MOTIVI FILOSOFICI TRA OTTOCENTO e NOVECENTO: IRRAZIONALISMO, SCIENZA e INCONSCIO Schopenhauer Di lingua e nazionalità tedesca, docente di filosofia all'univ. di Berlino mentre vi imperava Hegel, non ebbe allora nessun riconoscimento: del massimo filosofo idealista non accettava l'identità di razionale e reale (da lui dichiarata una 'buffonata filosofica'). PLATONE e KANT non sbagliano nel ritenere la realtà sensibile mera apparenza. Si rifà in parte al sistema kantiano, nel sostenere che la RAPPRESENTAZIONE (dato immediato del conoscere) é fenomenica, mentre la VOLONTA' DI VITA è noumenica, forza cieca che governa il mondo, gli animali e gli uomini. L'uomo però attraverso la doppia conoscenza che può avere del proprio corpo (come fenomeno in quanto oggetto dei sensi, come noumeno in quanto volontà) può distaccassi dal flusso della volontà stessa e attingere alle IDEE, cioè all'eterno fluire delle cose espresso da gravitazione-elettricità-magnetismo. Le IDEE sono il senso della realtà. La VOLONTA' porta a tensione-dolore, la soddisfazione di un bisogno genera NOIA: questo è il 'peggiore dei mondi possibili', si contrappone al 'migliore dei mondi' presentato da Leibniz. Per Schopenhauer il "principium individuationis", costituito da spazio-tempo, è proprio della sensibilità. Tale principio, quando viene applicato anche dalla mente, quando è cioè proprio dell'attività mentale, si realizza come principio di CAUSA. Per il realismo o materialismo il principio di CAUSA determinava ogni fenomeno, per Kant era una delle 12 categorie, per S. è invece l'unica categoria, nel senso che le 12 categorie kantiane sono riconducibili per S. unicamente a quella di causa, intesa come funzione della nostra mente (principium individuationis). La ragione, che distingue l'UOMO dagli animali, gestisce le rapprentazioni di rappresentazioni. Il fondamento LOGICO di tutta la conoscenza scientifica è il principio di ragion sufficiente. Sono QUIETIVI della VOLONTÀ' per Schopenhauer la castità e l'astinenza, ma questi mezzi non sono sufficienti per la liberazione dalla VOLONTÀ', che si attua solo attraverso una strada che inizia con la intuizione artistica (soprattutto la MUSICA, forma che facilita la purificazione e che supera - almeno per quanto riguarda lo spazio - la pura fenomenicità) e prosegue con la moralità intesa oltre il dover esser kantiano, come compassione e giustizia, fino all'ascesi, laddove l'AUTENTICA cessazione della volontà si raggiunge con misticismo (ateo) e contemplazione del nulla (da intendere come NULLA positivo, rispetto al nulla negativo in cui si trova la massa di uomini dedita a passioni e piaceri o riti religiosi). Il 'principium individuationis', vale a dire la sensibilità, si supera TOTALMENTE con la noluntas (contemplazione del nulla positivo), che rompe la catena causale costruita dall'intelletto. Kierkegaard Alcuni suoi libri sono scritti con pseudonimi, il massimo filosofo danese concepisce Dio come assoluto singolare, cioè NON IMPERSONALE (NON il dio delle Leggi), sostiene che l'uomo si rapporta a Dio liberamente. In 'Aut-aut' si pone l'alternativa esistenziale tra vita estetica e vita etica. L'ESISTENZA non è superabile-risolvibile (come invece sosteneva Hegel) nell'ESSENZA. Per Lui la REALTÀ' coincide con l'esistenza. Ogni esistenza è una SINGOLARITÀ', irripetibile. Per lui il simbolo della vita estetica è Don Giovanni, della vita etica è l'assessore Guglielmo (eticità hegeliana che valorizza il singolo nelle istituzioni), simbolo della vita religiosa è Abramo, disposto anche all'obbedienza cieca, fino alla comandata uccisione del figlio, se questo dispone Dio. La FEDE non è dogma, né fede in Dio, bensì fede in Cristo, cioè nella condizione dolorosa dell'uomo singolo, che però può scegliere. Cristo rappresenta per Kierkegaard una possibilità di scelta. Egli rinuncia all'amore di Regina Olsen in ossequio ad una scelta religiosa e paradossale insieme, esattamente come Abramo rinuncia all'amore per il figlio proprio perché lo ama in Dio e quindi si dispone ad uccidere il figlio se Dio lo vuole sottoporre a questa angosciante prova paradossale. Mentre la DISPERAZIONE è segno di peccato-nulla-malattia mortale, L'ANGOSCIA è segno di libertà-possibilità-fede, e dunque del paradosso possibile. Gli stadi della vita sono volta per volta scelte univoche, non sono scelte necessariamente sequenziali dall'estetica alla religiosa.. Nietzsche Il sentimento tragico della vita è unità di dionisiaco e apollineo. Attribuisce un valore NEGATIVO alle istituzioni (Scuola, Stato, Esercito, governo, famiglia...), in tale senso compie un'operazione opposta a quella di Hegel, che invece vedeva nelle istituzioni un valore ASSOLUTO, vale a dire la superiorità dello Spirito sull'individuo singolo. NON è una istituzione, invece, la personalità individuale, che nella forma migliore si esprimerà un giorno come oltre-uomo. L'OLTRE-UOMO di Nietzsche NON è un modello da seguire, bensì' NESSUNO e nello stesso tempo TUTTI, cioè è l'uomo che cambia i valori attuali. Esempi di tentativo di oltre-umanità si hanno in Schopenhauer, in Montaigne, in Plutarco. Ma la lotta per liberare l'individuo dai vinoli e dai valori istituzionali è ancora lunga. Per Nietzsche le vere forze morali sono il desiderio-conoscenza e l'amore-odio. Sono ESALTATORI della volontà per Nietzsche sia l'amore che l'odio: nell'oltre-uomo convivono gli opposti, entrambi espressione di VOLONTÀ'. Al posto del TU DEVI kantiano N. sostiene l'IO VOGLIO. La NOLUNTAS schopenhaueriana va tramutata per Nietzsche in accettazione del divenire e affermazione del sentimento tragico della vita. Nietzsche si considera un nichilista, non ancora un oltre-uomo. Egli si pone tuttavia come un superatore del NICHILISMO PASSIVO: 'Attraversare il deserto che cresce' significa per Nietzsche NICHILISMO ATTIVO: far cadere ciò che sta cadendo e trasmutare i valori. Herbart Per Herbart il noumeno coincide con i reali. Il fine dell'educazione è: pratico-morale. La PEDAGOGIA NON è ANTITETICA alla scienza, è anzi la scienza applicata all'educazione. L'educazione si risolve in una tecnica (scientificamente fondata) di suscitare rappresentazioni. L'INTERESSE consiste nel collegamento di masse appercettive. L'ISTRUZIONE si attua nella sequenza -chiarezza -associazione -sistema -metodo. L'INSEGNANTE deve avere IN PRIMO LUOGO competenze sul metodo, prima ancorache sui CONTENUTI. Per il grande pedagogista tedesco l'dea di EDUCAZIONE coincide con quella di DIDATTICA=TECNICA dell'APPRENDERE. Freud Attribuisce una funzione GENITORIALE alle istituzioni: esse cioè vengono introiettate come valori nell'individuo, e ne costituiscono il Super-io. Per Freud il SUPER-IO è la parte psichica che l'uomo si assume attraverso l'EDUCAZIONE. L'INCONSCIO deve essere valutato anche nella filosofia per Freud. A livello inconscio agisce l'ID(o ES) , che si sottrae al principio logico di non-contraddizione che è invece la base dell'attività della COSCIENZA. A quest'ultimo livello agisce l'IO (EGO) cioè il processo psichico organizzato regolato dal PRINCIPIO DI REALTA'. Il SUPER-IO rimuove e censura gli elementi sgraditi all'inconscio, in modo tale che non affiorino all'IO. La via regia per tentare di conoscere l'inconscio è per Freud l'analisi del sogno. Il contenuto latente del sogno viene rielaborato dai seguenti meccanismi: a)condensazione b)spostamento.Si può tentare di accedere all'inconscio con le tecniche di -libera associazione --transfert -analisi del sogno. Per Freud il RAPPORTO edipico consiste nella naturale rivalità con il genitore dello stesso sesso per la conquista del genitore del sesso opposto, invece il COMPLESSO EDIPICO consiste in un persistente-patologico attaccamento al genitore di sesso opposto nella naturale rivalità con il genitore dello stesso sesso per la conquista del genitore del sesso opposto.. Il TABU' è una prima forma di coscienza assunta dalle società primitive a simbolo della potenza-minaccia del padre Per Freud la CIVILTÀ' rispetto alle società primitive è il male minore.. Un meccanismo che la società civilizzata usa per proseguire la funzione supereogica del padre è proprio l'educazione, organizzata istituzionalmente, cioè nella scuola. La società civile è basata su repressione della libido, sublimazione delle pulsioni e sistemi normativi. f403rip -2di 2