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   C I N Z I A  

Cinzia é solo una maniera poetica, risalente alla mitologia greca, di chiamare la Luna.

Non c'é bisogno di essere astronomi per conoscere la Luna; tutti la conoscono. 
Ma qual'é il suo diametro?            

Dato che fra le mie passioni devo contemplare anche quella per l'Astronomia, ho avuto molte volte occasioni di parlare della Luna, anche con profani. La gente comune, generalmente, non sa gran che sulla Luna: a volte domanda se si sa qualcosa dell'altra faccia; oppure come sono i suoi "mari". 

Ma tutti credono di sapere molto bene qual'é il suo diametro! Colpa di Protagora, che diceva che l'uomo é misura di tutte le cose (Ántropos métron tón pantón).

Del resto, misurare il diametro della Luna é cosa facile e intuitiva. Provate voi stessi: non é forse grande come un piatto? Certo, i Sardi la misurano in un altro modo: per loro é grande come una "spianata". E non vi meravigliate se qualcuno dice che la Luna é grande come una moneta! ha tutto il diritto di scegliere la sua unitá di misura! Unitá che per il carrettiere é ovviamente la ruota del carro, per altri magari la giostra. Ma c'é anche gente piú "benpensante", che sa che la Luna si misura ... in metri!

Un tale mi disse una volta che, secondo lui, la Luna era grande tre metri; altri dicono un metro, altri 20 cm., altri ancora un centimetro.

Ma la cosa piú sconcertante dell'indagine che tanto mi ha fatto divertire, é stata constatare come le "misure" indicate dalla maggior parte delle persone interpellate - che sono state esattamente cento, scelte a caso fra gente di buon livello culturale - coincidessero nell'intervallo 20-30 cm.

Meno sconcertante forse per il profano, ma piú sconcertante per lo scienziato, il fatto che a nessuno sia venuto in mente di pensare che la Luna non si puó misurare né in piatti, né in ruote, né in metri, né in cm., ma solo in gradi, minuti e secondi d'arco, dato che si tratta di dimensioni angolari apparenti.

Un errore forse non cosí grave, ma che per una persona informata suona come sentirsi dire che l'Infinito di Leopardi é ... "leopardare” !!