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Lucio Giordano a Turku: un successo del Loggione!

Lucio Giordano è tornato questa mattina in Italia, ed io ho solo ora il tempo per scrivere di quello che, a memoria dei connazionali che da decenni vivono in questo paese, è stato l’evento culturale italiano, più seguito e, forse, più gradito. Il Loggione è orgoglioso di prendersi i meriti di un’organizzazione quasi impeccabile, ma che, la nostra onestà ci impone di dirlo, ha anche avuto dei lati oscuri. Di questo ne parleremo in un articolo a parte, quello che più ci interesssa raccontarvi è il successo di pubblico, ma anche per quanto riguarda la Stampa, riscosso da Lucio Giordano e, di riflesso, dal Loggione.

Giordano a Turku

Il regista cinematografico, appena arrivato a Turku, si è imbattuto immediatamente in un gruppo di ragazzi finlandesi, tra i quali vi era anche un italiano, che preparavano una commedia per il Natale. Con ancora addosso la stanchezza del viaggio, ha voluto, in maniera molto simpatica, dirigerli durante le prove della commedia, coinvolgendo anche emotivamente gli aspiranti attori che, tra risate e scherzi, hanno seguito alla lettera i suggerimenti di Giordano, felici, per un paio d’ore, di essere diretti da un professionista. Si tratta di una commedia ironica, scritta da anonimi, i cui dialoghi sicuramente non faranno molto ridere, ma che avranno più effetto dopo il lavoro eseguito da Giordano sulla mimica degli attori.

Il secondo giorno, Lucio Giordano lo ha dedicato agli studenti di lingua italiana, con una lezione sul cinema molto interessante a cui, gli stessi studenti, hanno partecipato in massa e con grande interesse. Molte sono state anche le domande, cosa insolita qui in Finlandia.

Le bande

La proiezione del film si sarebbe dovuta fare in una sala con 90 posti a sedere, ma Giordano, dopo averla visionata e aver constatato che era provvista di uno schermo molto ridotto, un proiettore che dava una immagine molto scadente e un’acustica pessima, ha chiesto un’altra sala. Dopo alcuni tentativi, siamo riusciti ad ottenerne una molto più grande e con un’apparecchiatura decente. Sono stati questi, momenti molto difficili, in quanto, il regista, aveva deciso di non proiettare più il suo film. Con giusta ragione.

Puntuale la gente ha cominciato ad affollare la sala, meravigliando tutti coloro abituati ad assistere, a Turku, ad eventi cui partecipano solo pochi intimi. Il timore, in verità, era che si ripetesse quanto accaduto le altre volte, o solo pochi giorni prima, durante un evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia, Istituto di Cultura, Società Dante Alghieri e Dipartimento di Lingua Italiana dell’Università di Turku, a cui avevano assistito solo dieci persone.

Tra il pubbllico erano presenti molti connazionali facenti parte della comunità che vive a Turku, ma anche studenti provenienti dall’Italia. I finlandesi erano tantissimi.

Mi ero raccomandato con Giordano di fare una presentazione molto breve, di qualche minuto. Ma, ancora una volta, il regista ha deciso di fare di testa sua, parlando per oltre mezz’ora e, anche questa volta, ha avuto ragione. Il pubblico ha seguito attentamente la presentazione del film che Giordano ha fatto in lingua italiana, interpretato in lingua finlandese dalle ottime Katia Brunetto e Marjukka Heinonen.

Alla fine della proiezione, un lungo applauso ha sottolineato il gradimento del pubblico. A questo punto, ancora inaspettatamente, Giordano è tornato al microfono e ha ripreso a parlare. Non del film. Ha voluto, giustamente, ricordare gli agenti della Guardia di Finanza (a cui è dedicato il film) e tutti coloro che sono morti per mano della mafia. Una voce, alzatasi dal pubblico presente, chiedeva a Giordano quali fossero le responsabilità dei politici italiani. Giordano ha solo cominciato a rispondere, ma, un’altra voce, ancora italiana, lo ha interrotto (e di ciò parleremo in un altro articolo). Ancora applausi quindi per Giordano, mentre il pubblico si avviava all’uscita e molti si fermavano a complimentarsi per il film e per l’organizzazione. Uno di loro in particolare, diceva di essere stato ad Helsinki alla proiezione del film di Alessandro Piva “Mio cognato”, ma che, nonostante nella capitale la popolazione e la comunità italiana fosse molto più numerosa, il pubblico presente a “Le bande”, era di gran lunga superiore. La serata si è conclusa con una cena a cui, Giordano, ha chiesto esplicitamente che partecipassero Sanna Autere che ha gestito i contatti con la redazione di una importante emittente radiofonica, alcuni personaggi che operano nel settore cinematografico e rappresentanti di una importante associazione finlandese, Katia Brunetto e Marjukka Heinonen, per il lavoro molto difficile svolto prima e dopo la proiezione del film e per l’interpretazione durante l’intervista al Turun Sanomat. Ancora un grazie, dunque, giunge a queste nostre amiche anche da parte del Loggione.

Turun Sanomat

Il Turun Sanomat è uno dei due più importanti quotidiani finlandesi. Anche in questo caso, il timore, soprattutto dell’organizzazione, era che l’evento italiano non suscitasse particolare interesse per la Stampa. Invece, il giorno dopo l’intervista, il risveglio è stato piacevole. Nella rubrica culturale, il Turun Sanomat dedica a Giordano e a Le bande, metà pagina: ogni commento è superfluo.



Gli italiani di Turku

Gli ultimi giorni, Lucio Giordano li ha trascorsi ad incontrare personaggi che operano nel settore cinematografico, a visitare alcuni luoghi e, cosa a cui teneva moltissimo, a conoscere la comunità italiana. In particolare, il regista si è raccomandato di ringraziare, anche attraverso Il Loggione, Stefano Glorioso, titolare del caffè-ristorante situato all’interno della biblioteca comunale, per la gentilezza di quest’ultimo, ma anche per avergli dato la possibilità di gustare, ogni mattino, l’unico caffè espresso di Turku, degno di tale definizione e per il gradito spezzatino. Un saluto, inoltre, Giordano lo invia a Arduino De Luca e a tutta la comunità italiana che vive in Finlandia. (2.12.2007)

Un grazie a tutti voi, anche da parte del Loggione




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