Autocostruzioni nautiche |
Costruzione dello scafo
Lo scafo centrale del trimarano è costruito con il metodo "cuci ed incolla" e con la tecnica del compensato stressato (torturato)composte ciascuna da due fogli . Nelle foto si vedono le due fiancate di compensato marino di Okumè da 6mm giuntati al centro con una lapazza internamente e con due strati di VTR all'esterno. Al posto delle cuciture in filo di rame ho preferito utilizzare del nastro adesivo da imballaggio. La curvatura è stata problematica, ho dovuto ricorrere ad un paranco a 6 vie, barre filettate da 10mm giuntate insieme, cinghie per portapacchi e corde varie. Per facilitare la curvatura ho "affogato" il tutto con la pompa per annaffiare il giardino: aiuta ma poi ho aspettato tre settimane prima che il tutto si asciugasse a sufficienza per poter resinare.
Lo specchio di
poppa ed il dritto di prua sono in compensato da 15mm. La larghezza della prua è voluta
per aumentare il volume e facilitare la costruzione. In seguito verrà "addolcita" con poliuretano espanso e VTR. |
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L'interno della chiglia è stato rinforzato con due longheroni da 20 x 40mm affiancati e resinati. Il tutto è stato coperto con schiuma poliuretanica in bombolette, spianato e ricoperto da due strati di VTR. In questo modo il fondo dello scafo è più o meno pianeggiante e non a V stretto: ci si cammina e si pulisce meglio. | |
Sono stati resinate delle strisce di rinforzo in compensato da 10mm in tutti i punti critici: paratie, sedute, albero e traverse. Lavoro lungo a causa della necessità di far aderire bene la superfice della striscia (ordinata) allo scafo, ma necessario per aumentare la rigidità del tutto. | |
Una volta irrigidito lo scafo è stato capovolto, applicata una mano di resina, rinforzata la chiglia, la prua e le giunture sul fianco con VTR. Poi il tutto è stato stuccato più volte in strati sottili, due mani di fondo e tre di vernice grigio chiaro (all'acqua della Boero). | |
Tornato dritto sono stati aperti i fori per l'inserimento delle traverse che poggiano su quei piani orizzontali visibili nelle foto. Sono ovviamente stati fissati solidamente alle paratie anteriori e posteriori (non solo resinati ma anche con numerose viti inox). | |
Le basi delle traverse sporgono esternamente allo scafo per aumentare la superficie di appoggio e per consentire un più semplice fissaggio che avviene con quattro bulloni inox da 8mm, due interni e due esterni. Per poter stringere quelli interni sono state realizzate quelle asole ovali visibili nelle foto, una volta fissato il tutto le aperture vengono chiuse tramite un portello con guarnizione e viti. | |
Nella foto a sinistra si notano i perni inox. Una volta chiusa superiormente diventa una scatola stagna aperta solo dalla parte esterna dove si inserisce la traversa. |
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Una vista d'insieme. Notare a sinistra il pozzetto con le sedute-gavoni (mancano i coperchi ed il fondo del pozzetto). A destra l'interno con le sedute-cuccette. | |
A destra il gavone dell'ancora visto da poppa. E' nero perchè per rinforzare le pareti interne è stato resinato uno strato di tessuto (lino) di colore blu scuro. |
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