Il Maestro Yin Fu

Yin Fu era nato nel 1841 nel villaggio di Zhang Huai, contea di Ji Xian, provincia di Hebei.

Presto, tuttavia, dovette emigrare in cerca di lavoro a Pechino, perché il padre Lao Shan, un contadino, era stato gettato in miseria da una serie di periodi di siccità seguiti da alluvioni.

Nella capitale, il giovane Yin Fu si impiegò come apprendista in una piccola fabbrica di forbici con negozio annesso, guadagnandosi da vivere affilando forbici e coltelli.

L’apprendistato, però, non durò molto, perché poco tempo dopo Yin Fu tentò di mettersi in proprio con la vendita di frittelle e altre tipiche leccornie cinesi da forno, attività che nei primi giorni di Pechino gli fruttò appunto il soprannome di Yin "Trecce fritte", che si affiancò a quello di "Yin lo smilzo", perché era uno spilungone alto ed emaciato.

Fu proprio la sua nuova attività a favorire l’incontro tra il Discepolo e Shi Fu Dong Hai Chuan: ogni mattina Yin Fu, correva dal panettiere a prendere i prodotti da vendere alle prime luci del giorno, in modo da iniziare a lavorare prima dei suoi concorrenti.

Caso vuole che anche Dong Hai Chuan amasse cogliere l’oro dalla bocca del mattino, facendo poco dopo l’alba una passeggiata quotidiana intorno alle mura del palazzo del principe Su Wang, in cui lavorava.

Gli capitava così di osservare quel giovanotto di spiccata magrezza che si dava tanto da fare, e probabilmente il dinamismo che poneva nel suo lavoro riscuote certa simpatia in un uomo come Dong Hai Chuan, ma niente di più.

Finché un giorno Yin Fu venne rapinato dei suoi già magri guadagni e allora decise di imparare a difendersi.

Con la consueta inventiva si diede come un forsennato ad allenarsi da solo in quella che era la sua idea delle tanto decantate Arti Marziali. La sua prima palestra, come spesso accadeva in Cina, furono i boschi e i parchi della capitale ed è proprio in uno di essi che Dong Hai Chuan lo colse in pieno allenamento, rimanendo tanto colpito dalla foga del giovane panettiere, che gli propose seduta stante di imparare da lui il vero Kung Fu.

Per un breve periodo i due si davano appuntamento ogni pomeriggio nei dintorni del palazzo Su per praticare il Kung Fu, finché il principe mandò Dong Hai Chuan nei suoi domini settentrionali, in Mongolia interna, come suo esattore delle tasse.

Yin Fu non esitò ad accompagnare il suo Maestro, in modo di poter continuare l’apprendistato, cosicché per lui ebbe inizio un lungo e intenso periodo di addestramento, che prevedeva tre sessioni di pratica giornaliera: secondo la tradizione, al mattino, a mezzogiorno e alla sera.

Fu così che, nei lunghi anni al Nord, Yin Fu ricevette i migliori insegnamenti di Dong Hai Chuan e quando finalmente il principe richiamò Dong Hai Chuan alla sua corte, questi non ebbe difficoltà a trovare a Yin Fu, grazie alla abilità raggiunta, un impiego come Istruttore di Arti Marziali a palazzo; questo ruolo e l’abilità raggiunta ne accrebbero sempre più la fama.

In tutto i due uomini avevano passato l’uno accanto l’altro circa vent’anni, molti dei quali in Mongolia interna.

Ma qualche tempo dopo esser tornati a Pechino, tra i due sorse una disputa che fece allontanare Dong Hai Chuan da Yin Fu: il primo non accettava che il secondo si fosse sposato una seconda volta, contravvenendo al retto costume dell’epoca.

Solo poco prima di morire, Dong Hai Chuan si riconciliò con il suo primo allievo, cosicché anche Yin Fu si trovò al capezzale del Maestro nell’ora fatale.

A quel tempo, però, perduto il suo unico discepolo, Dong Hai Chuan prese l’amara decisione di abbandonare il ruolo di Maestro della corte Su per insegnare il Kung Fu pubblicamente.

All’incirca in quel periodo, l’abilissimo eunuco trovò il suo secondo discepolo, il pechinese Ma Wei Qi (1857–1887), cui seguirono tutti gli altri discepoli.

Il Pa Kua Chang iniziò così a diffondersi ampiamente.

Nel frattempo nel 1911 Yin Fu moriva a Pechino a 70 anni, da uomo ricco e rispettabile, dopo aver dato un contributo economico sostanzioso alla costruzione del monumento del suo Maestro.

Un tratto essenziale della sua eredità è che proprio come Dong Hai Chuan e per quanto fosse acclamato ovunque come un grande Maestro, Yin Fu era una persona non solo riservata, ma anche assai conservatrice, che nella migliore tradizione del Kung Fu si diede a un insegnamento nascosto quanto profondo.

Ormai combattente rinomato, pare quasi che Yin Fu preferisse il suo lavoro di guardia del corpo per le famiglie ricche e potenti, oppure addestrare i cortigiani del palazzo imperiale.

La sua ritrosia ad accettare allievi fece della sua scuola un circolo chiuso.

Anche al suo interno, però, Yin Fu dovette fare delle scelte in merito a quanto insegnare, cosicché non trasmise a tutti i suoi allievi la totalità del sistema Pa Kua Chang di Dong Hai Chuan.

L’allevo più popolare di Yin Fu fu Ma Gui (1854–1940), soprannominato Gomito di Ferro, sopranome che gli fu dato per potenza dei suoi colpi di gomito.

Dopo Ma Gui, nel 1892 Yin Fu accettò come discepolo Men Bao Zhen (1873–1958); soprannominato Pinsan e nativo nella provincia di Hebei. 1

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