Capitolo IX - Bellantoni

 

Il nono capitolo dei Promessi Sposi è quasi interamente dedicato alla badessa del monastero nel quale si rifugiano Lucia e Agnese “la Monaca di Monza”. Nel racconto Gertrude (questo il nome della Monaca di Monza) viene presentata per mezzo di un ritratto nel quale il Manzoni dimostra di essere molto abile nel fondere gli elementi fisici e psicologici. Il lettore intuisce il dramma della donna il cui destino è stato segnato sin dalla nascita. Tutta la descrizione della Monaca di Monza è avvolta da un velo di mistero. Con la sola descrizione degli occhi ,che appare molto dettagliata, il Manzoni riesce a rivelarci molti aspetti del suo carattere ed anche del suo stato psicologico. Infatti la donna appare (da una prima analisi) superba ,ciò lo si intuisce dal modo in cui guarda Agnese Lucia e il povero frate, ma anche bisognosa d'affetto e spaventata. Spesso nell'espressione dei suoi occhi si cela un odio represso nei confronti di tutti. Il ritratto di Gertrude sembra in bianco e nero sono infatti questi i colori predominanti. Le gote sono pallidissime mentre i capelli nerissimi come anche gli occhi; molto forte è anche il contrasto tra il nero della tunica e il bianco delle bende che circondano il viso. Solo le labbra sembrano interrompere il susseguirsi di questi due colori anche se anch'esse sono accompagnate dall'aggettivo pallido. Con questo aggettivo il Manzoni sottolinea l'immagine funebre della donna che viene anche ripresa con la descrizione della posizione della donna ( “Una monaca stava ritta”). Questa posizione stante viene poi messa in contrapposizione con il movimento più irrequieto degli occhi che svelano il grande tormento interiore della donna caratterizzato dalla lotta di stati d'animo contrapposti fra loro. La bellezza della monaca viene descritta sfiorita, sfumata e il suo atteggiamento risulta insolito troppo scomposto per essere quello di una suora. Anche il ciuffo che spunta dalla cuffia indica una certa ribellione che ha la suora nei confronti del suo ruolo di madre badessa. Dal dialogo che ha con Agnese e Lucia traspare una certa arroganza e una superiorità con la quale si pone alle persone che successivamente si rivelerà solo apparente.

Di Chiara Bellantoni

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