Premesso che, i movimenti
Scouts erano stati aboliti e proibiti dal governo Fascista attorno agli
anni 20, durante la guerra '40-'45, e precisamente nell'anno 1944, un
giovane sacerdote Don Romano Casana da Carate Brianza, nuovo coadiutore
dell'oratorio San Filippo Neri della parrocchia di San Michele, iniziava
a raccogliere dei giovani non praticanti l'oratorio per organizzarli in
un piccolo gruppo clandestino di Scout, con attivitą prevalentemente di
aiuto volontario ai pił deboli. A Busto erano giunti molti sfollati per
i bombardamenti aerei su Milano e altre cittą, e ci si trovava in piena
carestia. Gli alimenti erano insufficientemente razionati con tessere
annonarie personali, e imperava il mercato nero per chi poteva, mancava
legna per il riscaldamento, molti anziani, a causa della partenza in
guerra di tutti gli uomini validi, erano abbandonati a se stessi. per
costoro ci si diede da fare, come mostra B.A. quotidiana, nel limite del
possibile e nel silenzio pił assoluto. Ci si riuniva per poco tempo
dove si poteva, nello studio di Don romano presso al Canonica di San
Michele all'insaputa anche delle autoritą clericali. In questo periodo
si ebbero i primi timidi contatti con le Aquile Randagie di Milano, con
i primissimi scambi di letteratura Scout, proibitissima e gelosamente
nascosta, ma divorata all'istante.
Al
San Giorgio |
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Al campo estivo
Un campetto di Pasqua 1952
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