere questi articoli? Da cosa siete partiti?

2) Non partivamo da zero. A differenza della Convenzione di Filadelfia, che nacque dal nulla, qui avevamo alle spalle 50 anni di costruzione europea. Avevamo i Trattati di Roma e i successivi tratatti, come quello di Maastricht. Partivamo gi� da un impianto comunitario importante. Un impianto che non dobbiamo dimenticare... al contrario. Dobbiamo conservarlo e preservarlo. E questa � stata la prima fonte di ispirazione. La seconda sono stati i dibattiti avvenuti all'interno della Convenzione, sia nelle sessioni plenarie, sia nei gruppi di lavoro, che hanno trattato temi specifici. Per esempio, le conclusioni del gruppo di lavoro sulla sussidiariet� sono contenute nella Costituzione. Queste insomma sono state le fonti di cui si � servito il presidium della Convenzione, che -lo ricordo- si compone di 12 membri sotto la presideenza diValery Giscard d'Estaing. In questoi presidium gioca un ruolo molto importante anche il vicepresidente Giuliano Amato. Ci� che abbiamo fatto � stato elaborare questi 16 articoli col consenso e con l'accordo comune.

Quale Europa emerge secondo lei? Un'Europa pi� federale, o ancora giocata sull'equilibrio del potere fra Stati membri e organi comunitari?

3) Io credo che questo non sia possibile dedurlo dai primi 16 articoli che abbiamo presentato. Questi articoli dovranno essere letti e analizzati alla luce della seconda parte della Costituzione, dove saranno contenute le politiche operative. Mi spiego: se in questi primi articoli diciamo che l'Unione Europea ha determinate competenze in materia di politica estera, e coordina la politica estera degli Stati membri, ci� non � sufficiente a sapere ci� che fa l'Unione Europea. Occorrer� quindi aspettare la seconda parte, dove -attraverso uno sviluppo di questi enunciati- sapremo dove effettivamente stiamo andando. Abbiamo quindi posto le basi per dire quello che fa l'Unione e come lo fa, ma non ci siamo neppure limitati a codificarlo allo status quo. Per esempio: abbiamo considerato come competenza esclusiva la politica commerciale comune, cosa che -al momento- non � completamente competenza dell'Unione. Per fare un altro esempio, abbiamo considerato lo sport una competenza condivisa dall'Unione, cosa che al momento non �.

In Italia la critica maggiore � sorta intorno alla mancanza di un riferimento alla religione e a Dio nel Trattato Costituzionale...

4) Io credo che qui ci siano due considerazioni da fare. In primo luogo, intendiamo fare un riferimento alla carta della Chiese, della loro indipendenza e delle Chiese come parte del dialogo strutturale nella societ�. Nel presidium abbiamo raggiunto un compromesso per portare questo argomento all'interno di un titolo speciale della Costituzione, ancora tutto da scrivere, che si chiamer� "La via partecipativa nell'Unione". L'altro aspetto da considerare � quello di tenere presente da dove viene il nostro passato... i nostri valori. In questo senso credo che l'apporto della religione cristiana e di altre religioni sia importante. I nostri valori non stanno sospesi nell'aria: derivano piuttosto da radici molto profonde nella coscienza e nell'essere di tutti gli europei. Io penso che il miglior posto per specificare queste cose all'interno di una carta costituzionale sia il preambolo. Per questo abbiamo raggiunto un accordo nel presidium, su questa questione, per scriverla nel preambolo.

SERGIO NAVA
7/2/2003
Inigo Mendez de Vigo
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