LA QUESTIONE CIPRIOTA
La questione cipriota ha segnato dal 1974 buona parte della politica del sudest mediterraneo. L'ultimo muro dell'Europa, un'isola divisa fra la comunit� greca e quella turca. Ma una "riunificazione" sembra ora possibile. Grazie all'entrata di Cipro nell'Unione Europea.

IL FACCIA A FACCIA MODERATO DA SERGIO NAVA

RAPPRESENTANTE COMUNITA' GRECO CIPRIOTA
KRISTOS STILIANIDES (G)
Ex-portavoce del governo greco-cipriota, attuale portavoce del presidente
greco-cipriota Clerides nelle elezioni presidenziali

VS.

RAPPRESENTANTE COMUNITA' TURCO CIPRIOTA
TASHIN ERTUGURULOGLU (T)
Ministro degli Esteri turco-cipriota


1) Volete l'ingresso nell'Unione Europea di una Cipro riunificata?


G: Certamente. Lo scenario pi� desiderabile, per entrambe le comunit�, � quello di riunificare Cipro il prima possibile.

T: Se la sua domanda sottintende l'esistenza di due Cipro, mi sembra allora di capire che la nozione dei due Stati � accettata. In questo caso sar� possibile arrivare a un qualche tipo di partnership fra le due Cipro.

2) Su quali basi volete un accordo? Qual � la vostra proposta?

G: La base per una risoluzione c'� gi�. E' la federazione bizonale e a due comunit� che le due parti avevano gi� concordato nel 1977.

T: La nostra proposta � esattamente questa: la nascita di due Repubbliche, di due Stati sovrani.

3) Il piano Onu prevede una presidenza a rotazione su una base federale. Siete d'accordo, in principio?

G: Il presidente Clerides ha detto chiaramente che il piano del segretario generale Kofi Annan pu� costituire una base per i negoziati, per raggiungere una soluzione accettata da entrambe le parti. Noi siamo fermi su queste posizioni.

T: Mi spiace ma non siamo d'accordo. Per come � posto, questo piano non � accettabile dalla comunit� turca. Non prende in considerazione la reat� che esisotno due repubbliche a Cipro. E la mappa dell'isola stilata insieme al piano � per noi completamente inaccettabile. Il modo in cui viene trattato il tema della propriet� delle terre � pure inaccettabile.

4) Il ritorno dei profughi greco ciprioti alle loro terre nel nord dell'isola e la conseguente ridistribuzione delle propriet� potrebbe creare tensione nelle due comunit�?

G: Non prevedo alcuna tensione reale dopo il raggiungimento di un accordo. La ragione pi� importante � che ciascun accordo deve essere sottoposto all'approvazione delle due comunit�, greca e turca.

T: Non neghiamo il fatto che i greco-ciprioti abbiano lasciato delle propriet� nel nord, quando - in seguito ad un accordo sullo scambio di popolazione raggiunto nel 1975, la popolazione greca del nord si spost� a sud e quella turca si spost� a nord. Noi proponiamo che -come abbiamo realizzato scambi di popolazione- possiamo realizzare anche scambi di propriet�.

5) Potete assicurare o ipotizzare un ricambio al vertice delle vostre gerarchie politiche una volta che un accordo fra le due comunit� sar� raggiunto?


G: Sono sicuro che la leadership politica, almeno dalla parte greco-cipriota, � pronta a discutere di una nuova era nella poltica greco-cipriota.

T: Non spetta a me o a qualsiasi altro ufficiale garantire che tipo di leadership debba andare al Governo dopo le prossime elezioni. Spetta al popolo. Con o senza un accordo terremo le nostre elezioni entro la fine dell'anno, e sar� il popolo a decidere il vincitore, non io.
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