UGO MONTANARI
Sull’opera e sulla figura :
Gian Paolo Borghi (docente universitario ed ex alunno): “…Il ritratto che esce da queste note è quello di un uomo d’alta cultura; ma l’immagine del professore più cara ai centesi è pur sempre quella, estremamente semplice, del suo amore per la bicicletta e della sua frequente presenza in piazza Guercino… due momenti di socialità che mettono in evidenza come il clichè dello studioso distante dalla quotidianità a lui proprio non si addica”, Una vita per la cultura: il Liceo, il Greco, la Bicicletta, «L’innovazione», 6 maggio 1995, 10-11.
Lev Verscinin (italianista russo): “ E’ proprio una meraviglia che tu, senza gli studi accademici, sia riuscito ad imparare il russo in modo perfetto, arrivando a conprendere persino le sfumature tipicamente russe. Non parliamo del fatto che sai parlare la lingua….Insomma è un fatto più unico che raro e non conosco nessuno degli slavisti italiani che abbia fatto la stessa strada “ (Lettera del 17/11/1995).
Jacques Bompaire (Professore emerito di Lingua e Letteratura Greca all’Università Sorbona di Parigi):”Remercie vivement le Professeur U.Montanari de sa lettre et de l’envoi de son édition des Verae Historiae, excellente mise en point…”; “Votre rèfèrence à des critères “scientifiques” peut apporter un -nouveau eclairage”; “Sans aucun doute votre travail m’apportera une aide précieuse” (Lettere del 26/7/1995, del 07/2/1996 e del 19/3/1996).
Stefano Cariani (docente nel nostro liceo ed ex alunno): “Ci avvicinò ad ambiti culturali, dall’antropologia alle letterature straniere… che arricchirono non poco i nostri studi… tra le quinte di certi argomenti lasciava trasparire i suoi principi, le sue passioni, non perché dovessimo essere d’accordo con lui, ma perché ci ponessimo delle domande…”, La nostra scuola ha compiuto 70 anni, Cento 2007, pp.78-79.
Eric Kandel, Professore alla Columbia University e Premio Nobel 2000: “ He (Montanari) is completely correct about this ( la proposta di un nuovo approccio agli studi di letteratura contenuto in Totemismo e letteratura) and, I think, very prescient” (Lettera a T.Gessi del 24.1.2008).