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In breve
Se l’insegnante non scende mai dalla cattedra

L’altro giorno mi trovavo al Museo Aboa Avetus & Ars Nova, a Turku, per lavoro. Due persone discutevano non lontane da me. Uno di questi è un dipendente del museo, l’altro un turista italiano. Parlavano in inglese (almeno uno dei due: indovinate chi?). Compresi che l’italiano era un insegnante di un liceo che, come il ruolo gli impone, aveva imparato abbastanza bene la lezioncina Finlandia. Un bel po’ di informazioni e qualche citazione per ostentare il suo “vasto” bagaglio di nozioni, per infine giungere alla conclusione che, egli, si distingueva dalla massa di italiani, all’oscuro di tutto quanto riguarda la Finlandia: popolo di ignoranti!

Il giorno dopo ho chiamato alcuni amici, chiedendo loro cosa avessero imparato sulla Finlandia ai tempi del liceo. Tutti mi hanno risposto: i fiumi, i laghi e le foreste, punto. Solo uno, il più giovane, diplomatosi un anno fa, mi ha risposto: i fiumi, i laghi, le foreste e la produzione di carta, punto.

Conclusione: gli italiani ignorano tutto ció che riguarda la Finlandia. Il paradosso è che ci tocca sentirci chiamare ignoranti dai primi produttori di ignoranza. (17.9.2007)




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