INTERVISTA A JOSE' BARROSO
Futuro dell'Europa, Turchia, energia, immigrazione, Medio Oriente, economia italiana: sono alcuni dei principali temi affrontati dal Presidente della Commissione Europea Jos� Manuel Durao Barroso nell'intervista esclusiva rilasciata a Sergio Nava nei giorni precedenti il Consiglio Europeo di dicembre.

NAVA: Presidente, il suo predecessore Jacques Delors ha recentemente dichiarato che l'Europa non potr� uscire dall'attuale crisi solo con i "progetti concreti". L'Europa, dice Delors, deve vivere anche su progetti a medio-lungo termine. Il rischio altrimenti � quello di uno sfilacciamento dell'Unione stessa. Lo considera un attacco alla sua Commissione, che lei ha improntato proprio sulla linea dei "progetti concreti", o condivide le idee di Delors?

BARROSO:
E' quello che abbiamo sempre detto: noi abbiamo detto che occorre un approccio su due binari. Uno per progetti concreti -quindi molto pragmatico- e un altro per una visione a lungo termine dell'Europa. I progetti concreti non sono abbastanza, ma non � neppure abbastanza discutere dei grandi progetti, se non offriamo risultati ai cittadini europei. Io ho parlato spesso con Jacques Delors: lui -come me- � impaziente non con la Commissione Europea ma con gli Stati membri. Il fatto � che a volte siamo un po' dispiaciuti dal fatto che gli Stati membri non agiscono con una visione europea profondamente impegnata. Non posso quindi che sostenere questo approccio ambizioso che il signor Delors e molti altri come lui stanno cercando di portare avanti.

Qual � allora la sua visione di medio-lungo periodo per questa Europa?

La visione � quella di avere un'Europa allargata in un mondo globalizzato. Equipaggiare i cittadini europei e gli Stati membri per la globalizzazione. Che sfida, che sfida! Non siamo pi� un'Unione a 12, una mini-Europa. Molto presto saremo un'Europa a 27, con l'ingresso di Romania e Bulgaria. E' qualcosa di completamente diverso. Mi ricordo molto bene quando io ero Ministro degli Affari Esteri, e Jacques Delors era Presidente della Commissione Europea. Partecipavo ai Consigli Europei, e al tempo le sfide erano diverse. Ora ci troviamo nell'et� della globalizzazione, e ci troviamo ad affrontare sfide importanti quali la concorrenza dal parte delle potenze emergenti (Cina e India). Ma le sfide riguardano anche il cambiamento climatico, che ora � percepito come una minaccia reale per il futuro del nostro pianeta. Oppure ci sono anche i problemi nei Paesi in via di sviluppo. per cui io credo realmente che ci� di cui abbiamo bisogno nel medio termine oggi � rispondere alla domanda "come possiamo, in Europa, rispondere positivamente alle sfide della globalizzazione?" Dopodich� occorre differenziare settore per settore. Ad esempio l'energia: ora stiamo sviluppando un approccio comune all'energia, qualcosa di impossibile ai tempi di Jacques Delors, poich� non esisteva il senso di urgenza che abbiamo oggi, in termini di forniture, sicurezza delle forniture, prezzi dell'energia in crescita a causa della crescita della domanda. O anche a causa della minaccia del cambiamento climatico. Stiamo quindi sviluppando una visione a lungo termine per l'Europa, posso dirle che sia l'energia che il cambiamento climatico sono forse le pi� importanti sfide che il mondo di trover� ad affrontare nel 21esimo secolo.

Il Presidente della Commissione Europea Jos� Manuel Durao Barroso
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INTERVISTA
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