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Mai dire… Karnevaali

Garota de Helsinki... e fica mais linda? Sì, più o meno come la pizza con la renna!

Vinicius de Morales e Antonio Carlos Jobim scrissero quella che è forse la canzone più rappresentativa della bossa nova. Un motivo eseguito dai più grandi cantanti e musicisti della scena mondiale: da Frank Sinatra e Stan Getz, dai maestri dello swing agli arrabbiati del R&R. Io ve la consiglio anche nell’interpretazione di Getz-Gilberto-Jobim, insieme nell’album che porta il loro nome.

Purtroppo Espoo non è Ipanema e le scuole di Samba di Helsinki non hanno nulla a che spartire con quelle di Rio de Janeiro. Però ognuno è libero di scimmiottare quello che vuole, certo se lo si fa con modestia tanto di guadagnato. Ma chissà perché la modestia non abita da queste parti e di conseguenza la pizza anemica e nel migliore dei casi insipida, nel peggiore condita con caramelle, carne macinata, ananas e renna, diventa un squisitezza, il tango finlandese addirittura un libro e adesso pure il carnevale è un evento di cui i finlandesi si dicono fieri. Certo le sue particolarità le ha: i finlandesi hanno la capacità di copiare ma personalizzando tutto. Un po’ come i giapponesi, soprattutto quelli degli anni ‘80, solo che i nipponici sono dei perfezionisti, i finlandesi sono più che altro dissacratori.

Difficile pensare che il carnevale finlandese lo si sarebbe realizzato ispirandosi a quello di Venezia o Putignano. Per una questione di gusti, soprattutto, ma anche di capacità di realizzazione. Ecco quindi che hanno organizzato il loro “bel” carnevale su imitazione di quello brasiliano. Facendo di necessità virtù, o forse sarebbe il caso di dire che hanno fatto della scarsa professionalità e fantasia, una forma artistica: ancora una volta!

In fondo il carnevale è una festa popolare e allora che sia il popolo il protagonista. Dunque eccole là a sfilare sotto il cocente sole... hmm... tra le strade della capitale, le scuole di samba suomalainen. Eh sì, perché anche in Finlandia ci sono le scuole, solo che a suonarla, la samba, sono di solito amici e amici di amici che in vita loro avranno suonato al massimo qualche citofono, ma che quel giorno si ritrovano timpano o rullante al collo al ritmo do Brasil. In verità somigliano molto più a quelli che fanno rumore per spaventare il cinghiale durante una battuta di caccia allo scopo di coinvogliarlo in direzione dei cacciatori. Ma in fondo è proprio quello il significato artistico del carnevale finlandese, unico nel suo genere. Fare di quella che è una festa del popolo protagonista proprio il popolo. Quindi, cani e porci, o meglio, battitori e cinghiali, tutti insieme in un bordello assordante si ritrovano in quel di Helsinki: a sambà!

Tall and tan and young and lovely The girl from Ipanema goes walking” alta magra giovane e amabile, la ragazza di Ipanema passeggia, così comincia la versione in inglese della famosa canzone. Oppure “Olha que coisa mais linda, mais cheia de graá§a”. Eh sì, la bellezza del movimento del corpo pieno di grazia di una bella ragazza che passeggia per il quartiere di Ipanema e che molto probabilmente ritroverete nella Down Town di Rio de Janeiro, su un carro a ballare la samba: che banalità! And when she passes, each one she passes goes a-a-ah!Diciamolo: ma ve lo immaginate voi un finlandese che in presenza della “fica mais linda” si volta a guardarla e sottolinea la sua ammirazione con un “a-a-ah!”? Roba da popolo latino! Sicuramente non da avanzato e emancipato finlandese. “Moá§a do corpo dourado do sol de Ipanema O seu balaná§ado é mais que um poema” È innegabile che molte finlandesi siano definibili in tale modo, molto meno che abbiano un corpo dorato dal sole di Savonlinna. Ma anche quest’ultima cosa altro non sarebbe che una banalizzazione della donna finlandese che, a differenza di quelle italiane, brasiliane, latine in genere, non punta a fare la velina o la modella o la show girl. No, la ragazza finlandese mira in alto, alla politica, ma soprattutto punta tutto sul suo cervello. Altro che seni tosti da sembrare imbottiti di silicone, altro che cosce magre e lunghe da far perdere la testa ai porci maschilisti e altro che natiche isteriche e sode che vibrano a ritmo di samba ipnotizzando sempre i soliti porci maschilisti. Eccole dunque le ballerine di samba finlandese sfilare con le loro belle pance a fisarmonica che scendono soavi sul mini slip, con le loro cosce parcheggio obbligato di makkara e panini Hesburger che neanche le calze autoreggenti riescono a fissare, con i loro fondoschiena altro che isterici, ma completamente rilassati, più che sodi alla coque. Ed ecco perché il carnevale finlandese, come la pizza e come il tango, da queste parti, è qualcosa di più di che negli altri paesi. Molto di più. Troppo di più. Qualcosa di così abbondante da non resistere, da provocarvi un insieme di sensazioni che spingeranno anche voi che odiate tutto ciò che è banale, stupido, maschilista, a dire: “Basta: il prossimo anno vado in vacanza a Rio de Janeiro!” e a farvi desiderare la garota de Ipanema. Certo, la garota finlandese ha dalla sua il fatto che è emancipata. molto più delle garotas di altri paesi. Un po’ come i camionisti italiani, solo che al posto del camion hanno uffici molto moderni e al posto della velina nuda dietro il sedile hanno i calendari di uomini nudi sulla parete. Ma come è avanzata la Finlandia e la garota finlandese! Oh, but I watch her so sadly...(2.8.2008)




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