Il museo Paleontologico di Salsomaggiore Terme (PR)

 

 

 

 

  

 

Il Museo.

Così come uno scrigno con i gioielli, il museo conserva in sé uno dei più ricchi patrimoni paleontologici recuperati nel Bacino Padano. Ad essi si affiancano reperti fossili provenienti da ogni parte del mondo che, nel loro insieme, documentano la storia di almeno 300 milioni di anni.

Le Collezioni.

La maggior parte dei fossili qui conservati è stata recuperata nel parmense e, in particolare, nei depositi pliocenici marini di Tabiano e Campore ( dacui provengono anche i resti di tre cetacei) e nei sedimenti incisi dal Torrente Stirone (da cui provengono anche i resti di due balene, databili a circa 8 milioni di anni fa, e di una testuggine di circa 3,5 milioni di anni fa).

 

1° Sala

In questa sala sono illustrate tematiche propedeutiche alla comprensione degli argomenti a cui è dedicato il museo e, tra queste:

  • i meccanismi che causano il moto dei continenti;
  • i principali cicli biogeochimici terrestri;
  • la biosfera e la comparsa della vita sulla terra;
  • l'ipotesi di Gaia (il "superorganismo Terra");
  • i processi di erosione-trasporto-sedimentazione;
  • il processo di fossilizzazione

Alle tematiche introduttive segue un'esposizione dedicata agli ultimi 8 milioni di anni di storia del Bacino Padano, così come desumibile da quanto registrato nei depositi che affiorano nell'alveo del torrente Stirone (oggi tutelati dal Parco Regionale dello Stirone ).

3° Sala

La presenza di alcuni denti di un grosso dente squalo bianco, a fianco della colonna vertebrale di una balena, rinvenuta a Salsomaggiore, sono lo spunto per ricostruire in questo spazio una aggressione avvenuta circa 3 milioni di anni fa.

 

 

2° Sala

Questa sala, di prossimo allestimento, sarà in buona parte dedicata al "ritorno al mare" da parte dei mammiferi. Qui saranno trattati argomenti relativi alla conquista dell'ambiente acqueo da parte dei mammiferi ed alle modificazioni da essa indotte nella catena alimentare.

 

Il mare antico

I reperti conservati, ed in parte esposti, nel Museo di Salsomaggiore Terme sono stati per lo più recuperati da Raffaele Quarantelli nel Torrente Stirone ed in alcune altre classiche località emiliane e a tutt'oggi, costituiscono la più ricca collezione moderna di cetacei e malacofaune del Neogene del Bacino Padano.

L'esposizione museale, suddivisa in più sale, è dedicata all'origine e alla storia del Bacino Padano (evoluzione del clima, del paesaggio e dei popolamenti) e al "ritorno al mare" dei mammiferi.

Obbiettivo didattico prioritario è quello di far capire che ogni reperto, anche il più comune, può avere diverse chiavi di lettura, e tra queste, una più "locale" che consente di interpretare la storia climatica e ambientale del territorio, ed una più generale che aiuta a comprendere l'evoluzione biologica, paleoclimatica e paleogeografica del nostro Pianeta.

Questo nuovo allestimento (ancora parziale, ma ottimale se rapportato alle risorse impegnate) si propone dunque al pubblico in veste di "strumento didattico" per insegnanti e studenti nonché come nuova opportunità di svago e arricchimento culturale per gli ospiti delle Terme, cercando nel contempo di valorizzare e divulgare le emergenze naturalistico-ambientali del nostro territorio.

Sergio Raffi

[email protected]

Cattedra di Paleontologia

Università di Bologna

Il Mare antico

L'avventura è cominciata poco meno di vent'anni fa. Non che lo Stirone non fosse anche prima meta di paleontologi, autentici o improvvisati. Ma nei primi anni Ottanta quelli di Salso decisero di associarsi e impedire che il loro patrimonio andasse disperso.

Già nel 1983 avevano ottenuto grazie all'Amministrazione comunale una modesta sede per i loro tesori fossili, quando, nel 1987, in località Scipione, dal Tortoniano ormai scoperto dall'erosione del torrente, affiorò un cetaceo.

I paleontologi - il benemerito Quarantelli - chiesero e ottennero immediato aiuto dalla scienza ufficiale. Ma fu tosto evidente che a Salso per le raccolte paleontologiche era ormai necessario un museo. L'appello, diramato dalla comunità locale, è stato accolto. Lo hanno recepito Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione, Soprintendenza per i Beni Archeologici- responsabile (pochi lo sanno) anche dei beni Paleontologici - dell'Emilia Romagna, Provincia, Comune, Volontariato.

Il Comune di Salsomaggiore - l'Assessore alla cultura in particolare - che ha destinato al costituendo Museo, oltre a un consistente finanziamento, alcuni ambienti di uno dei più affascinanti tra i palazzi del suo patrimonio edilizio termale, ne spalanca fin d'ora le porte. Insieme auguriamo al "mare antico" che lambisce nuovamente il golfo padano un felice futuro.

Mirella Marini Calvani

Soprintendente per i Beni Archeologici

dell'Emilia Romagna

Informazioni utili :

Orario:

Venerdì, Sabato, Domenica

h. 9,30 - 12,30 e 15,30 - 18,30

gli altri giorni su prenotazione.

 

Coordinamento scientifico

Dr. Gianluca Raineri

 

Indirizzo:

Viale Romagnosi 7

43039 Salsomaggiore Terme (Parma)

telefono - fax 0524 580270

E. mail [email protected]

Due parole :

Il materiale qui sopra, mi è stato gentilmente fornito dal Sig. Stefano Granelli ( [email protected] )e dal Sig. Raffaele Quarantelli di Salsomaggiore che ho avuto l'onore e il piacere di conoscere. Di lui posso solo dire che mi hanno colpito la grande intelligenza e l'enorme conoscenza riguardante il mondo dei fossili e soprattutto la modestia e il suo essere "semplice" e schietto. Dedico a lui questo mio piccolo contributo.

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