|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA DEPRESSIONE MAGGIORE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Gli stati depressivi sono fra le malattie pi� comuni. Secondo alcune stime il 20-30% degli adulti va incontro ad almeno un episodio di depressione nel corso della loro vita. L'aspetto fondamentale di questa sindrome � un sentimento di tristezza, melanconia, desolazione; un senso di vuoto interiore e di impotenza. La visione del mondo e della vita assume toni negativi e pessimistici e il tono dell'umore scivola verso l'indifferenza, l'apatia, l'abulia. Nella maggior parte dei casi si associa alla depressione uno stato d'ansia pi� o meno marcato, spesso accompagnato da sensazioni somatiche, ad esempio di nodo alla gola, peso nello stomaco, cerchio alla testa, etc. Generalmente questa sindrome si presenta in forma episodica; pu� trattarsi di un unico episodio nella vita del paziente o di una forma ricorrente (pi� episodi depressivi intervallati da un periodo di normalit�) od infine pu� essere inserita in un disturbo bipolare (vedi) in cui gli episodi di depressione si alternano ad episodi maniacali od ipomaniacali (vedi). La depressione maggiore pu� essere confusa con il disturbo distimico, infatti le due sindromi condividono sintomi e caratteristche simili in termini di insorgenza, durata e frequenza. In genere il disturbo distimico si differenzia dalla depressione maggiore per la presenza di una sintomatologia depressiva di gravit� minore ma costante per anni e persistente. I sintomi che definiscono la depressione maggiore sono:
1)umore depresso; |
|
|
|
2) perdita dell'appetito con conseguente perdita di peso, oppure aumento del desiderio di mangiare, soprattutto cibi dolci; |
|
|
|
3) disturbi del sonno: insonnia (difficolt� ad addormentarsi, ripetuti risvegli notturni o risveglio precoce al mattino) o ipersonnia (intenso desiderio o bisogno di dormire a lungo); |
|
|
|
4) rallentamento o agitazione psicomotoria (ad es., rallentamento dei movimenti, dell'eloquio; oppure incapacit� a stare fermi, rilassati, con continui movimenti delle mani e/o del corpo); |
|
|
|
5) perdita di interesse e piacere per le normali attivit� - senso di stanchezza o spossatezza, mancanza di energia; |
|
|
|
6) concetto di s� negativo, perdita di autostima; sentimenti di colpa ed indegnit� ; |
|
|
|
7) difficolt� di concentrazione e attenzione; indecisione; |
|
|
|
8) pensieri ricorrenti di morte, idee di suicidio, che possono tradursi in effettivi tentativi di togliersi la vita. |
|
|
|
Insorgenza e decorso Statisticamente l'et� media d'insorgenza si aggira tra i 25 e i 30 anni, anche se pu� emergere ad ogni et�. Il decorso � variabile, pu� trattarsi di un unico episodio o di episodi isolati e separati da periodi di molti anni senza alcuna sintomatologia depressiva, oppure di una serie di episodi ravvicinati nel tempo. Anche la loro durata � variabile, generalmente un episodio non trattato dura in media 6 mesi o pi�, indipendentemente dall'et� di insorgenza. Nella maggioranza dei casi si verifica una remissione completa dei sintomi e l'episodio non comporta alcun deterioramento rispetto al livello di funzionamento psichico precedente. |
|
|
|
Terapia Come per la maggior parte dei disturbi psichiatrici, la terapia della depressione maggiore si caratterizza per l'integrazione di diversi interventi mirati ad affrontare la patologia nei suoi diversi aspetti. I principali sono: |
|
|
|
Terapia farmacologica: E' oggi disponibile un'ampia variet� di farmaci antidepressivi che si suddividono in tre grandi categorie: triciclici (imipramina, clomipramina, amitriptilina,..), IMAO (inibitori della monoaminaossidasi), e gli antidepressivi di nuova generazione (fluoxetina, maprotilina,..) che possono avere azione stimolante o sedativa o esercitare un'azione combinata. La scelta del farmaco va studiata individualmente a seconda del quadro clinico, della tolleranza soggettiva, delle controindicazioni e degli effetti collaterali osservati. |
|
|
|
Terapia psicoterapica: che pu� spaziare dal sostegno psicologico alla psicoterapia individuale, di gruppo, familiare, di coppia, a seconda delle esigenze e peculiarit� di ogni singolo paziente. In particolare dovrebbero essere garantite adeguate misure di assistenza e controllo se il rischio di suicidio si rivela elevato. |
|
|
|
Trattamento medico ambulatoriale: per fornire un'adeguata informazione e chiarificazione sul significato del disturbo e le sue caratteristiche cliniche, sull'eventuale prescrizione di psicofarmaci, sulla loro azione ed effetti collaterali. |
|
|
|
Ospedalizzazione: si rende necessaria in condizioni di elevata gravit� della sintomatologia; di mancato supporto familiare, sociale o ambientale; o nel caso in cui il rischio di suicidio sia allarmante. |
|
|
|
Elettro-shock terapia: oggi applicata assai raramente e soltanto nelle forme pi� gravi (fortemente agitate od inibite) e resistenti alla terapia farmacologica. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|