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Mai dire... Poliisi

Uno sciame di api ha attaccato la vostra abitazione? Niente paura, ci sono gli “SWAT” finlandesi!

Lo ricordate il film di Sergio Corbucci ”Di che segno sei?” dove il grandissimo Alberto Sordi interpretava il ruolo di una guardia giurata col mito del policeman americano – “de kansas City”? Quello in cui faceva il verso alle vere guardie giurate che hanno divise molto simili a quelle dei “Cops” e pistoloni alla ispettore Callaghan. Peccato che i finlandesi siano quasi privi di autoironia, altrimenti qualche salutare risatina se la sarebbero fatta anche loro sui “poliisit” –poliziotti.

Auto modello Ford, come quelle dei cops di Miami, bianche con fascione blu, proprio come quelle dei Miami cop’s, tuta da assalto come quella degli SWAT, anche se svolgono il lavoro di centralinisti, sguardo di ghiaccio, gambe divaricate, braccio teso e dito che indica il punto dove dovete accostare, fermi davanti a voi, a centro della corsia, in segno di sfida, davanti al muso della vostra auto, proprio come uno sceriffo texano, ma senza Harley Davidson. Mentre trattenete la risata, sforzatevi di capire cosa vogliono, anche se non parlate finlandese e non provate mai a chiedere “Sorry, can you in english?” È proprio quello che aspettavano: “Yes sir!” vi risponderanno e non vi lasceranno andare sino a quando non avranno esaurito il repertorio del policeman perfetto. Gli yes sir, please sir, can you sir... si susseguiranno in maniera interminabile, tra documenti, patente di guida, libretto di circolazione sparsi sul sedile della vostra auto mentre vi chiede se potete soffiare nell’alcolimetro –sir- come mai vi trovate in Finlandia –sir- che lavoro fate –sir... Alla fine vi lasceranno andare, quasi invevitabilmente con un verbale, ma con la gioia di avervi fatto sentire dei Sir.

Se sei appena arrivato in Finlandia e per la prima volta ti trovi in presenza di un poliisit, ti viene spontaneo pensare che si tratti, per via dell’abbigliamento e per la marzialità dei movimenti, di uno appartenente ai reparti speciali della polizia, ad un posto di blocco, in procinto di catturare qualche pericoloso criminale. Solo dopo scoprirai che si tratta di un semplice agente che nella sua vita lavorativa difficilmente sparerà un solo colpo di pistola fuori dal poligono di tiro, difficilmente si scontrerà con uno spacciatore di droga, verosimilmenete passerà gli anni della sua carriera a fare multe per eccesso di velocità e a chi a dicembre inoltrato non ha ancora montato le ruote chiodate. Al caldo dell’aria condizionata mentre girano in auto di notte, fissando con sguardi cattivi gli ubriachi come a volerli supplicare di fare qualche stronzata perché possano immobilizzarlo faccia a terra, col ginocchio sulla schiena, rivoltargli il braccio dietro e ammanettarlo. Perché per una volta possano sentirsi dei Bruce Willis in Die Hard”. E invece niente: il destino del cazzuto poliisit è quello di aver sognato tutta una vita di diventare un policeman, ma di essere riuscito a diventare solo un poliisi.

Giuro di dire la verità: una volta mi ha fermato un poliziotto e mentre stilava il solito verbale, gli ho chiesto come mai avesse un revolver anziché la solita automatica calibro nove in dotazione alla polizia finlandese. Mi ha risposto che da giovane era un fan di John Wayne e dei suoi film western... Bene, se qualcuno di voi che leggete viene in Finlandia e si becca un proiettile di una 357, sappia che quello che lo ha sparato è il poliziotto di cui parlo. Ammesso che abbiate il tempo di sapere dal medico il calibro del proiettile: una 357 fa grossi danni!

Poi ci sono i reparti speciali, gli SWAT , i NOCS, la UCIGOS, le teste di cuoio made in Finland. Vabbé, si fa per dire. Gli uomini specializzati in incursioni, i reparti d’assalto della Poliisi. A questi sì che c’azzecca la tuta d’assalto, lo sguardo minaccioso e il passo marziale. Solo un piccolo particolare non mi convince: il nome con cui è conosciuto il reparto. Dunque, ai reparti di incursori, di solito, si danno nomi, anche di animali, a patto che, in un certo senso, abbiano a che fare con la specialità di quei militari o poliziotti. Di che qualità deve essere dotato un incursore? Tempo fa ho avuto la fortuna di conoscere un capitano che comandava un reparto di incursori. Lui diceva che le più importanti qualità di un incursore sono: agilità, sincronia nei movimenti, capacità nell’usufruire dell’effetto sorpresa e rapidità di esecuzione. Per questi motivi i reparti di incursori, di solito, hanno nomi che ricordano animali notoriamente dotati di tali caratteristiche: rapidità, velocità, passo felpato, ombre che si materializzano all’ultimo istante quando ormai non c’è più possibilità di reagire. Indovinate dunque come hanno denominato gli incursori della polizia finlandese? Karhu – Orsi! Cioè, vi rendete conto? Ve lo immaginate voi un incursore, un ninja che si muove come un orso? Ora dico io: se per impadronirsi di una struttura, sgusciare sino a raggiungere gli aggressori senza farsi sentire e notare, intervenire con rapidità per metterli fuori combattimento, i finlandesi usano gli Orsi, cosa useranno per contrastare un gruppo di pericolosi dimostranti o di ultrà in preda al delirio post-partita? Cioè, c’è da aspettarsi che ai reparti antisommossa abbiamo dato nomi del tipo: Bisce? Manguste? Cavallette? Scusate ma devo dirlo: che culo ebbe il generale Dozier ad essere stato sequestrato in Italia! Ve li immaginate degli orsi che dallo sfondamento della porta d’ingresso sono così rapidi da mettere la pistola alla testa del terrorista più vicino al sequestrato dopo soli tre secondi? Sempre ammesso che un buon numero di orsi siano capaci di avvicinarsi ai terroristi senza farsi notare! Potrebbe essere, se si tratta di un gruppo di terroristi sordi e ciechi.

Ma si può!? Chissà, a questo punto è lecito pensare che i finlandesi abbiano denominato gli agenti dell’investigativa “Talpe”. Quelli del pronto intervento “Lumache” Quelli del reparto anti-sofisticazione “Puzzole”. Quelli della Buoncostume “Vacche” o... non lo posso dire, ma si tratta di un altro quadrupede femmina noto per essere “molto fedele all’uomo”.

I poliisit! non ci fosse il problema delle ruote chiodate, se ne potrebbe fare a meno! E c’è anche chi si è chiesto come mai gli Orsi non riescono mai a sventare uno di quegli episodi tipo sequestro di persone che si verificano in Finlandia una volta ogni... non saprei dire! Mi sto scompisciando dalle risate: ma un incursore che si muove come un orso, come pretendete che riesca a evitare che un criminale non dico sveglio, ma neanche sotto anestesia, non si accorga di lui? A meno che i criminali finlandesi anziché usare le pistole non siano armati di pungiglione e abbiano fasce gialle e nere intorno al corpo. In quel caso gli Orsi sarebbero molto utili. (2.8.2008)




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