Milking, ovvero come “mungere” uno schiavo

Uno schiavo in castità non ha modo emettere liquido seminale, poichè gli vengono negati gli orgasmi. Tale pratica non è tuttavia salutare per la prostata. Questa è una ghiandola che secerne del liquido che permette allo sperma di rimanere integro. Prolungate assenze di eiaculazioni fanno sì che tale ghiandola si atrofizzi. Il corpo umano reagisce a questo problema con eiaculazioni (polluzioni) notturne che permettono di mettere in funzione la prostata a prescindere dall'uso conscio che se ne fa.

Tale autodifesa del corpo può non risultare sufficiente, oppure non desiderabile: infatti, non è raro che lo schiavo provi vero e proprio piacere nel sogno nel momento in cui eiacula. Spesso lo schiavo sogna situazioni erotiche che si concludono con un orgasmo involontario. La tecnica di "mungitura" (tradotto dall'inglese “milking”), è finalizzata ad estrarre liquido seminale dallo schiavo ma senza il piacere connesso all'orgasmo lasciando il sottomesso nello stato di eccitazione e frustrazione in cui era. Infatti tale procedura non provoca erezione, e può essere benissimo fatta anche indossando una cintura di castità se voluto.

La prostata (in violetto) è accessibile dall'ano ed essa è collegata alle vescicole seminali (in celeste) attraverso dei "canali" chiamati ampolle deferenti (in giallo). Le vescicole seminali hanno il compito di immagazzinare gli spermatozoi prodotti dai testicoli (in verde). La prostata invece secerne un liquido che permette agli spermatozoi di sopravvivere nel mondo esterno fornendo nutrimento e protezione. Tali ghiandole sono sempre in funzione, sebbene la loro attività diminuisce quando non è necessaria (assenza di orgasmi). Durante l'eccitazione sessuale tali organi si caricano dei rispettivi prodotti, e la pressione all'interno dei canali aumenta.

Uno schiavo molto eccitato che non si rilassa attraverso l'orgasmo infatti sentirà tale pressione all'interno del suo apparato genitale. I suoi testicoli diventeranno molto sensibili, e a volte perfino camminare gli creerà sofferenza. Tale sensazione permane per diverse ore, e ricorda il suo stato di astinenza e frustrazione anche quando è lontano dalla Padrona. Con il passare del tempo tuttavia il corpo dello schiavo può adattarsi alla nuova situazione e molto frequentemente il fastidio al basso ventre non viene percepito se non in caso di estrema eccitazione.

Nel caso sopraggiunga l'orgasmo, il liquido accumulato all'interno delle ghiandole viene riversato all'interno dell'uretra e con l'aiuto degli spasmi muscolari viene sprizzato all'esterno. Maggiore è l'eccitazione, maggiore è la pressione e la forza con cui lo sperma viene espulso.

Per estrarre lo sperma dall'apparato genitale senza l'orgasmo è possibile effettuare un massaggio alla prostata, dall'alto verso il basso: tale movimento permette di spingere lo sperma all'interno dell'uretra e quindi di farlo fuoriuscire, senza tuttavia che lo schiavo provi alcun piacere. Toccare la prostata può essere comunque piacevole. Quindi a seconda che si voglia o meno lasciare provare del piacere allo schiavo, il massaggio deve essere fatto lontano dai momenti di massima eccitazione. Oppure il massaggio può aumentare l'eccitazione e la frustrazione del sottomesso se fatto all'interno di un preciso contesto.

Per aiutare la fuoriuscita dello sperma può essere utile di tanto in tanto toccare il pene, dando alcuni colpi di masturbazione per aiutare lo sperma a risalire l'uretra.

Inizialmente può non essere facile applicare tale pratica: la collaborazione dello schiavo è quindi fondamentale, specie per l'individuazione della prostata. La posizione migliore per lo schiavo è quella a quattro zampe, la quale consente un accesso agevole al suo retto da parte della Padrona. E' possibile utilizzare le dita per penetrare l'ano e quindi accedere alla prostata oppure utilizzare giocattoli cercando di massaggiare la ghiandola dall'esterno. L'utilizzo della mano risulta essere comunque più sensibile e può quindi condurre a risultati migliori. Infine, in commercio esistono degli oggetti pensati appositamente per il massaggio alla prostata, e quindi permettono di raggiungere l'obiettivo di svuotare lo schiavo con comodità e facilità.


Infatti la forma di questi oggetti (vedi la figura all’inizio dell’articolo) è tale da permettere un accesso diretto alla prostata senza sforzi da parte della Padrona. Resta in ogni caso indispensabile la collaborazione dello schiavo.

La tecnica appena descritta dovrebbe svuotare lo schiavo senza tuttavia fargli provare piacere o soddisfazione. Egli dovrebbe quindi rimanere nello stato di "eccitazione" e frustrazione in cui era. In alcuni casi può accadere che lo schiavo associ l'emissione di sperma ad un orgasmo (anche se questo non è effettivamente avvenuto). Se lo schiavo è di qualità e tale associazione psicologica prende forma, solitamente questo si sentirà in colpa per aver in un certo modo disatteso le aspettative della Padrona. Esso va quindi rassicurato, e nella mia esperienza la cura migliore è quello di stuzzicarlo nuovamente e farlo sentire più frustrato ed eccitato di prima.

La tecnica appena esposta è quella migliore, ma alcuni principianti possono ritenerla troppo estrema. Esistono infatti altri modi per drenare lo sperma,sebbene in modo meno efficacie in quanto lo schiavo proverà del piacere.

La prima tecnica richiede notevole partecipazione da parte dello schiavo. Essa consiste nella masturbazione dello schiavo fino a quando questo inizia ad emettere sperma e quindi interrompere immediatamente la stimolazione. Tale tecnica richiede ad ogni modo che lo schiavo conosca molto bene il proprio corpo e che lo sappia controllare bene. Inoltre egli stesso deve volere volontariamente privarsi dell'orgasmo sebbene sia li vicinissimo. Specialmente agli inizi sarà frequente che lo schiavo sbagli e abbia un orgasmo. Per prendere confidenza con le proprie sensazioni ed evitare l'eiaculazione è opportuno interrompere la masturbazione a pieno ritmo quando si sente avvicinarsi il momento cruciale, e quindi procedere con movimenti via via sempre più lenti, intervallando sempre più i colpi. Non appena si sente iniziare l'eiaculazione è necessario rilassarsi completamente, lasciare andare i muscoli dell'apparato sessuale. In caso contrario anche se la stimolazione non prosegue può innescarsi un orgasmo. Con il corretto addestramento, è possibile riuscire ad estrarre notevoli quantità di sperma senza tuttavia raggiungere un orgasmo. Tuttavia tale metodo fa si che lo schiavo provi un piacere più o meno notevole durante la masturbazione.

Infine l'ultima tecnica è quella di far sopraggiungere l'orgasmo, ma quindi interrompere immediatamente la masturbazione. Lo schiavo proverà si piacere, ma questo sarà molto scemato e solitamente non soddisfacente. Tale tecnica può essere applicata da tutti, e non richiede particolare abilità. Tuttavia essa non fa parte delle tecniche di mungitura vere e proprie, in quanto lo schiavo raggiunge l'orgasmo sebbene questo possa essere di intensità ridotte.