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Mai
dire... Istituto di Cultura Italiana (quello di Helsinki) Brevi
racconti sulle istituzioni italiane in Finlandia, poco seri
Quando
si dice istituzioni italiane! Sul sito dell’istituto di
cultura italiana a Helsinki, hanno pensato bene di informare i
lettori sul significato della “Settimana della Lingua
Italiana”. Ed infatti, scrivono gli addetti all’Istituto,
si tratta di “una settimana tematica dedicata alla
promozione della lingua e della cultura italiana”. Ma pensa!
E io che credevo si trattasse di una settimana dedicata all’organo
muscolare di cavalieri, commendatori e affini, italo-finlandesi!
Quindi prosegue, anzi insiste, l’istituto, informandoci
anche che “per il 2007 il tema conduttore è
L'italiano
e il mare”.
In che senso? Inizialmente ero convinto che, per l’italiano
e il mare, si intendesse il rapporto che gli italiani hanno e
hanno avuto con il mare. Ma poi ho dovuto ricredermi. L’istituto
di cultura, quindi, in collaborazione con il Ministero degli
Esteri – ci tengono a sottolinearlo – organizza
l’evento e pensa di inaugurarlo, indovinate come? Con i
pescatori di vongole venuti da Venezia per illustrarci le tecniche
del loro lavoro? No! Con i maestri d’ascia che ci illustrano
la loro antichissima arte e ci danno un esempio di come si
scolpiscono le ordinate di un peschereccio? No! Con un convegno
sulla pesca da “paranza” dei marittimi baresi? No! Con
un contrabbandiere pugliese che ci spiega qual è il sistema
migliore per trasportare via mare un carico di cocaina e sigarette
senza essere interccettati dalla Guardia di Finanza? Nemmeno!
Almeno invitando uno dei tanti “imprenditori” che
lavorano sulle navi da crociera – soprattutto tra quelli che
si trovano attualmente in Finlandia – per farci raccontare
di come si sono arricchiti sfruttando sino all’osso
centinaia di lavoratori calabresi – e non solo calabresi.
Macché! A questo punto comincerete a pensare che, come
spesso accade, quando non si sa che pesci prendere, si ricorre
alla buona cucina italiana. Quindi, penserete, l’istituto di
cultura ha inaugurato L’italiano e il mare, con una serie di
portate – sistema infallibile per attirare tantissimo
pubblico – che vanno dalla Tiella (riso, patate e cozze)
alle triglie alla livornese o un convegno sugli spaghetti alla
marinara e quelli alla pescatora, conludendo, per la felicità
dei finlandesi, con una degustazione di vini bianchi salentini.
Invece, con stupore di tutti, questa volta, per celare la pochezza
degli eventi culturali italiani, non si è ricorsi all’arte
culinaria. Questa volta, l’istituto di cultura e il
Ministero degli Esteri – ahimé italiano – hanno
deciso di inaugurare “L’italiano
e il mare”, invitando il gruppo storico degli sbandieratori
di Città di Volterra che, probabilmente non tutti sanno, fa
parte della Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina
ed è situata a 531 (cinquecentotrentuno) metri sul livello
del mare. Che geni!
Prima il Consiglio dei Ministri, sul sito internet da loro voluto,
ci informa di non essere a conoscenza che le isole Tremiti si
trovano in Puglia, ora il Ministero degli Esteri ci invia gli
sbandieratori di una città di montagna alla Settimana della
Lingua Italiana che ha per tema “L’italiano e il
mare”. Il prossimo anno, per “L’italiano e la
montagna”, costruiranno una tonnara sul lungomare di
Helsinki? Ma si può! E come se non bastasse, a voler
fare “bella figura” ci si è messa pure
l’Accademia della Crusca, oltre a enti pubblici e privati
che hanno voluto a qualsiasi costo finanziare un evento che
rimarrà nella memoria dei finlandesi... purtroppo!
(6.10.2007)
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