E tu come stai affrontantdo il Mondilale alla tv? Da Eremita, Compagnone, Fissato o Bellicoso?

Ci sono diversi Tipi Mondiali. Vediamo di esaminarne qualcuno.

L'Eremita - Guarda le partite da solo. Non tollera commenti, richieste, imprecazioni, segni di esultanza. E' il mistico della telecronaca: il rumore di un sacchetto di patatine lo disturba. Un commento sulla pettinatura di Di Biagio lo innervosisce terribilmente. La solita domanda dalla cucina ("Chi ha segnato?") può provocargli una crisi isterica.

Il Compagnone - Più del gioco, gli interessa l'atmosfera cameratesca che si crea in occasione degli incontri dell'Italia. Ragazze che fino a ieri non distinguevano il palo dalla bandierina del corner discutono il modulo tattico. Gente mai vista compare con una vaschetta di gelato. Amici insospettabili s'innamorano del quadricipite di Cannavaro. Tutto questo, al Compagnone, piace moltissimo. Talvolta è già ubriaco a metà del secondo tempo e grida "Supplementari!". Non sta parlando dei tempi di gioco: vuole solo altre birre.

L'Internazionalista - Si innamora di una squadra semisconosciuta, con cui assilla amici e conoscenti. Se la squadra semisconosciuta si comporta bene (in passato è accaduto, per esempio, al Camerum e alla Nigeria), non lo tiene più nessuno. Tifa, grida, esulta. Progetta addirittura vacanze nei Paesi in questione. Poi scopre che in Camerun fa caldo, e comincia a pensare che anche la Danimarca, in fondo, non è male.

Il Fissato - Questo Tipo Mondiale è interessante perchè sviluppa una strana forma di culto della personalità. Non si concentra, però, sui campioni (Zidane o Totti, Owen o Crespo). Si fissa su personaggi minori, che lo hanno colpito per un particolare. Un grande idolo dei Fissati fu Carlos Valderrama, un colombiano con una testa che sembrava una foresta tropicale dopo un incendio. A chi toccherà questa volta?

Il Tecnico - Ha collezionato inserti, guardato libri, visionato cassette: sui Mondiali sa tutto. Chiedetegli della difesa belga, e vi risponderà con una raffica di nomi e statistiche. Parlategli della formazione dell'Argentina e vi domanderà: "Quale? Messico 1986 o Italia 1990?". Chiedetegli qual è l'ultimo club in cui ha giocato il già citato Valderrama e risponderà: "Carlos Alberto Valderrama Palacio? Tampa Bay." Alla fine del primo turno è insopportabile. Ai quarti viene abbandonato anche dai congiunti. Le semifinali deve guardarle da solo: è diventato un Eremita (vedi sopra).

L'Ecumenico - Dice che i campionati del mondo gli piacciono perchè sono pieni di nazioni, squadre, lingue, stili diversi. Il suo Mondiale è una versione atletica delle Nazioni Unite, un'Olimpiade con un unico sport. Sogna che il centroavanti e lo stopper avversario si abbraccino a metà del primo tempo, gridando "E' bellissimo essere qui!". Questo atteggiamento dura finchè l'Italia non arriva nei quarti: allora l'Ecumenico diventa una belva competitiva, e grida "Ammazzalo!" davanti alla TV. I figli non lo riconoscono, gli animali domestici lo evitano. L'Ecumenico è ormai diventato un Bellicoso (vedi di seguito).

Il Bellicoso - Il Bellicoso è un nazionalista aggressivo, per cui i Mondiali sono l'allegoria della guerra. All'inno di Mameli comincia a digrignare i denti, al calcio d'inzio ha già gli occhi di fuori. E' sconsigliabile portarlo a vedere la partita in compagnia di tifosi delle nazionali che giocano contro l'Italia. L'incontro di oggi con la Croazia, per esempio, finirebbe in una dichiarazione di guerra scritta sulla carta del prosciutto.

Qui ci fermiamo, per ora. Ma il Mondiale è lungo.

 

 

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