Il  Chi Kung 

Il termine "Chi Kung" significa letteralmente "lavoro dell’energia interna" e si può esprimere quindi più liberamente come "Lavoro per sviluppare l’Energia Interna".

Le tecniche respiratorie di Chi Kung possono suddividersi in due grandi famiglie :

E’ il caso tipico della Meditazione durante la quale , come vedremo,

interviene la " piccola circolazione " dell’energia ;

Le Arti Marziali appartengono a questa categoria di esercizi e durante la loro pratica si ha " la grande circolazione " dell’energia .

 

La Piccola Circolazione dell’Energia

"Meditare" si dice in Cinese Ching Tsuo , che letteralmente significa stare seduti in pace .

Durante la Meditazione , seduti nella classica posizione del Loto , si vuota la mente da ogni pensiero e la si concentra sul fluire del Chi .

Bisogna pensare con intensità che questo , entrato come aria dal naso , si concentri nel Tan Tien , da qui raggiunga la base della colonna vertebrale , salga lungo di essa fino alla sommità della nuca ed esca infine dal naso .

Questa è la così detta " piccola circolazione dell’energia ".

Poco alla volta la mente supera lo stato di concentrazione e si espande in uno stato di " super coscienza " .

Il Meditante raggiunge così la perfetta vacuità mentale e l’unificazione con il Tao .

Esistono vari tipi di Meditazione come per esempio la Meditazione Buddista Ch’an e quella Taoista .

I praticanti di Arti Marziali possono darsi a questi esercizi , ma senza eccessi .

Lunghe Meditazioni , specie senza una guida spirituale , possono provocare disturbi fisici e gravi squilibri psichici .

 

La Grande Circolazione dell’Energia

Osserviamo che il controllo della respirazione è importantissimo non solo nelle Arti Marziali , ma anche nella vita di ogni giorno .

Alla paura ed alle emozioni negative si può infatti reagire controllando la respirazione , facendola diventare profonda e regolare .

In tal modo avremmo un flusso abbondante e continuo di Chi .

Ci sentiremo allora pieni di vitalità , di energia , di salute

e saremo anche padroni di noi stessi perché la nostra mente ed il nostro corpo saranno unificati .

Praticando il Kung Fu è essenziale adottare una respirazione di tipo addominale o diaframmatico ; è bene pensare che l’aria inspirata dal naso gonfi un palloncino immaginario situato nel centro del ventre .

Nella fase di espirazione per " incanalare " efficacemente il Chi , dobbiamo in un certo senso aumentare la pressione nel palloncino e ciò si ottiene esercitando una spinta degli intestini verso il basso .

Nello stesso tempo i glutei vanno serrati ( Ti Kang ) ed il flusso del Chi va guidato col pensiero , da una parte lungo le gambe sino ai piedi , dall’altra , lungo la colonna vertebrale ed il collo fino alla sommità del capo .

Il così detto " Chi impuro " fuoriesce infine dal naso ( in alcuni Stili o in casi particolari dalla bocca ) sotto forma di aria viziata .

Quando eseguiamo una tecnica , per esempio un colpo di pugno , con la mente bisogna guidare una parte del flusso del Chi dalla colonna vertebrale in un braccio sino a farlo uscire dal pugno che colpisce .

Questa è " la grande circolazione dell’energia " .

Per una sua adeguata comprensione e adattamento ai vari Stili di Kung Fu è però assolutamente indispensabile la guida di un vero Maestro .

Negli Stili Interni la circolazione dell’energia viene studiata sin dall’inizio della pratica .

Gli esercizi fondamentali di tali Stili vengono eseguiti molto lentamente anche per consentire al praticante di raggiungere la consapevolezza fisica del fluire del Chi.

I primi segni di tale consapevolezza consistono in calore nelle mani , pulsazioni nei polpastrelli , fremiti lungo la colonna vertebrale ecc...

Dopo molti anni di studio si raggiunge uno stadio in cui il Chi va da solo nella direzione giusta .

Le tecniche non vengono più eseguite volontariamente ma è il Tao ad agire tramite il nostro corpo .

Questo è un vero stato meditativo e per tale ragione le Arti Marziali Tradizionali sono anche considerate delle forme di Meditazione dinamica .

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