Questa è la versione
per la banda dei 160 metri che ho realizzato seguendo le indicazioni
di IK5IIR - Stefano - e in funzione di quanto letto sui vari siti che trattano
la costruzione di questo sitema di antenna.
Per essere più
chiaro, comincio con indicare quali sono i materiali che dovrete reperire:
**tubo PVC diametro
200mm lungo 1,5 metri;
**foglio di alluminio
od ottone, spessore 3/10;
**filo di rame smaltato
diametro 3 mm;
**cordicella per impianti
elettrici da 4 mmq;
**nr. 02 condensatori
da 120 pf ad alto isolamento;
**nr. 02 condensatori
da 100 pf 2 kV minimo.
Dopo aver ascoltato
le lunghe discussioni di Stefano durante le varie manifestzioni ed incontri
presso le sezioni ARI, le indicazioni sono che per le bande più
basse (160 - 80 - 40 mb) il rapporto fra il diametro del supporto e l'altezza
del cilindro deve essere 1:1,5. Procederete quindi al taglio del foglio
di alluminio od ottone che, se non di elevato spessore, può essere
fatto anche con un buon paio di forbici, di quelle che utilizzano gli elettricisti.
Ricordatevi di lasciare un centimetro in più sulla circonferenza
per poter sovrapporre i bordi e poterli unire insieme con dei rivetti (soluzione
che ho adottato usando il foglio di alluminio) o saldandoli.
Una volta posizionati
i due cilindri così ricavati sul tubo di PVC spaziateli di misua
pari al diametro del supporto: nel mio caso di 200mm.
Con un diametro di tubo
così elevato è estremamente facile ricavare le due spire
di alimentazione dei cilindri ed effettuare le connessioni ai condensatori
ed alle bobine.
Prima di provvedere
alle connessioni sarà necessario realizzare le due bobine e posizionare
i due condensatori.
Adesso esistono due
modi per eseguire questa parte:
Il primo è
quello di realizzare le due bobine sulla rimanente parte di tubo da 200
mm e di posizionare i due condensatori all'interno del tubo medesimo per
proteggerli dalle intemperie. Nel mio caso la bobina L2 è di 13
spire e la bobina L1 è di 12 spire: ci sono arrivato seguendo inizialmente
le indicazioni delle pagine web di Ted Hart e poi sperimentalmente ho affinato
il tutto fino alla frequenza su cui volevo risuonasse perfettamente l'antenna,
eseguando anche la taratura dei condensatori variabili.
Il secondo modo
è probabilmente il risultato dell'ulteriore affinamento dei prototipi
di Stefano IK5IIR, in previsione di realizzare così le antenne di
produzione. La differenza è quella di usare un supporto di diametro
inferiore a quello usato per i due cilindri, riducendo quindi le dimensioni
dell'antenna in prossimità del network e quindi anche il
peso complessivo.
Oltretutto si ottengono
bobine il cui rapporto diametro altezza (determinato dal numero di spire)
è vicino ad 1:1, sembra con un Q migliore.
Le spire di L2 ed
L1 aumentano così a 22 e 21, se si usa ad esempio un diametro 80.
Ma fate attenzione questo è un valore che indico io ricavandolo
più da un ragionamento di tipo intuitivo, risultato di varie sperimentazioni,
piuttosto che di calcolo. |
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Ho chiamato la EH dei 160 metri EH-IHE, giocando
sul mio nominativo.
I due cilindri sono di alluminio, che ho fatto
calandrare da chi lavora la lamiera e poi li ho fissati usando dei rivetti.
I condensatori sono all'interno del tubo di PVC,
posizionati in modo tale che, con due goniometri attraverso due feritoie,
si potesse manovrarli durante la taratura.
L'antenna è stata provata anche da IK5GQK che è rimasto
soddisfatto, anche se non ha potuto scatenare il suo finale fino alla massima
potenza I condensatori sono quelli recuperati dai cassetti
TU dei vecchi trasmettitori BC 191 e si trovano facilmente ai soliti mercatini.
Cercate di Ercole, fino a poco tempo fa ne aveva
a cassettate piene.
I condensatori ad alta tensione sono invece più
rari da trovare, ma razzolate sempre ai mercatini, soprattutto quando
ci sono espositori dei paesi dell'est.
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