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Romano Prodi un agente del KGB? Ma fatemi il favore!


Non è possibile, non posso crederci: il primo ministro italiano non può essere stato un agente segreto, tantomeno del KGB. Sì lo so, a dirlo adesso c’è anche un intellettuale, uno stimato. Ma io non ci credo. Sono anzi convinto che si tratti di un complotto e ne ho le prove:

  1. Gli agenti segreti sono belli (vedi James Bond), magari con le orecchie un po’ grandi, a forma di bischero, ma mai con tutta la faccia da bischero.

  2. Gli agenti segreti sono intelligenti, veloci, svegli, sempre pronti ad intervenire. Ma lo avete visto Prodi?

  3. Gli agenti segreti mettono il veleno nel sushi, gli italiani invece sono stati avvelenati da Mortadella

  4. Gli agenti segreti sovietici conoscevano tutti i movimenti delle brigate rosse in quanto erano ad esse collegati. Prodi conosceva i movimenti delle brigate rosse, ma solo perché era collegato allo spirito di un agente segreto morto anni prima e che pedinava i brigatisti (vedi caso Moro).

  5. Gli agenti segreti parlano sei lingue. Prodi una, spesso in maniera incomprensibile.

  6. Gli agenti segreti inviano pacchi esplosivi. Prodi li tira i pacchi.

  7. Gli agenti segreti sono addestrati a mentire e a non lasciare traccia delle loro menzogne... Tutte le menzogne di Prodi sono documentate su You Tube.

  8. Gli agenti segreti in ogni momento del giorno e della notte non perdono mai di vista la propria pistola. Prodi l’unico pistola che vede è la mattina, nello specchio.

  9. Un agente segreto, grazie al duro addestramento, sottoponendosi a grandi sforzi, è capace di prendere le sembianze di un idiota. Prodi non ha mai avuto la necessità di fare simili sforzi.

  10. Un agente segreto ha tendini d’acciaio e muscoli durissimi. Prodi ha solo la faccia tosta.

  11. In ultimo, ho la certezza che Prodi sia vittima di uno scambio di persona. Pare, infatti, che ci sia un video che dimostra che il vero agente del KGB non è il primo ministro, ma il suo portavoce: Sircana, alias Sergay. Nel video è ripreso mentre incontra per la prima volta James Bond, in una strada nel centro di Roma. Si sente l’agente inglese presentarsi nel classico: Bond, James Bond. E Sircana rispondere: Gay, Sergay.

Per quelli elencati e per tanti altri motivi ancora, Prodi non può assolutamente essere stato un agente del KGB. Per sicurezza, comunque, se un giorno vi capita incontrarlo e avete la possibilità di passare un po’ di tempo con lui, ricordate di evitare i ristoranti giapponesi e gli ascensori: non si sa mai! (25.5.2007)



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