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Italiani detenuti all’estero:
non tutti hanno la ”fortuna” di chiamarsi Silvia Baraldini
Le autorità italiane intervengano in favore anche di Simone Righi, Anna Fiori e dei tanti connazionali detenuti ingiustamente!

Sono circa 3000 i detenuti italiani all’estero. Molti di questi colpevoli di reati molto gravi, ma non tutti. Spesso le condizioni delle prigioni in cui sono detenuti sono al limite della umana sopportazione e spesso rimangono lì, lasciati al proprio destino, nella più totale indifferenza dei politici italiani. Non hanno la fortuna, questi nostri connazionali, che ha invece avuto Silvia Baraldini, appartenente ai Black Panther Party, condannata nel 1983 per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine, ingiurie al tribunale, a scontare una pena di 43 anni di detenzione, ma estradata in Italia grazie all’intervento dei nostri politici e successivamente messa in libertà grazie all’indulto. Non hanno la fortuna di Silvia Baraldini, ad esempio, Simone Righi e Anna Fiori, colpevoli, soprattutto, di aver avuto l’idea di fare un viaggio, accompagnati dai loro cani, in Spagna, precisamente a Cadice. Ecco la sconvolgente storia di questi due “temibili criminali” italiani, detenuti da più di un mese in un carcere spagnolo e della cui disavventura solo l’onorevole Marco Zacchera di AN si è interessato:

La coppia Simone Righi e Anna Fiori, si reca dunque in Spagna per una vacanza, accompagnata dai propri cani. Arrivati sul posto, decidono di affidarli ad una pensione per animali. Solo più tardi, si rendono conto che non si tratta di una pensione, bensì di un campo di sterminio per cani. Dopo aver appreso che i loro animali sono stati abbattuti, decidono di partecipare ad una manifestazione di protesta. La polizia spagnola interviene con mano pesante e arresta Simone Righi con l’accusa di attentato alle autorità, agli agenti e funzionari pubblici, resistenza e disobbedienza. Per tali reati, è prevista una pena che va dai 2 ai 4 anni di reclusione. Anche Anna Fiori è accusata di attentato alle autorità. L’appello della sorella di Simone non riceve risposta alcuna dalle autorità italiane e, quindi, da più di un mese, il nostro connazionale è detenuto nella prigione spagnola, abbandonato al proprio destino, in attesa che il nostro governo intervenga.

Questa è la storia di Simone Righi e Anna Fiori, simile a quella di molti altri nostri connazionali, motivo di vergogna per le nostre autorità. (11.11.2007)




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