PROPOSTA DI DOCUMENTO FIOM PER IL
RINNOVO DEI CCNL ARTIGIANI
Si configura oggettivamente come un argomento che tende a delineare una proposta di intervento sul modello attuale e sulla sua manutenzione. Ci sono quindi vincoli politici evidenti che sono rappresentati sia dalla connessione con la più generale questione della riconferma e/o della revisione dei protocolli del 1992 e del 1993, più precisamente da possibile intervento per depotenziare il ruolo del CCNL magari sviluppando la logica dell’accordo individuale, sia dalla natura confederale della verifica. Per quanto ci riguarda il percorso di verifica e aggiornamento previsto nell’accordo interconfederale del 20 maggio scorso, deve essere finalizzato.
Per quanto riguarda quindi la nostra categoria, il rinnovo del CCNL può rappresentare l’occasione per intervenire su:
Costituzione di un Gruppo di lavoro nazionale che, avvalendosi delle esperienze regionali, sulla base di quanto emerso dalla ricerca sui fabbisogni formativi nel nostro settore e tenendo conto di quanto è già in atto per l’apprendistato, predisponga percorsi di formazione continua e per l’apprendistato.
A tal fine, occorre anche definire specifici percorsi entro i programmi formativi predisposti dagli EE.BB. regionali e dello stesso programma pluriennale promosso dall’E.B.N.A. Tutto ciò finalizzato alla realizzazione di un piano formativo settoriale, definito pariteticamente, che sia in grado di cogliere le articolazioni territoriali della domanda e dell’offerta di lavoro ed il loro sviluppo. Il finanziamento del piano formativo può essere realizzato attingendo ai fondi istituzionali previsti, compresi quelli messi a disposizione dalla Comunità Europea.
Costituzione di una commissione paritetica nazionale che, utilizzando l’indagine sui fabbisogni formativi già ricordata ed in particolare l’analisi in corso tesa alla ridefinizione delle figure professionali, tenendo conto delle diverse realtà regionali, formuli alla parti sociali un’ipotesi di riforma dell’attuale struttura dell’inquadramento.
A partire da ciò, su quanto condiviso e deciso dalle parti sociali, prevedere una sperimentazione di tale ipotesi in alcune regioni, con l’obiettivo, nel successivo rinnovo contrattuale, di definire negozialmente una nuova classificazione delle professionalità e il relativo inquadramento professionale.
Va confermato in fase di verifica delle novità legislative intervenute in materia di tempo determinato, l'attuale impianto contrattuale, mentre, per quanto attiene il tempo parziale e il lavoro temporaneo occorre un miglioramento dei diritti connessi e delle condizioni della loro esigibilità, in modo da porre vincoli e limiti ad un loro uso volto ad incrementare puramente e semplicemente il processo di precarizzazione.
Enti bilaterali
Il sistema degli enti bilaterali dell'artigianato è uno strumento cui le Parti hanno attribuito un ruolo importante per la tutela dei lavoratori, attraverso istituti riconducibili agli ammortizzatori sociali, ala formazione professionale e di supporto alle relazioni sindacali. Tocca al livello confederale verificare se su queste materie esistono le condizioni per ampliare e qualificare queste funzioni, escludendone l'estensione alla materia del mercato del lavoro e del collocamento. Questo orientamento richiede innanzitutto una pratica della bilateralità fondata sulla separazione funzionale/contabile della gestione diretta di servizi e sulla sua non sovrapposizione/sostituzione con il rapporto fra le parti sociali nonché il loro ruolo e autonomia.
DIRITTI
Diritti per la persona
Si richiede
Coerentemente con una scelta di reinsediamento e rilancio della nostra iniziativa a partire dai luoghi di lavoro, si richiede:
Si richiede un’ulteriore riduzione dell’orario di lavoro di 16 ore e la costituzione di un conto ore, con relativa procedura applicativa, a disposizione del lavoratore, tale conto ore dovrebbe essere composto dalla riduzione di orario complessiva derivante da questo contratto, dalle ex festività, dall’eventuale ulteriore indennità derivante dall’effettuazione di più di 40 ore di flessibilità plurisettimanale, dai recuperi di orario derivanti dalla ridefinizione del meccanismo e dall’applicazione della banca ore.
Verifica, alla luce delle esperienze fatte, della normativa per la costituzione, l’accesso e la fruizione della banca ore.
Si richiede la rivalutazione di 1,55 Euro (pari a £ 3000) per ogni scatto maturato.
Trasferte
Si richiede la rivalutazione di 2,60 Euro (pari a £ 5.035) dell’indennità di trasferta.
Reperibilità
Si richiede una rivalutazione dei trattamenti
Le aziende dovranno distribuire, a tutti i lavoratori il testo contratuale.
Occorre definire, per i lavoratori non iscritti alle OO. SS., un contributo per le attività svolte al fine di realizzare e diffondere il contratto. Tale contributo dovrà essere sottoscritto tramite delega in positivo.
Percorso democratico (mandato e rappresentatività)
E’ sens’altro uno degli aspetti decisivi sia in termini di importanza politica che di difficoltà.
Non si tratta quindi semplicemente di stabilire e seguire determinate procedure (cosa che merita comunque di essere fatta), ma anche di attivare un processo graduale,ma certo e misurabile, caratterizzato da comportamenti organizzativi volti a garantire un livello democratico di gestione della vertenza oltre ché a diminuire la distanza (sia informativa che politica) tra i lavoratori e le OO. SS..
Questi i passaggi principali:
Espansione dei modi e delle forme della comunicazione e della informazione, predisponendo in primo luogo un piano di assemblee esteso da realizzare nei prossimi mesi di settembre / ottobre / novembre.
Fissazione del periodo (una settimana?) per lo svolgimento del referendum sulla piattaforma.
Adozione dello stesso percorso di informazione e consultazione sulle ipotesi di accordo. Fissazione del periodo per lo svolgimento del referendum sull’ipotesi di accordo.
Inoltre si rende necessario definire piani di lavoro mirati che si fondino su un uso corretto delle risorse che il sistema delle agibilità sindacali mette a disposizione.
Realizzazione in tempi certi della verifica della rappresentanza, adottando, su base territoriale, procedure per la loro elezione democratica. (Rete territoriale di delegati aziendali e/o interaziendali).
Da quello che è stato possibile capire, le associazioni artigiane non hanno intenzione di coprire il pregresso bensì di aggiustarsi con nuovi minimi, magari dati attraverso acconti, e pochi arretrati con caratteristiche tombali.
Se tale impostazione verrà confermata sui diversi tavoli di categoria, ha senso
· Prevedere forme di impegno della categoria e dell’industria a sostegno del tavolo artigiano
· Prevedere la preparazione di una iniziativa di mobilitazione intercategoriale per i mesi di ottobre / novembre anche in rapporto all’andamento della verifica confederale.