Settecento tipografico leccese

(Sei schede per gli annali dei tipografi leccesi del ‘700)

di Elio Pindinelli

Avevo riservato la pubblicazione della maggior parte delle schede che seguono al fine di contribuire ad una sto­ria del teatro in Gallipoli, ma la recentissima pubblicazione di un saggio di Alessandro Laport.a (1) non poteva che convincermi, anche per la rara perizia colla quale sono stati collazionati i testi unita alla acutezza delle osservazioni in premessa, dell’opportunità di presentare le stesse sche­de, integrate da altre due, sotto la veste di un contributo alla storia dell’arte tipografica leccese nel ‘700.

D’altronde non si può non essere d’accordo con quanto scrive il Dr. Laporta circa la necessità di rivalutare finalmente la funzione degli annali di quei tipografi che operarono a Lecce nel ‘700, non fosse altro per concorrere a ri­costruire un quadro quanto più completo dell’ambiente salentino, che, proprio perchè “a una dimensione di mi­crocosmo provinciale”, rende per noi, modesti operatori cuturali, stimolante e appassionante la ricerca. C’è stata poi la pubblicazione da parte di Donato Me­le del saggio: I Musicisti salentini dei secoli XV-XVIII. (2)

E ciò mi ha dato la possibilità, come si suol dire, di prendere due piccioni con una f ava. Quattro delle schede infatti che vado pubblicando ri­guardano Oratori o “Sacre rappresentazioni” eseguiti tra il 1736 e il 1768 e musicati da maestri gaillipolini, per i quali però il Mele riporta inesatte o errate notizie (peraltro sono i limiti della bibliografia esistente) circa le loro vicende biografiche e le attività professionali.Non sarà quindi peregrino che a margine di schede rigorosamente bibliografiche vengano apposte delle brevi ma succose annotazioni, seppur non strettamente pertinen­ti alle finalità prefisse; ma queste e quelle integrandosi serviranno ad una più organica e strumentale informativa per quanti poi, attraverso le vicende e gli uomini, sapranno tracciare un più completo, e direi corretto, profilo dell’ambiente salentino nel ‘700.

1) Alessandro Laporta: Settecento tipografico leccese (Nota per la storia dell’arte della stampa a Lecce nel ‘700). In: momenti e figure di storia pugliese. Studi in memoria di Michele Viter­bo. VoI. 2’ pp. 95-130 Galatina, Congedo editore 1981.

2) Donato Mele: I musicisti salentini dei secoli XV-XVIII. In: “Rassegna salentina”, a VI n. 6 pp. 3-45.

     

1715 NANEA MICHELE

L’AGGIUTO / ALL’ / ANNUALISTI / OPERA / DEL P. MAESTRO FRA MICHELE NANEA / DELL’ORDINE DE’ PREIJICATORI /    DEDICATA / ALL’ILLUSTRISSIMO SIGNORE / D. GIUSEPPE STELLA /

In LECCE, dalla Stamparia di Oronzio Chiriatti 1715 / CON LICENZA DE’ SUPERIORI. /

cm. 22x15,5 pp. 8598, (1)

Gallipoli, Bibliotcca comunale, N / XI / 4

NOTE:

La seconda edizione fu stampata dallo stesso Chi­riatti nel 1716 e fu dedicata alla monaca domeni­cana D. Alessandrina Castromediano (In Biblioteca provinciale di Lecce. Coll. XXXII – D--8 scrittori sa­lent.). Variano perciò tra le edizioni solo le 2 pagi­ne della dedicatoria oltre il frontespizio. Interessan­te a p. 8 l’avvertenza dell’autore dalla quale si evm­ce agevolmente che il Nanea aveva già pubblicato nel 1714 i Panegirici sacri (cfr. A. Foscarini. Catalo­go bibliografico delle opere di Scrittori salentini rac­colte nel maggio 1929, Lecce La Modernissima, 1929, p. 142) mentre si riprometteva di dare alle stampe un Santuario morale del quale però non v’è traccia nelle schede fino ad ora pubblicate. Il Nanea pubbli­cò anche, coi tipi del Mazzei nel 1712, i Discorsi familiari sopra tutte le domeniche dell’anno e feste del Signore (cfr. A. Foscarinj, op. cit.).

1726 BENEDICTUS PP. XIII

SANCTISSIMI IN CHRISTO PATRIS/ET DOMINI NOSTRI / BENEDICTI XIII. / PONT. MAX. / CONSTITUTIO / PRO TER­TIARIIS ORDINIS SANCTI FRANCISCI. / Universa privilegia toti tertiariorum coetui, in tres status distincto, a / Summis Pontificibus concessa, confirrnantur; ipsique Tertiarii / omnimo­dae jurisdìctioni, & regimini Ministri Generalis / totius ordinis Minorum, pro tempore extituri, / denuo subjiciuntur, & cornmen­dantur. / ROMAE M. DCC. XXV. / TypisReverendae Camerae Apostolicae: / & Itermn Lycii, apud Orontium Chiriatti. Superiorum permissu.

cm. 27 x 20 pp. 11

Gallipoli, collezione privata

NOTE:

Al frontespizio stemma di Benedetto XIII alle insegnepapali. Ex libris Blasi. A p. 11 reimprimatur. Lycii die25 februarii 1726 / F. M. Danza Vic. Gen.

1736

ORATORIO / A CINQUE VOCI / PER LA GLORIOSA VERGINE / E MARTIRE / 5. AGATA / DI RAMERINO PARTHENIO / Da cantarsi nella Chiesa Cattedrale / DI GALLIPOLI / Nel presente anno 1736 / PER ORDINE / DI MONSIGNOR ILLUSTRISSIMO / D. ORONZIO FILOMARINI / MUSICA DI / D. CRISPINO PA­SANISI. / IN LECCE / Dalla Stamperia di Domenico Viverito / Con licen­za de’ Superiori /cm. 18 x l2,5 pp. 40

Gallipoli, collezione privata

NOTE

Dietro il frontespizio:

INTERLOCUTORI: / S. AGATA / AMORE / FEDE / GENIO DI ROMA /OUINZIANO PRETORE / DEL­LA SICILIA /.

Per le notizie sul Pasanisi rimando a quanto ha scritto Donato Mele in saggio citato.

1750

COMPONIMENTO / DRAMMATICO / DA CANIARSI / NELLA FESTA DELLA GLORIOSA / VERGINE, E MARTIRE / S. AGA­TA / TUTELARE DELLA FEDELISSIMA / CITTA’ DI GALLI­POLI / Nell’anno 1750. / IN LECCE, MDCCL. / Con licenza de’ Superiori /

cm. 18,5 x 12 pp. 18

Gallipoli, collezione privata

NOTE:

Dietro il frontespizio: INTERLOCUTORI: / 5. AGATA / LA FEDE / LA CO­STANZA / QUINZIANO / SILVINO / CORO D’ANGIO­LI / (...) Musica del Signor Niccola Caputi / Maestro di Cappella. Ex libris BlasiNicola Caputi morì a Gallipoli il 31.12.1794 all’età di anni 70 (Atti morti anno 1794 c. 32 t. in Archivio Parroc­chiale S. Agata), era quindi nato attorno aI 1724. Diventa perciò problematicoo, a seguire i suoi biografi, insistere su di una sua formazione musicale presso un con­servatorio napoletano sotto la direzione del Durante. Presso l’archivio della Curia di Gallipoli ho ritraccia­to la seguente notizia contenuta nella Visitatio Bene ficio­rum et legatorum Piorutn atq: laicaliutn a clericis possesso­rum. di Mons. ‘Piscatori sub anno 1743 die & Ms. Majj cii.­“Clcus Nicolaus Caputo. Possidet simplex beneficium de jure patron: laicoru sub tit.o Immaculate Concepts B.M.V. creatum et fundatum a qu.m Chatarina Melgiovanni de Gal­lipoli, ut ex Instrum. rogatum mani N. Caroli Mega de Gal­lipoli sub die Vigesima nona mensis Aprilis 1693 ut ex bulla presentata obtinuit[dicti] benefici die octava men­sis Martii 1740. Molte altre notizie d’archivio documentano la sua assi­dua attività in Gallipoli. Ritornerò sull’argomento quanio prima.

1757 TONDERA FRANCESCO

VERONA LIBERATA / Dal giogo di Ezelino Tiranno / PER OPERA DEL GLORIOSO / 5. ANTONIO / DI PADOVA / ORATORIO SCE­NICO / Da farsi rappresentare da 5. E. / D. GIACINTO MARIA / FERRARI / DUCA DI PARABITA / In detta sua Terra / Nella Do­menica seconda di Luglio di questo / corrente anno 1757. / Per la solenne festività del medesimo / SANTO / di se, e di tutta la sua Eccellentissima Casa / speciale Avocato e Tutelare. / In Lecce, nella Stamperia Viveriziana. / Con licenza de’ superiori. /

cm. l8 x 12 pp.23

Gallipoli, Collezione privata.

NOTE:

Antiporta xilografata con fregi e immagine di S. Anto­nio sorreggente il bambino Gesù. A c. (3) n. p. 5, Argo­mento. Al verso: INTERLOCUTORI / S. ANTONIO DI PADOVA / EZELINO / MITRANE SUO CONFIDENTE/ VERONA / CORO DI VERONESI / Poesia / del M.R.P. Francesco Tondera Lettore / giubilato de’ Mi­nimi. / MUSICA / Del Signor D. Giuseppe Chiriatti. Giuseppe Chiriatti nacque a Gallipoli da Oronzio e Ru­bina Rizzo il 5.61732. Gli furono imposti i nomi di Gennaro, Giuseppe e Ippazio (Atti battesimo 1732 c. 192 Archivio parrocchiale S. Agata-Gallipoli). Anche per il Chi.riatti va­le la stessa osservazione fatta per il Caputi circa una sua formazione presso il Durante. Morì all’età di anni 80 c’irca i’l 2.2.1812 (Registro Mor­ti anni 1811-12 foglio 23 n. d’or. 46, Municipio di Gallipoli). I suoi funerali furono solennissimi con accompagnamento di orchestra musicale nella Chiesa delle Anime, nella quale era stato fratello effettivo. Di lui si conserva, nella biblioteca comunale di Gallipoli, un quadro originale ad olio scampato ad un furioso incendio, nella casa di campagna degli eredi Pugliese, che mandò in cenere tutto l’archivio privato del Chiriatti. (vd. Dattiloscritto di E. Vernole pres­so la Figlia Maria). Per quanto poi attiene alle attribuzioni delle musiche degli ”Oratori” del 1751 e del 1758, fatte da Donato Mele nell’opera citata, c’è da annotare che nè il De Simone, nè il Lia­ci, ma soprattutto il Laporta, che ha pubblicato la scheda di quello ‘del 1751, azzardano ipotesi alcuna. Ma soprattutto per quel che riguarda 1’ “Oratorio” del 1758 ritengo sia va­lido ciò che ho annotato per la scheda seguente.

1768

S. AGATA / Sacro Componimento / Drammatico / DA RECITAR­SI / Per la Sollennità della Medesima / a 5. Febraro 1768 / NEL­LA CATTEDRALE CHIESA / DI GALLIPOLI / PER ORDINE / DI MONSIGNOR / ILLUSTRISSIMO, E REVERENDISSIMO / D. IGNAZIO / SAVASTANO. /

in Lecce, nella Stamp. Viveriziana. / MDCCLXVIII. /

cm. 17,5 x l2 pp. 31

Gallipoli, Collezione privata

NOTE:

Dietro il frontespizio: INTERLOCUTORI. / 5. AGATA / QUINZIANO Preto­re di Sicilia. / GIUNIO suo familiare. / Silvano Sacer­dote di Giove. / CORO di Catanesi. / Ex libris Blasi. E’ senz’altro l’opuscolo citato dal De Simone (Lecce e i suoi monumenti, Lecce 1964, p.77) e datato 1758. D’al­tronde Mons. Savastano fu Vescovo di Gallipoli dal 1759 al 1769 (Ravenna, Memorie Istoriche dì Gallipoli, Napoli 1836, p. 499). Quindi…!Nessuna attribuzione della musica è contenuta nel libretto.

 

Settecento tipografico leccese

(19 schede per un repertorio delle edizioni)

di Elio Pindinelli

Fruttuose, al di là di ogni più ottimistica aspettativa, continuano a rivelarsi le indagini sulla produzione tipografica leccese nel secolo XVIII, da qualche anno intraprese sullo stimolo del bel contributo di Alessandro Laporta che il repertorio del D’Amato ha accresciuto di circa 40 nuove edizioni.

A questo primo corposo gruppo si sono poi andate sommando le 25 schede da me pubblicate in due successivi interventi e le segnala­zioni di M.T. Tafuri e di Michele Paone, tanto da raddoppiare il nu­mero delle edizioni conosciute, allargando le conoscenze sui singoli editori, sui quali nuovi e decisivi contributi stanno dando le ricerche archivistiche di Antonio De Meo.

Recenti e fortunati acquisti, cui in larga parte debbo essere grato alla collaborazione dell’amico prof. Maurizio Nocera, e proficue ti­cerche condotte nell’Archivio di Stato di Lecce e nella Biblioteca ve­scovile di Nardò, mi danno ora l’occasione di accrescere ulteriormen­te il panorama delle edizioni salentine del ‘700 con nuove 19 schede. A dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che il lavoro di ricerca è lungi dall’essere compiuto, pur sentendosi vivo il bisogno di iniziare a lavorare per un repertorio bibliografico aggiornato ai nuovi contri­buti e finalizzato alla ricognizione dei testi presenti in biblioteche pub­bliche ed in raccolte private, sia pure circonscritta al solo ambito pu­gliese. Rinviando a quel momento ogni analisi sulla portata del pro­dotto tipografico leccese nel ‘700 e sull’incidenza che esso ebbe sul­la comunità locale, focalizzandone gli interessi e le committenze che non dovettero essere estranee alla formazione di una cultura giusta­mente definita dal Laporta a dimensione di microcosmo.

Tentando infine di penetrare le cause che impedirono lo sviluppo in senso editoriale di una attività tipografica che invece si legò alla co­munità anche in senso della dipendenza economica, privilegiando uo­mini e cose locali e ponendosi nei suoi confronti in una quasi esclusi­va funzione di servizio con la duplicazione e la diffusione di materia­le d’interesse ed uso locali.

Ed in quest’ambito vanno chiaramente collocate le 19 schede che qui di seguito si pubblicano riguardando ben 13 di esse bandi emana­ti da uffici periferici, ivi compreso il Trattato di accomodamento tra la Santa Sede e la Corte di Napoli, di questo gruppo chiaramente fa­cente parte. Cinque altre schede invece sono chiaramente di commit­tenza ecclesiastica comprendendo un Officio, un Oratorio sacro, 2 programmi di dispute teologico-dogmnatictìe ed infine un interessan­te fascicoletto di Lodi sopra i due potentissimi Nomi di Gesù e di Ma­ria che ci documenta di una originale quanto sconosciuta edizione ascoliana. Infine una Raccolta di componimenti in lode del Padre Francesco del Tufo, dei Marchesi di Matino, di commit­tenza feudale, chiudente emblematicamente questa triade di presenze (pubblica, ecclesiastica, feudale) che innegabilmente agevolò la so­pravvivenza in Lecce di officine tipografiche.

Con quale e quanto condizionamento dell’ambiente culturale sa­lentino sarebbe interessante analizzare ed approfondire.

Senza data

LODI Sopra i due potentissimi Nomi DI / GESU’, / E DI / MA­RIA./(Stemma serafico col manogramma Bernardiniano)/ In Ascoli, ed in Lecce, per Domenico Viverito./ Con licenza de’ Su-per. /

cm. 10 x 7 pp. 8

Gallipoli, Biblioteca priv..

Note

Interessante opuscoletto, forse utilizzato come “abìtino”, contenente un’ode in dodici stanze di Otto settenari ognuna, dal vago sapore Metastasia­no, ma che non mi stupirebbe fosse di derivazione “alfonsina”. Edizione priva di indicazione dell’anno di stampa.

1741

TRATTATO/DI ACCOMODAMENTO / TRA / LA SANTA SEDE,/ E /LA CORTE DI NAPOLI / CONCHIUSO IN ROMA / Tra i Pleni­potenziarj della Santità di Papa BENE /DETIO XIV., e della Maestà di CARLO / Infante di Spagna, Re delle due Sicilie, di Gerusalem­me, & c./ Approvato e ratificato dalla maestà Sua sotto il dì 8,/ Giu­gno MDCC.XLI! E dalla Santità Sua a’ 13. dello stesso mese, ed anno./

cm. 19,5 x 14 pp.60

Gallipoli, Biblioteca privata

Note

Stemma reale al frontespizio. A p. 60 (In fine) in NAPOLI MDCCXLI. Per Nicolò Naso,/ E di nuovo in LECCE, presso Domenico Riverito. / Con licenza de’ Superiori./

1750

S. FRANCESCO / DI PAOLA / NELLA / CORTE DI FRANCIA / COMPONIMENO DRAMMATICO / Da cantarsi nel di Festivo di detto / SANTO / Nella Chiesa dei PP. Minimi di Lecce / In questo An­no 1750./ Da’ medesimi Dedicato/ ALL’ILLUSTRISSIMO SIGNO­RE / IL SIGNOR / D. FRANCESCO LAVIANI / De Duchi di Satria­no e Marchesi del Tito & e.! CHA / RI /TAS / In Lecce, nella Stampe­ria di Domenico Riverito / Con licenza de’ Superiori.!

cm. 19,5 x 14 pp. 32

Gallipoli, Biblioteca privata

Note

A p. 3-4 Lettera dedicatoria dei Padri Minimi di Lecce datata 1 Aprile 1750. A p. 5 ARGOMENTO ed a p. 6 gli INTERLOCUTORI. “La Poesia è del M. Rev. P. Pascalemaria Preda / Lettor Gìubilato dell’Or­dine de’ Minimi./ La Musica è del Cherico Signor Celestino Greco/ Mae­stro della Vescovil Cappella di Lecce/.

1757

RACCOLTA / DI VARI COMPONIMENTI / FATTI IN LODE DEL PADRE / D. FRANCESCO DEL TUFO / C. R. / Che per la prima vol­ta ha recitato il suo Quaresimale/ nella Chiesa di S. Irene di Lecce/ In questo corrente anno 1757./ DEDICATA/ A S. E./ IL SIG. MAR­CHESE / DI MATINO, E LAVELLO & c. / (fregio tipografico)/ IN LECCE MDCCLVII / Nella Stamperia di Domenico Viverito./ Con 1icenza de’ Superiori./

cm. 20 x 145 pp. 40

Gallipoli, Biblioteca privata

Note

Opuscolo Mutilo delle pagine (3), (4), 17, 18 e sicuramente anche del­le ultime dopo la numerata 36. Interessantissima raccolta di sonetti curata da D. Oronzo Procacci cui fornirono proprie composizioni Francesco Saverio de Blasi, Bernardino Morelli, Giacinto Viva, Raffaele e Domenico Pirrone, Gregorio e Felice de Sanctis, Celestino Perellì, Tommaso Gravi­li, Ignazio Martina, Giovanni Donno, Davide Calilli, Pasquale Romano, Federico Arigliani, Felice Pascale, Carlo Pcrrone, Domenico Pepe, Cele­stino De Marco, Orazio d’Amicis, Paolino Pedone, Francesco Corsi e Gio­seppe Lubclli. Dello stesso Procacci sono gli ultimi due sonetti dì cui uno in dialetto leccese, che dovrebbe essere per quanto se ne sappia (ma non ho condotto specifiche ricerche sull’argomento) in assoluto il primo testo pubblicato per le stampe e tra i più antichi conosciuti. Precedente co­nosco infatti solo la stesura in ottava rima, datata 1743 e riportata sul qua­dro di S. Oronzo nella Chiesa di S.Croce a Lecce.

1766

OFFICIUM / SANCTISSIMI CORDIS/ DOMINI NOSTRI JESU CHRISTU Recitandum Feria VI. post Ottavam/ Corporis Christi sub Ritu Duplicis/ Majus / Ex Decreto S.R.C. sub die 11 Maii 1765! Cum approbatione SS. D.N. CLEMENTIS / Pp. XIII. felic. Regn. sub die 18 eiusd. Ann./ [A p. 24 (In fine)] Romae Typis Rev. Cam. Apost.i MDCCLXV.! Et iterum Lycii, Typis Dominaci / Viverito, MDCCLXV I. / Superiorum Permissu/

cm. 15 x 9 pp. 24

Nardò, Biblioteca vescovile

Note

Legato assieme al volume I 602 “Breviarium Romanum... Venetiis MDCLV e sfuggito alle indagini della Tafuri. Si tratta dell’ultima edizione documentata di Domenico Vìverito.

1786

REVERENDISSIMODOMINO / JO.BAPTISTAE / CARRO P.A. / Utriusque Ju: Laurea in Urbe donato, / Cathedralis Ecelesiae Lycien / ARCHIDIACONO, / Eademque suo viduata Pastore, / A REVEREN­DISSIMO CAPITULO / IN VICARIUM ELECTO/ Theses Theolo­gicas, Dogmatico-Criticas, / Quas publice propugnandas suscipit / DIACONUS DOMINICIUS VERGORI / E LYCIO / In hoc ipso Lyciensi Episcopali Seminario / Ecclesiasticae Historiae, ac Theolo­giae Auditor, / In perenne animi sui monumentum, inscribit./ Cathe­dram moderabitur / A.R.P. MICHAEL CONVERTINI / Sacrae Theo­logiae Magister Ordinis Praedicatorum,/ In eodem Seminario Eccl.: Hist.: , & Dogm: Theologiae / Criticus Professor / Lycii ex Typogra­phia Paschalis Viverito 178(6)! Superìorum venia.!

cm. 20,5 x 14 x 5 pp. 8

Gallipoli, Biblioteca privata

Note

A p. (3) stemma araldico del Carro, coronato, racchiuso in cornice ti­pografica a moduli.

1787

D.M.O. / JO BAPTISTAE CARRO / ECCLESIAE LYCIENSIS /AR­CIDIACONO. ET PROPRAESULI./ OB INSTAURATAM  IN EC­CLES / SEMINARIO / PONTIFICIAM JURIS PRUDENTIAM / CUIUS LAUREAM IN URBE PROMERUIT / CUIUSQUE AD NORMAN DIECOESIM REGIT / DIACONUS VINCENTIUS PERRONE / E SUBURBIO / THEOLOGICO CANONIC: CONTRO­VERSIAS / DUCE DAVIDE CAN. CALILLI / OBSEQUENTISSI­MI ANIMI TESTES / D.D.D./ (Stemma araldico dei Carro) / Lycii ex Officina Viveritiana / Pubblica Auctoritate 1787./

cm. 20 x 14,5 pp. 8

Gallipoli, Biblioteca privata

Note

A p. (2): puttino alato reggente una tromba con la mano sinistra ed una corona di alloro con la destra; pp. (3) e (4) bianche; p. (5) ANTELOQUIUM; p. (7) CONSPECTUS TOTIUS DISPUTATIONIS./ Fregi tipografici.

1801

FERDINANDUS IV; / DEI GRATIA REX & c./ Il Colonello D. Vincenzo Maria Mastrilli Marchese della Schiava, e di Selice,/ Genti­luomo di Camera con esercizio di S. M., Gran Croce del ReaI Milita­re or / dine Costantiniano Sub. Ispettore delle Milizie Provinciali, Pre­side, e Governa / tore dell’Armi in questa Provincia di Lecce, Visitato­re Generale della medesima, / e Direttore Generale dell’Adriatico & c./ Magnifici Amministr. insolitum.../... / (In fine)... Dato in Lecce li 26. agosto 1801 / IL MARCHESE DELLA SCHIAVA /.../ In Lec­ce Nella Stamperia di Pasquale Viverito./

cm. 42 x 29 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando circa le norme da rispettare per la revisione della armi in dotazio­ne delle Milizie Urbane e Provinciali, così come stabilite per Real Dispac­cio, emanato per il canale della Real Segreteria di Guerra. Stemma reale inciso e cornice modulare tipografica corrente sui tre lati del testo.

1801

FERDINANDUS IV / DEI GRATIA REX & e./ Il Colonello D.Vincenzo Maria Mastrilli Marchese della Schiava, e di / Selice Genti­luomo.../ .../ .../ ... / Ai Magnifici Ammin., e Sindaci della Provincia di Lecce, dell’Annata da Settem- / bre corrente Anno a tutto Agosto 1802./ (In fine)... Lecce li 28Agosto 1801 / IL MARCHESE DEL­LA SCHIAVA/ .../ In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Viverito!

cm. 42 x 28 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando con cui si dettano norme circa la riscossione della tassa, per i mantenimento delle Milizie Provinciali, stabilita in annui carlini tredici un grano ed un terzo, per ogni soldato, quota a carico di ogni Università. Stemma reale sorretto da due puttini alati e cornice modulare tipografica corrente su tre lati del testo.

1801

FERDINANDUS IV / DEI GRATIA REX & c./ D. Vincenzo Maria Mastrilli Marchese della Schiava, e di Selice Gentiluomo di Camera con esercizio / Gran Croce del Real Militar Ordine Costantiniano, Co­lonello de’ Reali Eserciti di S.M., Preside, e Go-/ vernatore dell’Ar­mi in questa Provincia di Lecce, Direttore de’ Porti, e Marine dell’A­driatico, e Sub / Ispettore delle Milizie Provinciali / Magnifici Gover­natori tanto Regj, che Baronali, Sindaci, ed Eletti delle Università de’ sottoscritti Luo / ghi di questa Pronvicia.../…/ (In fine) In Lecce Nel­la Stamperia di Pasquale Viverito./

cm. 32 x 26 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Istruzioni per le Corti regie e baronali in materia di applicazio­ne delle disposizioni in ordine all’amministrazione della giustizia ed alla tenuta delle carceri (Lecce 28 Agosto 1801). Foglio a stampa mu­tilo superiormente dello stemma reale ed inferiormente della cornice tipografica a modulo che corre anche sui due lati.

1801

L’AVVOCATO FISCALE D.DAVIDE WINSPEARE / DELEGA­TO DA S.M. (D.G.) / Magnifici Amministratori, Tesorieri, Percetto­ri, Cassieri, ed / Altri à quali spetta della Provincia di Lecce.../…/ (In fi­ne)... Taranto/ 31Agosto 1801 / DAVIDE WINSPEARE / In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 30,5 x 22 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando dettante norme sul versamento nelle Casse Regie in Napo­li della “moneta d’argento mancante e non cordonata” entro il 30 ot­tobre 1801. Testo in cornice tipografica a moduli.

1801

REAL DISPACCIO / Dalla Real Segreteria di Stato, ed Azienda Con Vi- / glietto de’ sette corrente è stato partecipato a que / sta di Stato, Giustizia, e Grazia il seguen / te Real dispaccio - Perché sia stabilito nelle Regie Udi- / enze Provinciali, e nelle Corti Regie del Regno a norma / de Sovrani Comandi un Fondo, che supplisca alle spese / del­la Carta Bollata, da adoperarsi negli usi Fiscali, ed / Ufficio, ha prese il Rè le seguenti sue Sovrane determinazioni /… /(In fine) Napoli 19. Settembre 1801. = Emmanuele Patti = All’Udienza di Lecce./ In Lecce nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 40 x 30 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Testo stampato su due colonne e cornice tipografica che incorni­cia su tutti i lati il testo.

1801

FERDINANDUS IV. ! DEI GRATIA REX & c./ Il Colonello D. Vincenzo Maria Mastrilli, Marchese della Schiava, e di Seli­ce,/.../.../.../.../ Ai Magnifici Governatori così Regj che Baronali de’ sottoscritti Luoghi di questa Pro-/ vincia=/ (In fine)... Dato in Lecce/ li 26 Settembre 1801./ IL MARCH ESE DELLA SCHIAVA /…/…/ In Lecce Nella stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 34 x 21 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando circa l’applicazione delle norme per il rilascio delle Patentiglie ai Miliziotti. Foglio a stampa rifilato in basso e sul lato destro, con caduta di gran parte della cornice tipografica corren­te su tre lati del testo, Stemma reale in alto.

1801

FERDINANDUS IV / DEI GRATIA REX & c./ Il Colonello D. Vin­cenzo Maria Mastrilli, Marchese della Schiava, e di Selice,/ Gentiluo­mo di Camera con esercizio di S.M., Gran Croce del Real Militare or-/ dine Costantiniano Sub Ispettore delle Milizie Provinciali, Presi­de, e Governa / tore dell’Armi in questa Provincia di Lecce, Visitatore Generale della medesima, / e Direttore Generale dell’Adriatico & c./ Ai Governatori Regj, e Baronali de’ sottoscritti Luoghi di questa Pro­vincia/.../ (In fine) in Lecce Nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 41 x 29 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando, datato da Lecce 8 ottobre 1801, recante il testo di una circolare della Segreteria di Stato con la quale si dispone il rinvio al Foro militare di tutte le cause pendenti nel Regno a carico degli “In­divididui della Leva de’ 2 Settembre 1798”. Stemma reale inciso con le inquartature rovesciate e cornice modulare corrente su tre lati del testo.

1801

FERDINANDUS IV. / DEI GRATIA REX & c. / D. CARLO MA­RIA MONTUORI / Amministratore della Carta Bollata di questa Pro­vincia di Terra d’Otranto./ Algonzini e Servienti tanto di questa Rea­le Amministrazione della Carta Bollata, / quanto di ogni altra Corte in­solidum.../ (In fine)... Lecce Ottobre 1801 / CARLO MARIA MON­TIJORI / Domenico Maghenzani Segretario / In Lecce Nella Stampe­ria di Pasquale Vìverito/

cm. 34 x 24,5 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Disposizione circa l’applicazione del bollo sui libri dei conti degli “Arrendamenti­ Monti di Famiglie, Università, Pubbliche Aniministrazioni tutt’i luoghi di qualunque natura” di cui alla comunicazio­ne della Reale Sopraintendenza della Carta bollata datata da Napoli 14.9.1801. Stemma reale sorretto da due puttini alati inciso e corni­ce modulare tipografica corrente sui tre lati del testo.

1803

[…] / Signori miei Patroni Osservandissimi / Essendo a Noi pervenu­te per diverse vie delle notizie, dalle quali si rileva, che il nu- / mero de’ legni Corsari Barbareschi, usciti ad infestare i Mari da spartiven­to in Anco / na, possono sorpassare il numero di diece tra Fregate, Sciabecch, Brichi, Scam / pavie, ed altri legni, ad oggetto di togliere il male, che simili nemici sogliono pro- / durre, cogli sbarchi, i quali sono sempre fatali, e possono mettere la desolazione nel!Paese, o Luogo, in cui si eseguono, sorprendendo gli Abitanti.../ (In fine)... Lecce 8. Maggio 1803./

  Signori Governatori de Luoghi /                                                              Divotiss. obblig. Servid.
    Compresi nel Terzo Ripartì                                                            l Marchese della Schiava/

In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Riverito/                       

cm. 32 x 24 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Foglio mutilo della intestazione e dello stemma reale con caduta anche in basso e al lato della cornice tipografica modulare.

1803

FERDINANDO IV. / PER LA GRAZIA DI DIO RE DELLE DUE SI­CILIE, DI GERUSALEMME & c. / INFANTE DI SPAGNA, DU­CA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO & c. &c. & c./ D. GENNA­RO DELLA GATTA / Patrizio Otrantino, Amministratore per S.M. (D.G.) de Dazio della Carta Bollata, ed / Amministratore Soprainten­dente delle Reggie Poste in questa Provincia d’Otranto/ Algonzini, e Servienti di questo Regio Officio, e di qualunque altra Corte in snli­dum [sic]/…/ (In fine).../ Lecce dal Regio Ufficio dalla Carta Bollata li 22Maggio 1803 / GENNARO DELLAGATTA / PietroBrazzi Uffìciale Maggiore / In Lecce nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 34 x 25 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Dispaccio Reale del Supremo Consiglio delle Finanze, diffuso per il canale della “Reggia Generale Amministrazione della Carta Bollata”, datato 12.5.1803, recante norme circa l’applicazione del bollo su cambiali e protesti. Stemma reale e cornice modulate cor­rente su tre lati del testo.

1803

FERDINANDUS IV. / DEI GRATIA REX & c. / D. Gio. Angelo Bianculli Miles & c. / Dottore delle Leggi Capuruota per S.M. in questa S.R. Udienza, ed alle cose infrascritte specialmente delega­to. / Algonzini e Servienti, tanto di questa SR. Udienza ché di ogn’altra Corte insolidum.. / (In fine)... Lecce dalla Delegazione del­la Decim / ali 25.Maggio 1803 / GIOVANN’ANGELO BIANCUL­LI /.../  In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 35 x 25 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Bando del Caporuota della Regia Udienza di Lecce circa la riscos­sione della Decima Reale a carico dei soli Possidenti, con preinser­ta lettera di disposizioni emanate dal Sopraintendente Marchese de Petris Fraggianni, datata 21.5.1803. Stampa su foglio bollato di grani 2 rifilato al margine de testo. Stemma reale inciso.

1803

FERDINANDUS IV. / DEI GRATIA REX & c.. ! D. Vincenzo Ma­ria Mastrilli Marchese della Schiava, e di Selice../../..., Direttore, ed Ispettore / de’ Porti, e Marine dell’Adriatico & c. / Magnifici Gover­natori così Regj, che Baronali, e Magnifici Amministratori dell’uni­versità de’ sottoscritti/ Luoghi.../ (In fine)... Lecce li 25 Ottobre 1803. / IL MARCHESE DELLA SCHIAVA /…/  In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Riverito/

cm. 33 x 28 fol.

Lecce, Archivio di Stato

Note

Ordine Circolare contenente le norme circa gli alloggi da darsi dai Governatori ed Amministratori delle Università ai  Subalterni del­le Udienze, Squadre, e Commissionati. Foglio mutilo con caduta nella parte superiore dello stemma reale ed in quella inferiore della cornice tipografica a moduli, presente inve­ce sugli altri due lati del testo.

Settecento tipografico leccese

di Elio Pindinelli

Sicuramente non marginale, ai fini di una più comple­ta conoscenza delle umane vicende e dell’attività dei tipo­grafi leccesi nel 1700, risulta il reperimento di numerosi fo­gli a stampa, tanto più interessanti in quanto ci soccor­rono notevolmente a ricondurre (a nostro parere) nello stretto ambito della d’unzione propria della tipografia, di duplicazione e diffusione cioè, il motivo principale deòla sopravvivenza in Lecce di officine tipografiche.

Il Micheli nel ‘600 aveva privilegiato, alla tipografica, una discreta e per certi versi interessante attività edito­riale, mantenne i collegamenti col mercato anche attra­verso la stampa di edizioni pregevoli sotto il profilo della bellezza, acquisendo e riutilizzando rami incisi dai più conosciuti editori romani e napoletani.

Ma i suoi eredi non riuscirono a stampare che po­chissime edizioni, terminando la loro attività, e ciò è em­blematico di una crisi che aveva investito evidentemen­te sul finire del secolo questo settore, proprio con gli 0fficia Sanctorum Patronorum Brundusii (1) che a nostro parere ben rappresentano l’alternativa, di fronte ad una ca­duta della attività editoriale, per una possibile sopravvi­venza della officina tipografica. Basti pensare che già il Decreto n. 630 dell’i l.5.1691 (2) della Sacra Congrezione dei Riti aveva tolto alla iniziativa dei singoli editori, per trasmetterla in esclusiva agli Ordinari Diocesani, la fa­coltà di stampare e divulgare gli Officii dei Santi, le Le­zioni, le Orazioni, le Antifone, i Responsori, le Concessioni, ecc., che una ingentissima mole di lavoro riversavano alle tipografie locali. Certo il localizzare l’ultima edizione de­gli eredi Micheli in Brindisi e non più a Lecce, diretta­mente collegato al fatto che allo scoccare del nuovo se­colo proprio a Brindisi, e con gli stessi caratteri e fregi tipografici, appaia una tipografia arcivescovile, (3) ci in­coraggia nella ipotesi, non del tutto peregrina, che il rapporto col potere ecclesiastico abbia determinato, oltre naturalmente ad altre cause di natura culturale e sociale che bene ha rimarcato l’amico Alessandro Laporta (4), il finire di un’epoca, quella dei Micheli, editoriale, e l’inizio di un’altra, quella del ‘700, caratterizzata fondamentalmen­te da una dipendenza della tipografia leccese da una pre­valente committenza ecclesiastica. E Lecce, la “Città Chiesa” per eccellenza, dovette an­cora una volta rappresentare e sostenere la tradizione ti­pografica nel Salento.

E proprio a sottolineare questo diretto collegamento alla committenza ecclesiastica, un Chierico, Tommaso Maz­zei, apre la sua Officina tipografica dopo aver acquisito i caratteri di quella del Micheli. I nuovi tempi e le nuove necessità hanno ormai stra­volto i contorni di un’arte, che già si volge alla nuova “era” conscia della propria funzione di servizio (e mi si passi il termine) nei riguardi della Comunità.

E’ in quest’ottica che bisognerebbe anche guardare alla produzione tipografica del ‘700, che pure ebbe esempi coraggiosi di una editoria locale (basti pen­sare a Domenico Viverito) finalizzata comunque sempre a privilegiare, e siamo d’accordo col Laporta, “uomini e cose locali’. D’altra parte a cosa attribuire l’apparire, di quando in quando, di tipografie vescovili (5) se non nell’ambito di un manifesto intento dì ridurre, anche nel no­me, al controllo ecclesiastico, la produzione tipografica, che perciò dovremmo ritenere considerevole?

Una indagine finalizzata a valutare, attraverso la po­polazione ecclesiastica del Salento, gli usi, i costumi le devozioni, da paese a paese differenti, (e che abbisogna­vano di specifici officii e lezioni che non venivano natu­ralmente inseriti nei Messali o Breviari stampati di regola a Venezia Roma e Napoli) dovrebbe facilmente convin­cerci del ruolo svolto nel ‘700 dalla committenza eccle­siastica. Basti d’altronde pensare che il Quaresimale del Ca­puano, e siamo ai primordi del ‘700, ebbe ben 4 edizioni in 3 anni.

Un discorso a parte meriterebbe anche il ruolo che svolse in tutto il 1700 la committenza pubblica, inten­dendo con ciò quella mole di lavoro evidentemente non ancora sufficientemente valutata, che alle tipografie loca­li dovette pervenire dai vari uffici periferici, i quali, sem­pre più spesso, si andavano servendo del mezzo meccani­co di riproduzione per la diffusione capillare di Ordini reali, di ‘bandi, di Disposizioni, che a loro provenivano in stampa da Napoli.

E’ un nuovo metodo ed uso già introdotti nell’am­ministrazionc pubblica e che saranno generalizzati e de­finitivamente codificati sul finire del Secolo.

1)   Pur essendo una edizione non ritrovata tuttavia è da con­siderarsi effettivamente stampata avendola personalmente po­tuta esaminare L. G. De Simone in casa dell’Arc. Brindisino D. Giovanni Tarantini al punto da poterci riferire il forma­to e le pagine (Brundusii 1699, et denùo Lycii penes Maz­zeum, 1718, in 16, pp. 142). Cfr. L. O. De Simone, Lecce e i suoi monumenti, tip. Campanella, 1874, p. 124. Cfr. anche la segnalazione di A. Caterino (La Puglia nella Storia della stampa - Secc. XVI-XVIÌJ, Bari Cressati, 1961, p. 94, n. 240) sulla scorta del “Lexicon” del Fumagalli.

2)   Spiridione Talù. Decreta Authentica Sacrae Ritum Congre­gationis, Venetiis 1785, apud Pezzana, p. 92: Sanctorum 0fficia, concessiones, lectiones, orationes, antiphonae, & responsoria, aliaque huiusmodi, in posterum Typografo Came­rali duntaxas imprimantur; & inibetur ornnibus impressorz­bus, seu typographis tam in urbe, quam extra. ubi vis lo­corum, dicta 0ff icia imprimere, nisi facultate in scriptis accepta ab Inquisitoribus haereticae pravitatis, si inibi fue­rint, sin minus a locorum Ordinariis, qui quidem facultatem huiuiusmodi non prius concedant, quam originali sum­ptum S. Congregationis, vel exemplar Typographi Cameralis authenticum manu Secretarii ipsius Sacrae Congreg9tionis, & sigillo obsignatum ipsis exibeatur, quod exemplar in nihi­lo proorsus immutatum, nihilque in eo additum, sive detra­ctum in eo imprimi debeat. (Approbante Innocent. XII die 19 Oct. eiusdem anni).

3)   Ci riferiamo all’edizione de “Le Cronache di M. Antonello Coniger” Cfr. A. Caterino, op. cit. p. 95.

4)   A. Laporta, Settecento tipografico leccese... In: Momenti e figure di storia pugliese. Studi in memoria di Michele Vi terbo, vol. 11, Galatina 1881, pp. 95-130.

5)     Oltre alla arcivescovile di Brindisi è da annotare la tipografia vescovile di Lecce, della quale sono state segnalate 3 edizio­ni (1706 - De Angelis, Della vita di Scipione Ammirato; 1700 - Nunni G. M., Le massime per ben vivere; 1708 - Leggi dell’Accademia dei Trasformati di Lecce), e quella di Otran to (1706 - Metodo della Santa Visita di Mons. D’Aste). Anche in questo discorso dovrebbe rientrare, se confermata la segnalazione del Minieri - Riccio, ripresa dal Caterino (op. cit. p. 99), l’edizione datata da Gallipoli 1711 (Orazione in morte dell’Augustissimo Imperatore Giuseppe Primo d’Au­stria) del De Angelis.

1700 MICHELE MARIA CAPUANO

PARTE SECONDA / DEL / QUARESIMALE / PRIMO I DEL PADRE DON / MICHELEMARIA / CAPUANO / ABEATE DEL MONASTERO DI SANTA CATARINA / NOVELLA IN  S. PIETRO IN GALAT1NA / DELLA CONGREGAZIONE UL1VETANA / DEDICATO AL MERITO DELL’ILLUSTRISSI­MO SIGNORE / GIUSEPPE ANTONIO DELLA GATTA / IN LECCE, Per Tommaso Mazzeo Stampatore della Città di Lecce./Con licenza de’ Superiori. 1700 /

cm. 245 x 18,5, pp. 304 Mutilo da p. 304.

Galatina, Bibl. Com. Siciliani.

Note

Frontespizio in cornice tipografica di cm. 19 x 13. Marca tipografica del Mazzei (M e T intrecciate) - Legato assie­me alla Parte prima.

1701 MICHELE MARIA CAPUANO

OUARESIMALE / PRIMO / DEL PADRE DON / MICHELE MARIA CAPUANO / AH BATE DEL MONASTERO DI SANTA CATARINA / NOVELLA IN S. PIETRO IN GALATINA / DEL­LA CONGREGAZIONE ULIVETANA / DEDICATO AL MERITO DELL'ILLUSTRISSIMO SIGNORE / GIOSEPPE ANTONIO / DELLA GATTA / PARTE PRIMA / IN LECCE, Per Tomaso Mazzeo Reg. Stampatore. MDCCI / CON LICENZA DE SUPER1ORI /

cm, 24,5 x 18, pp. 220

Galatina, Bibl. Com. Siciliani

Note

Testo su 2 colonne e annotazione manoscritta al risguar­do anteriore: cambiato col Sig. D. Francesco Antonio I Ragusa della T.ra di Scorrano, con un’altro libro della libraria con licenza de’ Superiori. a p. 15 richiesta di Imprimatur di Tommaso Mazzei. Relazione di Revisione datata 21.X.1701 di D. Carlo Palma teatino. Imprimatur del 24.9.1701 firmato da Scipione Martirano. Frontespizio racchiuso in cornice tipografica e marca tipografica (M e T intrecciate in cornice archi­tettonica). Annotazione manoscritta: Del Convento de’ Cappuccini di Scorrano 1705. Il Ouaresimale fu stampato la prima volta dallo stesso Mazzei nel 1700 e fu dedicato al Cardinale Gio: Battista Spinola (Cfr. Antonio Caterino, La Puglia, nella storia della Stampa, Bari Cressati, 1961, n. 241-2 p. 95.) Una ulteriore edizione sempre del Mazzei vide la luce nel 1701 e fu dedicata a 0. Scipione Marti­rani (Cfr. A. Laporta, op. cit., p. 113).

               

(1722) (AGOSTINO MANCARELLA)

(Poema sacro)

(Lecce tip. Chiriatti)                     

cm. 14 x 10, Acefalo pp. 207

Lecce, Biblioteca Provinciale, colI. XXXII A 109

Note

Ha inizio con p. 17: Poema Sacro / Canto Primo / ... / A p. 268 in fine: IMPRIMATUR datato da Lecce 18 Aprile 1722 su relazione del Can. Andrea Sirsi. Sull’imprimatur si fonda il Marti (Cfr. Marti, Catalogo Bibliografico delle opere di Scrittori Salentini raccolte al Maggio 1929, Lec­ce, 1929, p. 183) per attribuire quest’opera (ma sbaglia) al Sirsi. Noi invece l’attribuiamo senz’altro al Mancarella poichè già Mauro Perrone nella sua Storia documentata della Città di Castellaneta e sua descrizione (Napoli, Cressati, 1896, p. 376) a proposito di Vincenzo Picaro così annota: “restano 2 sonetti in lode del P. Agostino Mancarella, in­seriti avanti il poema di costui, pubblicato in Lecce, il 1722, Redenzione e Passione;”. Inoltre lo stesso Mancarella nel suo “Poema Sagro sovra la vita del Serafico Patriarca S. Francesco d’Assisi” (Lecce, D. Viverito, 1751, p. 11), fa esplicito riferimento al nostro “Poema”: “Altro non resta, che siccome voi pel passato avete per vostra bontà dato un benigno compatimento all’altre mie picciole fatiche, in leggendo non meno il Poema sagro, Selva sagra, ed il giardin di varie frutta; così pur anco colla vostra savia, ed erudita prudenza darete compatimento”  Interessan­te annotazione che ci fa conoscere una sconosciuta opera del Manearella, il Giardin di varie frutta, mai censito sino ad oggi ed edito quasi certamente dal Viverito tra il 1743 ed il 1751. Un’ultima annotazione su questo Poema Sacro: La tipogra­fia è quella del Chiriatti essendo ad essa facilmente attri­buibili caretteri e fregi tipografici. In coda al Poema da p. 207 al fine sono inserite numerose composizioni in versi dello stesso autore.

(1725)

IN FESTO / SANCTISSIMI / ROSARII / B. MARIAE VIRGI­NIS / Lectiones propriae Secundi Nocturni, / & Orationes Officii, & Missae, / A Sac, Rituum Congregatione recognitae, & ab / omnibus utriusque sexus tàm Saecularibus, quàm Regularibus / qui ad horas Canonicas tenentur, imposterum recitandae / Dominica prima Octobris. / Romae, Typis Reverendae Camerae Apostolicae, / Et iterum Lycìi, apud Orontium Chiriatti. / Superiorum facultate./                 

cm. 19 x 13, pp. 4

Gallipoli, Bibl. Privata

Note

A p. 4 Decretum “Urbis et Orbis” datato 26.3.1725 e fir­mato dal Card. Paoluzio Prefetto di S.R.C. Stemma alle armi papali di Benedetto XIII inciso al fron­tespizio (già utilizzato in Constitutio pro tertiarìis ordinis Sancti Francisci. (Cfr. il mio Settecento tipografico leccese. Sei schede per gli annali dei tipograf i leccesi del Sette­cento In: “NO, Nuovi Orientamenti”, A. XIII n. 72 p. 7)

(1726)

DIE XVI JULII / OFFICIUM / 1JEATAE VIRGINJS / DE MONTE CARMELO / DUPLEX MAJUS. / Ut in Decreto edito sub die 24 Septe,nbris 1726. / - -                     

cm. 17 x 12, pp. 4

Gallipoli, Bibl. Priv.

Note

In fine: Romae, & Neap. & denito Lycii, apud Chiriatti./ Superiorutn facultate. / Decretum “Urbis, & Orbis’ datato 14. Settembre 1726, firmato dal Prefetto della S.R.C. Card. de Marinis.

1727

DIE XVII MAlI / OFFICIUM / SANCTI PASCHALIS / BAY­LON / A Sanctissimo Domino Nostro BENEDICTO XIII. / pro universo Regno Neapolitano sub Ritu Duplici concessum, / itt omnes utriusque sexus recitare possent, & valeant. /                      

cm. 18, 5 x 12, pp. 4

Gallipoli Bibl. Privata.

Note

A p. 3 (in fine): Lycii, apud Orontiunt Chiriat ti, M. DCC.XX VII. Superiorum Facultate. / A p. 4 Decretum “Regni Neapoli” datato 2 Luglio 1727 e firmato dal Card Coscia.

1733

GERONE / TIRANNO DI SIRACUSA / DRAMA PER MUSI­& CA / Da rappresentarsi nel Teatro di 5. Giacomo in Corfù / l’Autunno dell’anno 1733. / DEDICATO / A SUA ECCELLENZA IL SIGNOR / NICCOLO’ ERIZZO 11. / PROVEDITOR GE­NERALE DI MARE. I IN LECCE, / Presso Domenico Viverito. MDCCXXXIII. / Con licenza de’ Superiori. /

cm. 18,5 x 12,5 - pp. 64

Gallipoli, Bibl. Privata O. Sebastiano Verona.

Note

Segnalato da V. Liaci, (Per la storia del Teatro a Galli­poli in: La Zagaglia, VI, 1964 n. 24, p. 410.) ma privo di indicazioni bibliografiche. A p.n.3 dedicatoria firmata genericamente: Humilissimi, Divotissinii, Ossequiosissimi . Serv.Li Compartecipi. A p. 5, Argomento. Ap. 7 Personaggi. Il dramma fu stampato in occasione dell’apertura ufficiale del nuovo teatro di Corfù.

(1738)

I TRE FANCIULLI / Resuscitati in Lima per Miracolo di I S.FRANCESCO DI PAOLA / ORATORIO / Recitato in questa Città di Gallipoli l’Anno 1738. / nel dì festivo del medesimo Santo nella Chiesa / De’ RR. Padri Minimi, I E DA’ MEDESI­MI DEDICATO / ALL’ILLUSTRlSS. E REVERENDISS. SIG. /    D. ORONZIO FILOMARIN1 I DE’ DUCHI Dl CUTRUFIANO, / E VESCOVO PER LA Dio GRAZIA / In questa medesima C        d Gallipoli. / In LECCE, per Domenico Viverito. /Con Licenza de’ Superiori./

cm. 18,5 x 12,5, pp. 20

Gallipoli, Bibl. Priv.

Note

Segnalato da V. Liaci (Op. cii. p. 405-6). Alle pp. 3-4 Dedicatoria firmata dai Padri minimi di 5. Francesco di Gallipoli. A p. 5 Argomento. A p. 6 Interlo­no. cutori (In fine) POSTO lN MUS I CA I Dal Chierico Cele­stino Greco / Mastro di Cappella del Duomo della Città di Lecce. I

(1743)

Die XV Julii. I IN PESTO I 13. CAMILLI I DE LELLIS / Eun­datoris Clericorum Regularium / ministrantium Infirmis / Du­plex / - -.                      

cm. 18,5 x 13, pp. 4

Gallipoli, Bibl. Priv.

Note

In fine: Romae, Neap. &iterum Lycii, Typis Dominici Vi­vento. Sup. permissu / Il Decretum “Regnorum Utriusque Siciliae” firmato dal pro-Prefetto di S.RC. Card. Guadagni porta la data del lO Luglio 1743.

1747

IL TRIONFO DELLA / VIRTU’ / .. In Lecce, Per Domenico Viverito 1747. I Con Licenza de’ Superiori./                     

cm. 18,5 x 12,5, pp. 16

Gallipoli, Bibl. Priv.

Note

Segnalato dal Liaci (op. cit. p. 407) e ripreso da A. La-porta (op. cit., p. 121) che lo ha desunto dal Vacca, senza però alcuna segnalazione bibliografica. A p. 3 Dedicatoria a firma del Sindaco di Gallipoli Vito dc Tomasi con bello stemma episcopale inciso di Mons. Serafino Branconi. A p. 5 Interlocutori (La Virtù, La Pace, L’Onore, Coro). La musica è dell’Abbate D. Cris pino Pa­sanisi / Canonico, e Maestro di Cappella. Chiude la pa­gina un putto alato inciso in legno reggente tra le mani un ramo di palmizio ed una corona di alloro.

1749

CAROLUS / DEI GRAnA REX I VTRIUSQUE SJCILIAE, IIIERUSALEM, & c. / ... Uno de’ principali oggetti delle nostre cure nel go- / verno... /                      

cm. 30 x 20,5, pp. 8

Gallipoli, Archivio Curia Vescovile.

Note

A p. 8 in fine: IN NAPOLI, Per Serafino Pori ile Regio Stampatore 1749 / E di nuovo in Lecce, nella Stamperia di Domenico Viverito 1749 / Con licenza de’ Superiori. / Regia Prammatica datata 3 Gennaio 1749 circa l’osservan­za del riposo festivo secondo i dettami del Breve di Be­nedetto XIV datato 12.12.1748, che viene integralmente riportato, da p. 2 a p. 4. Stemma reale borbonico inciso al frontespizio e capilet­tera iniziale incisa.

1752

Die 25. Mensis Septembnis. I iN PESTO / 5. MARIAE / DE CERVELLIONE / Alias de Subsidio Virginis, & primae San­ctimonialis Ordinis Beatis. Virginis / MAR1AE de Mercede Redemptionis Captivorum / DUPLEX MIN. I Lx Decr. Sacr. Rit. Con gr. sub die 22 Martiì 1752 pro clero Saeculari, & Regulari / onznium Dominiorum Sereniss. Regi nostro suhiectorutn. / ...

cm. 19 x 14, pp. 4

Gallipoli, Bibl. Priv.

Note

A p. 3 (in fine): Romae, & itenum Lycii, Typis, Dominicì Viverito 1752. / Supeniorum jacultate /. Testo su 2 colon­ne ed in fine (p. 3) Decretum “Regnorum Utriusque Si­ciliae” firmato dal Cardinale Tamborino Prefetto della Sa­cra Congregazione dei Riti, datato 22.3.1752.

1760

OFFICIUM I O. ORONTII / PRIMIEPISCOPI, LT MARTYRIS LYCENIIS] / Patroni Principalis totius Provinciae Salentinae, / Juxtà Decretum S.R.C. sub die 12 Septembz-is 1716. / Recitan­dum Die 26 Angusti in eadern Provincta sub ritu duplice / pri­mae Qlassis cuni Octava ah omnibus utriusque sexus tum Sae­culani / bus, tum regulanibus, qui ad Honas Canonicas tenen­tur. /

cm. 19,5 x 14, pp.8

Gallipoli Archivio Curia Vescovile

Note

A p. 8 (in fine): Lycii, ex Typographia Orontii Chiniatti 1717 / Ei Denùo Lycii, Typis Dominici Viverito 1760 / Superiorum permissu /. Anche l’edizione del Chiriatti del 1717 è sconosciuta ai bibliografi.

1763

Nella notte del Santo Natale / DI NOSTRO / SIGNORE / Nella Congregazione de’ Cavalieri / al Colle~o de’ P.P. della Compagnia di Gesù / nell’anno 1763. / IN LECCE, MDCCLXIII./ Nella Stamperia di Domenico Viverito. / Con licenza de’ Superiori. /

cm. 18,5 x 12,5, pp. 12

Gallipoli, Bibl. Privata

Note

Dovrebbe essere lo stesso Oratorio segnalato sotto la data del 1765 da V. Liaci (op. cit., p. 410). Al frontespizio bella vignetta incisa raffigurante la Na­scita. Ap. 2 INTERLOCUTORI / UMANITA’ /COLPA / MISERICORDIA / AMOR DIVINO / Musica del Maestro di Cappella / Signor D. Pasquale Buonerba/1763

1783

FERDINANDO /PER LA GRAZIA DI DIO / RE DELLE SICILIE, DI GERUSALEMME & c. INFANTE / Dl SPAGNA, DUCA DI PARMA, PIACENZA, / CASTRO & c. & c. GRAN PRINCIPE EREDITARIO /DI TOSCANA & c. & c. & c. /... (In fine) /A dì quattro Luglio 1783, io sottoscritto Lettore dei Regj Bandi dico di aver pubbli-/cato la soprascritta Real Legge con li trombetti Reali ne’ luoghi soliti, e consueti / di questa fedelissima Città di Napoli. Carlo Castellano / Napoli, e di nuovo in Lecce Presso Giuseppe Viverito MDCCLXXXIII. /                      

cm. 35, 5 x 20,5, c. 1

Gallipoli, Archivio Curia Vescovilc Note

Note

Decreto reale datato da Napoli 9 Maggio 1783 col quale si vietano i matrimoni fuori del Regno prima che inter­venga beneplacito reale. Testo racchiuso su 2 lati da cor­nice xilografata a motivi floreali e sui fondo da fregio tipografico comune alla tipografia di Domenico e Pasqua­le Viverito. In alto al centro stemma reale, sostenuto da due puttini alati, inciso. Giuseppe, primogenito maschio di Domenico Viverito, viene qui per la prima volta attestato, operante in concomitanza, e certamente in concorrenza, con l’officina tipografica del fratello minore Pasquale.

1784

FERDINANDO / Per la Grazia di Dio Re delle Sicilic, di Ge­rusalemme & c. Infante di Spagna, Duca di Parma, Piacenza, Castro & c. & e. / Gran Principe Ereditario di Toscana & c. & c. & e. / D. Lorenzo Paternò Marchese di Casanova, Regio, Consigliere di S. Chiara, e del Sovrano Magistrato del Com­mercio, Ministro della Suprema Giunta di Guerra, Presidente della / Regia Camera della Sum maria, Assessore della Real Soprintendenza, Delegato, ed Amministratore Generale del Regio 0ff icio di Montiero Maggiore in tutto il presente Regno /... (In fine) / A dì 13 Gennajo io sottoscritto Lettore td& Regj banni dico di aver pubblicato il soprascritto Banno con li Trombetti Reali in tutti i luoghi soliti, e consueti di Questa fedelissima Città di / Napoli, suoi Borghi, e distretto Carlo Castellano / NAPOLI Nella Stamperia Reale MDCCLXXXIV., e di nuovo In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Viverito. /

cm. 44,5 x 32, c. I

Gallipoli, Archivio Curia Vescovile Note

Note

Bando dell’Amministratore generale dell’Ufficio di Mon­tiero Maggiore, O. Lorenzo Paternò, con il quale si stabiliscono le norme da osservarsi in materia di Caccia sul territorio del Regno, datato da Napoli 7 Gennaio 1784.

1793

 

FERDINANDuS IV. / DEI GRATIA REX & c. / Il Commen­datore Gerosolimitano D. Francesco Marulli, Utile Signore della Terra di / Grassano, Direttore, e Regio Delegato della Ma­rina dell’Adriatico, Colonnello ne’ Reali / Eserciti si S.M. (D.G.) suo Preside, e Governatore dell’Armi in questa Provincia di Lecce / .../ (In fine) .../ In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Viverito 1793 I                   

cm. 29 x 42, c. 1

Gallipoli, Archivio Curia Vescovile Note

Note

Fregio tipografico corrente su tre lati del testo e stem­ma reale in alto al centro. Testo: pubblicazione per mez­zo di Ordine Circolare di Reale Dispaccio datato da Na­poli 10 Agosto 1793 circa l’apertura, a favore del Regio Erario, di un prestito di un milione e mezzo di ducati, al tre e mezzo per cento, cui potevano essere ammessi i luoghi pii ed i Monasteri, i secolari e le persone ecclesia­stiche.

1794

OFFICIUM / DE SACRATISSIMO CORDE / B. MARIAE VIRGINIS / Duplex majus. / Pro Civitate, & Diaec. Lyciensi essign. / Dom. Tertia Novembris / ab Ordinario Loci. /

cm. 17,5 x 11, pp. 16

Gallipoli Bibl. Privata.

Note

In fine: Lycii Apud Paschalem Viverito 1794 / (Segue) Xilografia raffigurante un cuore trafitto da freccia squar­ciato per mostrare il monogramma mariano.

1801

LIBRO / PER LA NOVENA PRECEDENTE I LA FESTA DELLA / SANTISSIMA TRINITA’, / E / SALMI DA RECI­TARSI I NELL’ACCOMPAGNARE, J DEFONTI / AD USO / DE’ FRATELLI DELL’ARCICON / FRATERNITA / DELLA TRINITA’ DE’ PELLEGRINI / DI LECCE I In Lecce Nella Stamperia di Pasquale Viverito / Con Licenza de’ Superiori /

cm. 18,5 x t3,5, pp. 15

Galatina, Bibl. Com, Siciliani

Note

Ap. 3, (seg. A2), SAGRA NO VENA / PER ADORARE / NE’ GIORNI PRECEDENTI I ALLA SUA FESTA / LA SANTISS. / TR! NITA’ / AD USO I DELLA VENERA­BILE ARCI-CONFRATERNITA DE’ PELLEGRINI /DELLA CITTA’ I DI I LECCE / 1801. /. Questa edizione documenta chiaramente la prosecuzione della attività dell’Officina tipografica di Pasouale Viverito al di là del sec. XVIII e conferma la successiva edizione del 1803 segnalata in Appendice al n. 5.

APPENDICE

(Edizioni già in possesso di Pietro Palumbo e ‘segnalate nel: Catalogo defla Mostra Storica Salentina ordinata nello Istituto Tecnico in occasione dell’inaugurazione del Monu­mento al duca Sigismondo Costromediano nel Maggio 1905., Lecce, Editrice salentina, 1906.)

p. 6, n. 23

Ferdinando IV - Dei Grana Rex etc . D. Andrea Lambiasi Re­gio Percettore ed abilitato militare per S.M. (D.G.) in questa Provincia di Terra d’otranto. Lecce tredici maggio 1797 - In Lecce nella stamperia di Pasquale Viverito 1797.

p. 6, n. 25

Eerdinandus IV Dei gratia Rex etc, - 0. Michele Coscioni Mi­les etc. Dottore delle leggi, Caporuota per S.M. in questa sa­gra Regia udienza di Lecce ed alle cose infrascritte special­mente delegato etc. Lecce 6 maggio 1797 - In Lecce nella Stam­peria di Pasquale Viverito 1797,

p, 7, n. 28

Ferdinandus IV Dei Gratia Rex etc. - D. Andrea Lambiasi Re­gio Percettore ed abilitato militare per S.M. (D.G,) in questa Provincia di Terra d’Otranto etc, Lecce dall’Ufficio di questa regia Percettoriale 30 maggio 1798 - In Lecce nella Stamperia di Pasquale Viverito.

p. 7, n. 29

Ferdinandus IV Dei Gratia Rex etc. - O, Andrea Lambiasi re­gio Percettore ed abilitato Militare per S.M. (D.G.) in questa Provincia di Lecce etc. Lecce 12 ottobre 1798 - In Lecce nella Stamperia di Pasquale Viverito.

(Per questa edizione cfr. anche Pietro Palumbo Storia di Fran­cavilla, in: Collana di Scrittori di Terra d’Otranto, voI, XI, Lecce Editr. Salentina, 1870, p. 334)

p, 19, n. 68

Ferdinando IV Dei Gratia Rex etc. - O. Michele de Pompeis Razionale della Regia Camera e Regio Percettore in questa - Provincia di Lecce - Lecce dall’Ufficio di questa Regia Percet­toria li 3 ottobre 1803 - In Lecce nella Stamperia di Pasquale I Vìverito.


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