Agesilao FLORA
Agesilao
FLORA Agesilao Flora fu valentissimo decoratore ed apprezzato paesaggista
ma benanche originale cartapestaio. Nacque a Latiano il 29.7.1863 da una
famiglia di artisti. Suo padre infatti era un apprezzato pittore ed un
suo procugino, l'alcantariano Padre Pietro Antonio da Chiaia, al secolo
Abramo Flora, fin troppo noto statuario e modellatore in cera che annoverava
tra i più prestigiosi committenti lo stesso Francesco II di Borbone, re
di Napoli.
All'età
di 17 anni, emigrato a Roma, si era posto al seguito di Maccari e dell'ing.
Koch acquisendo con il decoratore Sacconi solide convinzioni estetiche
di matrice romantico-classicista che andarono condizionandosi in una,
sia pur marginale, pratica liberty ed esotica. I suoi numerosissimi lavori
nel campo della decorazione risentirono dell'acquisita consapevolezza
di tecniche ed esperienze praticate nel campo dell'eclettismo pittorico
a Roma e, col Braschi, a Londra dove stette qualche tempo.
Rientrato
a Lecce attorno al 1891 frequentò l'ambiente degli statuari e la bottega
del De Lucrezi presso cui si era andato formando una sorta di cenacolo
artistico con Vito e Domenico Palumbo, Francesco D'Elia, Capitan Black,
il Conte di Luna e Trifone Nutricati. La sua prima esperienza nel campo
della statuaria fu presso lo stabilimento di cartapesta di Luigi Guacci.
Qui
conobbe e sposò Anna Guacci nipote di Luigi. Carezzò l'idea di un grande
laboratorio artistico con una scuola di formazione in Provincia nella
prospettiva di un'auspicata industrializzazione del fenomeno artigianale
locale. Si trasferì quindi, con il cognato Eugenio Guacci, anch'egli cartapestaio,
a Gallipoli cercando di continuare l'attività di una "Società cooperativa
di Produzione e Lavoro" voluta dal socialista Eugenio Rossi.
Nel
1907 ne rilevò suolo e capanni, sull'antico bastione di S.Domenico, sul
luogo affacciantesi, dagli spalti, sul mare che ancor oggi viene denominato
"Muru de lu Flora". Qui volle impiantare uno studio d'arte ed un laboratorio
di cartapesta. Vi fondò pure una "Scuola d'arte applicata all'industria"
affidandone l'insegnamento del disegno a Giulio Pagliano e l'intaglio
in legno ad Ambrogio Tognon, ebanista di Cantù, e strutturando i corsi
serali e festivi in 5 anni di cui i primi di preparazione e l'ultimo di
laboratorio.
Vi
si insegnò anche plastica ornamentale, architettura e prospettiva, materiali
da costruzione, meccanica e lavorazione della cartapesta. La scuola divenne
comunale nel 1913 e visse fino al 1920 quando fu assorbita nella costituita
"Regia Scuola d'arte industriale". Alla sua scuola si formarono i cartapestai
gallipolini Luigi Scorrano e Giuseppe Pantile che operarono fin dopo la
seconda guerra mondiale. Morì a Lecce all'età di 89 anni l'11.12.1952.
Nel
panorama artistico salentino del primo trentennio del novecento, la produzione
in cartapesta di Agesilao Flora, spesso confusa con quella del leccese
Guacci, risulta interessante per autonoma fisionomia artistica e originalità
di soggetto. Suo il gruppo della Visitazione nella chiesa del Canneto
ed una S.Giovanna d'Arco nella sacrestia della Cattedrale di Gallipoli
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