Commento – Capitolo XII - a cura di Dayan A.

In questo capitolo il Manzoni interrompe la storia dei due promessi sposi  per fare un riferimento agli avvenimenti reali, accaduti a Milano in quel periodo. Il romanzo viene quindi  collocato in un tempo storico, che si aggira intorno  al 1600. Questo paragrafo mette in risalto  l'atmosfera inquieta e l'agitazione dei milanesi dell'epoca. A questi sono continuamente attribuiti dall'autore termini tipici del mondo animale, come per esempio “ brulicavano” o “a branchi”, per porre  l'accento sul comportamento animalesco della popolazione, che perdendo la ragione, aggredisce i ragazzi che portano il pane. Lo scrittore, inoltre, attribuisce alla folla inferocita la similitudine dell'acqua“ come gocciole sparse sullo stesso pendio”, con la quale si rafforza l'idea di massa in movimento. Nel mezzo dell'episodio lo scrittore cambia tempo della narrazione, passando da voci verbali all'imperfetto a predicati all'indicativo presente, in modo da dare un'immediatezza alla scena. Il ritmo del susseguirsi delle azioni è molto veloce e raggiunge il culmine nella scena dell'aggressione dei “garzoni”. La velocità degli avvenimenti è resa più rapida dalla numerosa presenza di verbi e virgole, che sottolineano la crescente agitazione degli abitanti. Infine l'ultima parte del racconto è caratterizzata dalla drammaticità dell'azione. La povertà e la fame, infatti, non sono soddisfatte neanche dal pane dei ragazzi, tanto che i milanesi, presi dal panico decidono do dirigersi verso i forni.

Hosted by www.Geocities.ws

1