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PROFILI BIOGRAFICI DELLA
STORIA DELLA SCENOGRAFIA
autori che hanno fatto scuola
nella loro epoca in ordine alfabetico e cronologico
IL PERIODO
BAROCCO
Draghi Virgilio ( Piacenza, 1638 - Soragna, 11 ott. 1694 )
Architetto, pittore e scenografo nel 1673 diresse il (fu il regista del) Teatro Ducale di Parma in occasione della rappresentazione dell'opera L'inganno
trionfato di Francesco Maria Bazzani , opera per la quale invent� anche le macchine e le scenografie, poi eseguite dal cognato Felice Boselli, quando
l'opera fu portata nello stesso anno anche alla rocca di Sissa. L'anno dopo costru� due grandi macchine per Reggio Emilia, citt� dove fece le scenografie
per il Teatro nel 1677 per Floridea, regina di Cipro. Fu stipendiato dalla corte
di Parma, dalla quale ottenne anche il titolo di cavaliere. Dopo aver costituito
diverse opere civile nel Ducato, con l'aiuto del Boselli cur� la costruzione del
Teatro della rocca di Fontanellato. Nel 1690 lavor� al Teatro Farnese per il riprestino in occasione delle nozze ducali. Mor� a Soragna a seguito di un
crollo, mentre eseguiva le decorazioni della volta dello scalone della rocca dei
Meli Lupi.
BIBLIOGRAFIA: Scarabelli Zunti (VI, 98); Mensi; Colombi; Cirillo e Godi. Il
trionfo del barocco.
Natali Giovanni Battista (Pontremoli, 1698 -
... )
Figlio di Francesco , pittore, segu� la professione paterna. Stimato da Elisabetta Farnese , nel 1728 lavor� anche come scenografo al Teatro Ducale di
Parma con Pietro Righini . Trasferitosi a Piacenza, oper� intensamente tra il 1730 e il 1734. Nel 1735 lo troviamo a Genova dove allest� per il Teatro del
Falcone le scene per un Demofoonte in collaborazione con Giovanni Battista Fascetti da Reggio. Il libretto dice che lui era di Parma. Nella stessa citt� la
coppia lavor� assieme anche nel 1737, quando present� il Teodorico al Teatro da
S. Agostino.
BIBLIOGRAFIA: Sartori.
NEOCLASSICISMO
E OTTOCENTO
Boccaccio Giuseppe
(Colorno, 1790 - Parma, 6 feb. 1852)
Figlio di Girolamo, filarmonico, fu uno degli scenografi pi� rinomati del tempo
in Italia. Appresi i primi elementi della pittura dal caposcuola dei vedutisti parmigiani, il compaesano Salvatore Balzari (Colorno, 1761-1839), inizi�
l'attivit� di scenografo per il Teatro del Collegio dei Nobili e del Collegio Lalatta , lavori che attirarono l'attenzione su di lui. Nel 1819 il rettore del
Collegio Lalatta, che aveva ordinato la costruzione di un teatrino mobile in legno nella villa di villeggiatura del collegio a Talignano , gli dette
l'incarico di dipingerlo. Nello stesso anno fu assunto per allestire le scene del Teatro Ducale di Parma, dove dipinse anche il sipario con l'aiuto di
Giovanni Battista Azzi nel 1821, anno in cui Maria Luigia lo nomin� suo maestro
di pittura. Sempre nel 1821 lavor� nella stagione di Fiera al Teatro di Reggio Emilia e nell'ott. fu chiamato a insegnare pittura all'Acc.BB.AA,Pr. Fu al
Teatro di Parma fino al 1842, avendo spesso a collaboratori Giuseppe Giorgi e Pietro Piazza , pur prestando la sua opera anche in altri teatri (Roma, 1833;
Brescia, 1836 e 1840; Reggio Emilia, dal 1839 al 1841 e 1850; Genova; Piacenza, 1839 e 1840; Casalmaggiore, 1841; Milano, Teatro alla Scala e Canobbiana, dal
1843 con un contratto di 6 anni, che si protrasse fino al 1851). A causa della molteplicit� degli impegni, lasci� il Teatro Ducale di Parma, mantenendo
l'insegnamento all'Accademia. Il Regli lo descrisse: "Ebbe mezzana statura, persona alquanto pingue pur vigorosa, volto aperto e ridente". Fu dilettante di
musica e avvi� i figli Luigi e Giulio (nato il 28 nov. 1828) a quest'arte.
BIBLIOGRAFIA: Necrologio in G.Pr, 14 feb. 1852; Alcari; DBI; ES; Ferrari;
Jannelli; Regli; Scarabelli Zunti; Stocchi (pp. 3,18,70,122,158,170); Ubaldo Del
Sante. La villa Lalatta di Talignano. Pr: Cassa di Risparmio, 1996, pp. 90-92.
A CAVALLO DEL
NOVECENTO
Carmignani Giuseppe
(Parma, 15 set. 1871 - Albareto, 13 nov. 1943)
Era il discendente da una famiglia di origine romana stabilitasi a Parma: qui Filippo aveva fondato nel 1754 la Tipografia Carmignani e nel 1777 era stato
ascritto per decreto ducale tra la nobilt� parmense. Oltre che tipografo, il nonno Giulio (1813-1890) era stato un apprezzato pittore e letterato, mentre il
padre, Guido (1838-1909), che aveva sposato Paolina Magnani , figlia del famoso scenografo, era stato docente di paesaggistica
all'Accademia di Parma prima, a Brera a Milano poi.Studi� all'Acc.BB.AA,Pr con Gerolamo Magnani , poi con Giuseppe Giacopelli.
Dopo aver lavorato al Teatro Regio di Parma, nel 1893 fu assunto dal Teatro alla
Scala, dove collabor� per 3 stagioni con Giovanni Zuccarelli, Vittorio Rota, Carlo Songa, Angelo Parravicini e Mario Sala . Rinunci� alla conferma per
recarsi a Buenos Aires: lavor� al Teatro Olimpo, nel mag. 1898 fu nominato docente di prospettiva all'Accademia Nazionale di Belle Arti e l'anno dopo di
ornato all'Universit� di Buenos Aires. Era nel contempo lo scenografo ufficiale
e forn� le scene a tutti i teatri di stato. Dipinse anche il sipario del Teatro
Coliseo e quello per il Teatro de la Opera di Rosario di Santa F�. Nel 1911 ritorn� a Parma e nel 1912 fu nominato professore di ornato nell'Istituto di
Belle Arti, per diventare anche direttore e insegnante della sezione di scenografia che aveva sede nel sottotetto del Teatro Regio. Tra le tante, furono
ammirate le scene per Un ballo in maschera e Aida, dipinte per la stagione
verdiana del 1913. Per la Scala, nel 1911 dipinse la prima e l'ultima scena di
Isabeau e quelle dei veglioni artistici del 1912, 1913, 1921, 1925, 1926.
BIBLIOGRAFIA: Alcari; Allodi (p. 246); De Angelis/scenografi; Maurizio De Meo.
Il casato Carmignani, in G.Pr, 10 giu. 1996.
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