I Draghi
Chi non ritiene favolose queste maestose creature? I
padroni del cielo, con le loro stupende ali di membrana, artigli e denti
aguzzi...
I draghi nascono come animale mitico in Occidente durante il Medio Evo, un periodo durante il quale le leggende prendono il posto della verità e della scienza, e dove o si inventano tanti animali, o dove si travisano animali esistenti.
Nell'antichità, gli animali sono stati venerati e rispettati. La forza della Chiesa cristiana e del suo monoteismo forzato porta alla loro demonizzazione: gli animali, veri o immaginari, sono infidi, cattivi e portatori delle forze del male.
I draghi, perciò, sono diventati i re dei mostri: sono rettili (come il serpente della Bibbia) e come tali vanno distrutti. La leggenda di San Giorgio e il drago va letta in quest'ottica: il santo uccide il drago e con lui tutti i rimasugli del paganesimo.
Ma ci sono leggende e leggende di eroi che si cimentano e distruggono i draghi, quasi come mille anni dopo i robot giapponesi con i loro nemici!
Nell'immaginario collettivo, ed in particolare nelle ambientazioni fantasy, gli animali fantastici hanno una collocazione molto importante. Basti pensare alle varie mitologie esistenti, ricche di unicorni, chimere, grifoni. Oppure, ai giorni nostri, alle bizzarre cronache che spesso affascinano il lettore, come ad esempio gli avvistamenti del mostro di Loch Ness, dell'abominevole uomo delle nevi, del bigfoot e potremo continuare a lungo.
All'interno di queste categorie non vi è ombra di dubbio che il drago sia una delle creature che più stuzzicano la fantasia dell'uomo. Fin dall'antichità questa creatura popola i nostri sogni, i nostri incubi, le nostre leggende, i nostri miti. E, a seconda delle diverse parti del mondo in cui ci troviamo, le caratteristiche generali di un drago cambiano.
La raffigurazione e le connotazioni assunte dalla figura del drago cambiano a
seconda della cultura. Nella cultura occidentale, i draghi nascono come animale
mitico durante il medioevo. In questo periodo notoriamente oscuro le leggende
prendono il posto della verità e della scienza; inoltre il potere della Chiesa
Cristiana è molto forte e intollerante nei confronti delle altre culture. Per
questo vengono travisati alcuni animali realmente esistenti (quali ad esempio i
gatti, visti come compagni delle streghe) e ne vengono inventati altri.
Il monoteismo forzato e intransigente della Chiesa porta a demonizzare tanti
animali, soprattutto quelli immaginari, disegnandoli come ambigui, malvagi e
servi delle forze oscure. Ed il povero drago, anche solo per il suo aspetto da
rettile (molto vicino al serpente biblico), ne fa le spese: è spesso, se non
sempre, disegnato come un animale malvagio, da distruggere. Erano anche
conosciuti come custodi di immensi tesori, frutto di furti, rapine e
quant'altro. I cavalieri (le forze del bene) davano la caccia ai draghi,
uccidendoli, dando prova della propria fede e del proprio coraggio. (Cattiviiiiiii!!)
Citando altre leggende: nella mitologia nordica il Dio Thor deve combattere
contro il terribile drago Jormungand; in quella germanica Sigfrido uccide il
malvagio drago Fafnir, custode di un tesoro maledetto; in quella greca si parla
del drago Tifone ucciso da Zeus e di Giasone che, durante la ricerca del vello
d'oro, uccide un drago; in quella bretone il re Llud uccide uno spaventoso drago
che perseguitava il reame. Neppure Merlino il mago è estraneo al combattimento
con due draghi, ma nella sua saggezza non li uccide esiliandoli per sempre in
un'altra dimensione. Nei paesi dell'est si mormora che Dracula fosse il figlio
di un drago (accomunando quindi questo animale al diavolo).
Per fortuna non tutte le popolazioni vedevano i draghi come esseri malvagi: gli antichi vichinghi, ad esempio, scolpivano teste di drago sulla prua delle loro navi. Questi simulacri erano ritenuti in grado di assicurare ai guerrieri vichinghi forza e potenza. Anche a un'altra popolazione stavano a cuore i draghi: gli antichi gallesi. Ancora oggi infatti, nella bandiera del Galles è raffigurato un drago rosso su sfondo bianco/verde ed il drago rosso è il simbolo nazionale gallese.
Così come la maggior parte dei draghi occidentali sono visti come malvagi,
dall'altra parte del mondo, in oriente, i draghi sono visti come simbolo di
saggezza, di forza, di fortuna. Anche qui possono esistere i draghi cattivi, ma
non è la regola, anzi. Infatti i draghi sono suddivisi in 117 categorie, 81
delle quali fanno parte dello yang, il bene, mentre 36 dello yin, il male.
Il drago orientale è piuttosto diverso, anche fisicamente, dal drago
occidentale. Hanno tutti corpi sinuosi e serpentini (a differenza dei "nostri"
che possono anche essere tozzi e compatti), con quattro zampe, di solito non
sputano fuoco e sono senz'ali. I draghi, come nella miglior tradizione
orientali, sono la composizione delle caratteristiche di alcuni animali
realmente esistenti: hanno il corpo di un serpente, le scaglie di un pesce, la
testa di un cammello, le corna di un cervo gigante, gli occhi di coniglio, le
orecchie di toro, il collo e la cresta dell'iguana, le zanne di una tigre, gli
artigli di un'aquila. Molti di loro inoltre hanno anche una criniera simile a
quella dei leoni.
Esistono tre grosse famiglie di draghi: a tre, quattro e cinque dita, a seconda
che ci troviamo rispettivamente in Giappone, in Indonesia o Corea oppure in
Cina. Sono raffigurati nei colori blu, nero, bianco, rosso e giallo e spesso con
una perla in bocca o negli artigli. La perla, secondo le leggende, è la fonte
del loro potere. I draghi sono inoltre portati in corteo durante le celebrazioni
festive di tutti i paesi orientali.
Proprio perché i draghi orientali hanno valenza positiva sono spesso indicati
come protettori. Ad esempio in Cina (dove i draghi sono conosciuti come lung)
esistono i seguenti tipi di draghi:
- Tien-lung: il drago Celestiale messo a pprotezione della dimora degli Dei;
- Shen-lung: il drago Spirituale, che conttrolla il vento e la pioggia;
- Ti-lung: il drago della Terra, che contrrolla i fiumi e le acque sulla terra;
- Fut's-lung: il drago Sotterraneo, guardiiano dei metalli preziosi e delle gemme
- esistono inoltre i draghi che proteggonoo i fiumi del nord, del sud, dell'est e
dell'ovest. Il loro sovrano si chiama Chien-Tang, un drago rosso con una
criniera infuocata, lungo circa 300 metri;
- i draghi azzurri rappresentavano la primmavera, i draghi rossi e neri i
temporali, il drago d'oro il sole.
Come si può ben intuire la tradizione orientale riguardante i draghi si perde
nella notte dei tempi, soprattutto in Cina. Il simbolo dell'Imperatore della
Cina era proprio un drago: addirittura era stata promulgata una legge che
imponeva che solo l'Imperatore avrebbe potuto indossare vesti o possedere
oggetti raffiguranti il sacro drago a 5 dita, usualmente un drago dorato. Chi
contravveniva a questa legge veniva messo a morte.
Esistono altre leggende riguardanti i draghi orientali e solo per citarne
alcune:
- sempre in Cina, un dio ordinò un giorno un massacro di tutti gli uomini con un
diluvio universale: un giovane dio, con l'aiuto di una tartaruga gigantesca e di
un drago, cercò di dissuaderlo e di ricostruire l'umanità.
- nell'antico Giappone, una perla pegno d''amore fu smarrita in un tratto di mare
controllato da un drago; il responsabile della sua perdita si rifugiò in un
paese isolato, dove una giovane pescatrice strappò a costo della vita, la perla
dal regno del drago per dimostrargli il suo amore.
- sempre in Giappone, una fanciulla, Tokoyyo, sfidò l'usanza di dare in pasto le
giovani ad un drago del mare ed, insieme ad un samurai, lo sconfisse. Un
adattamento nipponico della leggenda di san Giorgio e il drago.
Esistono nell'immaginario collettivo numerosi altre specie di draghi, non legate
ad una zona in particolare ma più alle proprie caratteristiche e alla singola
leggenda. Un esempio possono essere i Faerie Dragon, draghi molto piccoli, molto
rari con le ali simili a quelle di una farfalla. Le Viverne, draghi con due ali
artigliate considerate un segno di forza. Le Hydrae, draghi dalle molte teste,
di origine principalmente greca (Ercole, nelle sue famose fatiche, ha combattuto
e ucciso un hydra) la cui caratteristica era quella che, nel caso gli fosse
tagliata una testa, ne sarebbero cresciute due al suo posto. I serpenti marini
possono essere paragonati ai draghi: fin da quando l'uomo ha cominciato a
solcare i mari sono nate le leggende dei serpenti marini. Alcune antiche mappe
riportano anche le posizioni in cui erano stati avvistati. E il mostro di Loch
Ness, citato all'inizio dell'articolo, potrebbe proprio essere il più famoso di
questi serpenti marini. Ai giorni nostri i draghi sono stati sfruttati anche
commercialmente per il piccolo e grande schermo, per i libri di avventure, per i
giochi di ruolo e i giochi per computer.
Il mondo dei draghi è quindi vastissimo. Il passato ci ha tramandato una ricca
serie di leggende e miti sui draghi. Il futuro, probabilmente e sotto altre
forme, ce ne riserva altre. L'unico limite è la fantasia.
Thanks to
SBARZO
Dal Libro Delle
Creature Fantastiche
(di Christian Filagrossi, edizioni Armenia)
I draghi si dividevano in diverse categorie:
DRAGHI CELESTI: di colore simile ad un verde molto chiaro, erano a
guardia del cielo ed erano gli unici ad avere 5 artigli per zampa;
DRAGHI SPIRITUALI: di colore azzurro, erano i più venerati in
quanto guardiani del vento, delle nuvole e dell'acqua, e quindi da loro
dipendeva il raccolto dei contadini;
DRAGHI TERRESTRI:di colore verde smeraldo, erano i guardiani dei
corsi d'acqua, regolandone il flusso e vivendo nelle profondità dei fiumi;
DRAGHI SOTTERRANEI: di colore dorato, erano i custodi di grandi ed
immensi tesori e dispensatori di felicità eterna;
DRAGHI ROSSI e DRAGHI NERI: creature violente e bellicose, che si
scontravano continuamente nell'aria causando con la loro energia violente
tempeste.
Molti furono gli studiosi che in ogni epoca cercavano di tracciare mappe dei
vari avvistamenti oppure di studiare l'origine e lo sviluppo della stirpe dei
draghi: il risultato che ne scaturisce è una vera e propria gerarchia dei
draghi.
Questa comprendeva:
I DRAGONGODS, cioè i Primogeniti; sono i draghi originari, che non
presentavano ancora nessuna suddivisione in sottorazze: ogni Dragongod è unico
nel suo genere. Sono talmente potenti e maestosi nella loro grandezza che
possono generare pazzia e talvolta morte immediata solo con il loro aspetto in
uomini dall'animo debole. Sono praticamente immortali, ma sarebbe comunque
possibile sconfiggerli e imprigionarli, anche se però sia la battaglia che il
sigillo dovrebbero essere talmente potenti che solamente gli dei potrebbero
farlo. Si ritiene che questi draghi siano talmente antichi da aver visto il
primo sorgere del sole.
L'unico Dragongod che si conosce è Harsgalt.
DEMIGODS DRAGONS, cioè i Secondogeniti; sono i più antichi draghi
mortali. La loro stirpe è priva di sottorazze, anche se si iniziano ad
intravedere delle caratteristiche comuni ai draghiformi, cioè Draghi, Viverne e
Idre. Anche se mortali nessun essere umano può riuscire a sconfiggere un Demigod
Dragon con le sue sole forze.
L'unico secondogenito conosciuto è Shadewing.
Gli ANCIENT DRAGONS, cioè i Terzogeniti; presentano una completa
divisione in razze. Solitamente intorno a questa stirpe sono nate tutte le
leggende. Vivono costantemente rintanati nel loro rifugio, da dove ne escono
solamente per servire una loro grande causa.
GRANDI WYRM, cioè i Quartogeniti; sono stati spesso ed
erroneamente ritenuti come i più potenti tra i draghi esistenti, ma in realtà lo
sono limitatamente a quelli comuni. Ma la loro forza e potenza è immensa: si
dice che se un Grande Wyrm rappresentasse un serio pericolo per un regno, i vari
regnanti potrebbero sperare di batterlo solamente organizzandosi come se
dovessero intraprendere una vera e propria guerra.
VENERABILI, cioè i Quintogeniti; sono i draghi leggendari
responsabili della fine di numerosi regni. Nonostante la loro forza sia
immensamente inferiore alle stirpi precedenti, questo tipo di drago sarebbe un
ostacolo insormontabile anche per l'eroe più indomito e coraggioso.
DRAGHI ANZIANI, cioè i Sestogeniti; sono la classica stirpe
narrata nelle storie e nelle leggende: sono coloro che terrorizzano i villaggi e
devastano le città. Contro di loro si cimentano tutti gli avventurieri
desiderosi di passare alla storia, essendo molto più abbordabili dei draghi
delle stirpi precedenti: sono infatti i bersagli dei vari Dragon Slayers, cioè
gli Sterminatori di Draghi.
DRAGHI MATURI, cioè i Settimogeniti; sono i normali draghi adulti,
bersaglio degli apprendisti Dragon Slayers.
DRAGHI GIOVANI, cioè gli Ottavogeniti; sono quelli che non hanno
raggiunto ancora i 100 anni di età, e per questo sono relativamente deboli e
alla portata di qualsiasi avventuriero di medio livello.
I NUOVI NATI, cioè i Nonogeniti; sono i cuccioli di drago, che non
hanno ancora imparato a usare le loro armi di difesa basilari, come il soffio
per i draghi o il veleno per le viverne. Non superano i 20 anni di vita.
DRAGONET, PSEUDODRAGONS, FAERIE DRAGONS, cioè gli Ultimogeniti;
sono le ultime sottorazze dei draghi, molto più piccoli di loro.
SERVENTI; sono un tipo di drago molto speciale, dove la forza non
dipende dall'età. Sono infatti creati da un drago più potente. Possono arrivare
ad avere fino a tre generazioni, dove però ogni drago sarà meno potente di
quello che lo ha creato ma più potente di quello che creerà a sua volta.
I Serventi conosciuti sono Wein, Goldark, Teiris, Mikhal, Gongos, Leon, Reinhart,
Junon.