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9.A Fossili

I fossili sono tracce lasciate da antichi organismi viventi nelle rocce sedimentarie: scheletri, denti, escrementi fossilizzati, ... [799] [800] . Il riconoscimento dei fossili risulta utile per collocare una formazione nel tempo geologico e nell'ambiente di formazione, anche se da solo non e` sufficiente, poiche` anche le strutture e le forme causate dai processi fisici (vento, onde, maree, correnti, inondazioni, frane, etc.) sono importanti.
Il piu` comune ambiente di formazione in cui si ritrovano fossili e` quello di scogliera (v. App. 10.D ). Le scogliere sono corpi rocciosi formati dalle spoglie di organismi dal guscio duro (per esempio le scogliere coralline). Verso il mare aperto la scogliera degrada rapidamente. All'interno c'e` la laguna con sedimenti fini e ricca di molluschi, pesci ed echinodermi. Poi c'e` la retroscogliera con sabbia. Una scogliera cresce fintanto che gli organismi costruttori riescono a compensare l'approfondimento del fondo marino (ovvero l'innalzamento del livello del mare). Questa e` la fine di tutte le scogliere: quasi tutte le scogliere fossili sono ricoperte da sedimenti di mare profondo.
Eocene, etc. coralli ...
Paleocene    
Cretacico coralli coralli, alghe calcaree, molluschi
Giurassico Triassico coralli esacoralli
Permiano Carbonifero alghe e batteri stromatoliti, briozoi, brachiopodi, alghe calcaree, crinoidi, coralli
Devoniano alghe e batteri tabulati, stromatopodi. Anche crinoidi, brachiopodi, trilobiti
Ordoviciano alghe e batteri briozoi, stromatoporoidi, alghe coralinacee, coralli
Cambriano alghe e batteri (stromatoliti) archeociatidi
Un altro ambiente fossilifero sono i bacini euxinici, cioe` bacini caratterizzati dalla assenza di ossigeno nelle acqua di fondo. Questo succede quando l'ossigeno presente viene utilizzato completamente dai batteri che decompongono la materia organica e non c'e` ricambio di acqua ossigenata. Durante il periodo di anossia gli organismi morti che cadono sul fondo, pesci, crostacei, rettili, uccelli, etc., non vengono distrutti da predatpori e possono essere sepolti nel sedimento. I principali giacimenti fossiliferi del mondo si sono formati in bacini euxinici.
Un terzo ambiente di formazione di fossili sono le foreste pluviali del Carbonifero. Si tratta di foreste poste in zone calde e piovose, con rigogliosa vegetazione (piante diverse dalle attuali, molto alte e senza fiori) abitate da anfibi, insetti, e ragni. Non c'erano mammiferi e uccelli, e i rettili erano rari.

Acque calde attuali Acque fredde attuali Periodi antichi Sedimentazione
coralli   archeociatidi, coralli, briozoi, stromatoporoidi, bivalvi rudisti, idrozoi grandi bancate
bivalvi, alghe rosse, echinodermi bivalvi, alghe rosse, echinodermi, brachiopodi, barnacli bivalvi, alghe rosse, brachiopodi, cefalopodi, trolobiti, altri artropodi interi o a pezzi formano sabbie e grani
gasteropidi, foraminiferi bentici gasteropidi, foraminiferi bentici gasteropodi, tintinidi, tentaculiti, salterellidi, foraminiferi bentici, brachiopodi sabbie e grani formati dall'intero scheletro
alghe codiaceane, spugne alghe rosse, brizoani spugne, crinoidi, altri atozoani pelmici grani fini formati da disintegrazione degli organismi
foraminiferi planctonici, coccoliti, pteropodi foraminiferi planctonici, coccoliti, pteropodi foraminiferi planctonici, coccoliti (post-giurassico) grani medi e fini in depositi di bacino
ooidi, peloidi   ooidi, peloidi particelle laminate concentricamente o micritici
foraminiferi incrostanti, briozoani, alghe coralline foraminiferi incrostanti, briozoani, alghe coralline, vermi serpulidi foraminiferi incrostanti, alghe coralline, alghe filliodi, reralcidi grandi bancate a seguito di incrostazione su substrati duri, fanghi limosi sul fondo marino
alghe verdi codiceanee e disicladi   alghe verdi codiceanee e disicladi fanghi limosi per disintegrazione
ciano batteri e altri calciomicrobi ciano batteri e altri calciomicrobi ciano batteri e altri calciomicrobi (pre ordoviciano) formano stromatoliti e matrici legando i sedimenti granulosi


Fossili: distribuzione
Fig. 333. Fossili: distribuzione


Stromatoliti
Fig. 334. Stromatoliti
Stromatoliti sono noti in rocce vecchie di 3 - 3.5 miliardi d'anni. Si tratta di accumuli e colonne, composte di molti strati cresciuti uno sopra l'altro di cianobatteri, microbi unicellulari capaci di fotosintesi, sviluppatesi sul fondo marino. Sono cellule procariotiche, cioe` con vita basata sul carbonio, senza un nucleo con DNA (l'unico filamento di DNA e` attaccato ad un punto della membrana plasmatica). Colonie di stromatoliti esistono ancora anche se sono rare. Per esempio in acque molto saline dove possono sopravvivere solo cianobatteri, che in condizioni normali verrebbero mangiati da altri animali. In queste condizioni si formano colonie e banchi di stromatoliti (v. figura). Essendo basati sulla fotosintesi, i cianobatteri hanno trasformato l'atmosfera terrestre da una miscela ricca di anidride carbonica alla miscela attuale ricca di ossigeno.


Stromatoliti (2)
Fig. 335. Stromatoliti (2)
In seguito apparvero i primi organismi eucarioti (con nucleo con DNA, e particelle cellulari con compiti specializzati), come le alghe eucariotiche che abitavano le scogliere stromatolitiche.
Antichi animali non avevano scheletro e i loro fossili sono le impronte che lasciarono nella roccia dopo morti in seguito alla veloce ricopertura con sedimenti (sabbia, ceneri vulcaniche). Sono chiamati fossili ediacariani, dal nome del monte in australia dove furono ritrovati per la prima volta. Questi fossili sono stati ritrovati in tutte le parti del mondo. Si tratta di animali a forma semisferica (come le meduse, con fossili a disco), o con tentacoli (come anemoni di mare), o segmentati (che sembrano delle lische di pesce o foglie). La maggior parte si estinsero alla fine del Precambriano, 545 milini d'anni fa. Quelli che sopravvissero, insieme ad altri animali precambriani, vermiformi, diedero origine all'esplosione della vita nel Cambriano.


Brachiopodi
Fig. 336. Brachiopodi
Brachiopodi sono animali marini apparsi all'inizio del Cambriano e tuttora esistenti. Furono particolarmente abbondanti durante l'era Paleozoica di cui sono i fossili piu` comuni. Sono formati da due valve caratterizzati da un umbone ricurvo che, con il peduncolo, serve per l'ancoraggio al fondo marino. Vivono in prossinmita` o sulla scogliera. Si nutrono di particelle organiche portate dalla corrente.


Bivalvi
Fig. 337. Bivalvi
Bivalvi apparirono dal Cambriano medio e vivono tuttora. Le conchiglie consistono di strati di calcite e aragonite. Sono simili alle vongole.

Le rudiste [801] formano un gruppo di organismi appartenente ai molluschi bivalvi, vissuto dal Giurassico superiore al Cretacico. Vivevano in ambiente marino di scogliera. Sono caratterizzati da una cerniera tipo "pachiodonte", cioe` con denti tozzi e robusti. La valva (destra), di forma cilindrica o conica ricurva, restava fissa al fondo ed era dotata di fossette all'estremita` superiore per l'alloggio dei denti della valva superiore (sinistra) opercolare e piatta. Questa si apriva per sollevamento (anziche` rotazione).

Crinoidi sono antichi fossili apparsi nel medio Cambriano e diffusi nel Paleozoico e Mesozoico. Formavano "giardini" sulle scogliere del Carbonifero. Assomigliano a piante di papiro: uno stelo con una testa da cui partono otto o piu` bracci. Sono formati da una serie di piastrine (cilindriche o prismatiche) sovrapposte le une alle altre, con una estremita` che sostiene il calice il quale contiene gli organi interni e sostiene le braccia. Le forme con steli corti e massiccie erano tipiche di ambienti di scogliera, Quelle con steli esili e lunghi vivevano in acque calme e fondali fangosi.

Spugne sono apparse per la prima volta nel Cambiano e sono molto diffuse tuttora in tutti i mari del mondo. Di esse si rinviene quasi esclusivamente l'impalcatura che ne forma lo scheletro, formato da una struttura vermicolare intrecciantesi le cui fibre hanno uno spessore da 0.1 a 1 mm, e in cui sono immerse spicole, prevalentemente triradiate o quadriradiate, a bastoncino o a diapason. Lo scheletro puo` riempire l'intero corpo della spugna che puo` essere cilindrica (Eudea), emisferica (Stellispongia), conica o di svariate altre forme, con la presenza di un involucro che ricopre parzialmente o totalmente il tessuto scheletrico, e con una apertura superiore, collegata con un sistema canalifero con cui l'animale provoca una corrente d'acqua dall'esterno verso l'interno trattenendo le sostanze nutritive.


Trilobite
Fig. 338. Trilobite
I trilobiti erano artropodi, come i crostacei i ragni e gli insetti [802] . Erano di piccole dimensioni (da 2 a 10 cm). Esclusivamente marini, bentonici, vivevano sui fondali cibandosi di microrganismi. Divisi in tre parti testa (testa, torace e coda), e col corpo suddiviso longitudinalmente da due solchi in due lobi laterali ed uno centrale. Apparirono all'inizio del Cambriano e si diffusero durante il Cambriano e l'Ordoviciano. Si estinsero nel Permiano. I loro fossili sono l'impronta dello scheletro impressa nella roccia.


Corallo
Fig. 339. Corallo
I coralli sono apparsi nell'Ordoviciano e sono ancora molto diffusi. Le forme solitarie possono vivere e formare costruzioni anche in acque fredde e profonde. Le forme coloniali vivono quasi solo nella fascia intertropicale (acque calde, limpide a salinita` quasi costante) a profondita` fra poche decimetri e qualche decina di metri Sono formati da un piccolo polipo che vive in uno scheletro calcareo. Prendono il cibo ed emettono gli scarti attraverso la bocca circondata da tentacoli dotati di punte velenose. Il polipo prende il carbonato di calcio dall'acqua marina per costruire lo scheletro. Questo e` rinforzato con setti e piani di corallite. Lo scheletro di questi individui associato a detrito cementato di altri organismi incrostanti da luogo a scogliere che fossilizandosi possono formare imponenti montagne.


Foraminifero
Fig. 340. Foraminifero
Foraminiferi sono tubi agglutinati di tre o quattro centimetri di lunghezza. Sono animali formati da una singola cella (come le amoebe), e secrescono un sottile guscio lungo circa un millimetro. Prendono il nome da un piccolo foro che interconnette le camere del tubo.


Echinoderma
Fig. 341. Echinoderma
Gli echinodermi sono animali marini con un guscio duro coperto da piccoli tubercoli su cui sono attaccate le spine. Esempio di echinodermi sono i ricci di mare. I piedi escono dai pori concentrati in strisce sul guscio. Il guscio e le spine sono i resti fossili. Sono apparsi nell'Ordoviciano.


Ammonite
Fig. 342. Ammonite
Le ammoniti sono cefalopodi vissuti durante il Giurassico e il Cretacico ed estintisi alla fine di quest'ultimo (65 My). Sono fossili abbastanza comuni. Le dimensioni variano da 1 cm fino a quasi 2 m. Si sono sviluppati in tutti mari del mondo per la loro capacita` di adattamento dando origine a forme specifiche per ogni era, in cui le diverse specie differiscono per differenti forme della conchiglia. Per questo sono usati come fossili guida per datare e correlare gli strati. La conchiglia della ammonite ha la forma di un cono allungato, avvolto a spirale piana. E` suddivisa in camere (dette fragmoconi) piene d'aria che permettono all'animale di nuotare. Le camere sono separate da pareti ("septi") attraversate da un tubicino ("sifuncolo") che si presume regolasse l'aria nelle camere per controllare il galleggiamento. L'animale vive nell'ultima camera, aperta, e si protrude in fuori da essa.


Turitella
Fig. 343. Turitella
Gasteropode apparso nel Cretacico tuttora vivente. Vive su fondali sabbiosi a scarsa profondita`. ... ... Hanno corpo molle che vive in una conchiglia di carbonato di calcio, priva di camere.

Le belemniti sono vissute nel Giurassico e Cretacico. Sono animali a conchiglia interna considerati i progenitori di seppie e calamari. La conchiglia e` costituita da tre parti, rostro, fragmocono e proostraco e si trova completa solo in condizioni eccezionali. Solitamente si trova solo il rostro, la parte appuntita (a forma di sigaro).

marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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