GLI ORATORI PRIVATI

Particolarmente dal XIII secolo si accentu� la tendenza delle famiglie fiorentine a investire parte dei loro capitali nella valle del Mugnone acquistando o costruendo a nuovo "abituri" di campagna composti di modesti poderi per la produzione dei prodotti agricoli di loro consumo.
Solitamente questi cittadini risiedevano nella valle nella sola stagione estiva (villeggiatura) preferendo abitare in citt� nel resto dell'anno. Nonostante la breve permanenza, vicino a molte loro ville edificarono oratori di uso privato e occasionalmente anche pubblico. La massima profusione di tali cappelle avvenne dal '500 all'800. Il privato cittadino, assumendosi l'onere di costruire un oratorio, doveva provvedere anche agli arredi sacri, al mantenimento di un rettore e alla manutenzione successiva. Viene da chiedersi quali fossero le motivazioni di un tale impegno non indifferente, dato che nella valle esistevano un ragguardevole numero di edifici sacri.
Si pu� immaginare una grande devozione al santo al quale si dedicava l'oratorio, ma non � neppure da escludere una certa ostentazione; tentazione sempre presente nell'animo umano. Considerata la grande richiesta di licenze da privati cittadini, la curia fiesolana impose un apposito regolamento nel quale venivano descritte le caratteristiche che gli oratori dovevano possedere per essere ritenuti idonei ai riti sacri. La facolt� di celebrare era concessa dopo un minuzioso sopralluogo dell'edificio da parte di un incaricato della curia.
Dalla relazione del Canonico della cattedrale di Fiesole, Piero Franchi, in visita all'oratorio dei Del Sera (eredi diretti dei Medici) nella canonica di famiglia (anno 1656) si rileva quali dovevano essere le regole da osservare per ottenere la disposizione al culto. La proprietaria Selvaggia Maria Bonsanti, vedova Del Sera informa di avere ottenuto con "breve" papale del 26.11.1655 il permesso di edificare l'oratorio adiacente alla sua villa. Dopo l'avvenuta costruzione, la relazione del vicario Franchi riferisce che: l'oratorio ha un'ampiezza decorosa, annesso alla villa ma separato da stanze dove si dorma, desini o si faccia altri usi domestici e separato e libero da ogni altro uso profano.
Dispone di un altare murato, con pietra sacrata stabile, candelabri, croce dorata e con una immagine della Vergine e S. Giuseppe. L'oratorio ha tutti i paramenti necessari a dir Messa ed � intitolato a S. Giuseppe. Dopo la relazione positiva del Franchi, � concessa la dispensa della curia.


Hosted by www.Geocities.ws

1