Autocostruzioni nautiche |
Costruzione della tuga
La tuga è forse un pò alta ma volevo poter stare seduto all'interno senza sbattere la testa. D'altra parte togliendo 10 cm l'estetica non sarebbe cambiata molto. Visto che lo scafo è piccolo ho cercato di rendere l'interno più vivibile con delle ampie finestrature laterali e con la copertura del tambuccio molto lunga (quasi tutta la tuga) che si alza a pantografo e permette di stare in piedi, ovviamente co il tempo buono. La struttora in listelli (giornate intere di lavoro !!!) è stata ricoperta con compensato da 6mm per le parti diritte, con due strati successivi da 3mm per quelle curve. Successivamente il tutto è stato ricoperto da uno strato di tessuto di vetro da finitura (166gr/mq) e resinato. | |
Le finestre sono in plexliglass da 4mm, incollate con silicone speciale per il plexiglass ed avvitate. I puristi diranno che sono grandi, lo spessore poco e quindi non sicure. Forse è vero ma non è certo una barca per le traversate atlantiche e comunque come robustezza siamo più o meno allo stesso livello del compensato da 6mm.... | |
Ho preferito costruire due sportelli al posto della solita chiusura con la tavoletta a ghigliottina. Sulle due ante sono inserite due griglie di aereazione, l'aria passa nell'intercapedine ed in quel foro circolare dalla parte interna. In questo modo l'acqua non dovrebbe entrare mai (dovrebbe salire). | |
Per la copertura del tambuccio ho voluto sperimentare quello che vedete in foto. Non scorre su guide ma si alza con un movimento a "compasso" sostenuto da quattro aste. si può bloccare alzato per poter stare in piedi all'interno (ovviamente se è bel tempo) oppure si riabbassa verso prua, lasciando spazio per entrare ed uscire. | |