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Il SETTECENTO: RAZIONALISMO, EMPIRISMO e ILLUMINISMO (Vico a parte) [f304r]

 

Leibniz

 Per Leibniz non si può rifiutare la filosofia antica, classica, che anzi costituisce la FILOSOFIA PERENNE.

Oggetto della SCIENZA sono le affezioni dei corpi, cioè i fenomeni: tutte le proprietà della materia sono fenomeni. Estensione e impenetrabilità sono caratteristiche non della sostanza dei corpi ma del FENOMENO, così come SPAZIO e TEMPO sono relazioni tra i corpi, non sono cioè assoluti, come per Cartesio e Galileo. QUALITA' PRIMARIE e QUALITA' SECONDARIE sono relative alla sensibilità umana. I fenomeni della FISICA vengono spiegati  meccanicisticamente con grandezza figura movimento.

L'intelletto viene PRIMA dei sensi. L'unico modello della logica e filosofia è la MATEMATICA, mentre oggetto della METAFISICA sono i principi primi e l'essenza (metafisica) della sostanza, che è la FORMA. La SOSTANZA è un ente avente una nozione così perfetta da dedurne tutti i predicati.

Ciò che si conserva costante - nel movimento di corpi - è la FORZA  VIVA. I corpi sono sostanze materiali composte da sostanze semplici immateriali (=forme) chiamate monadi.

Il mondo segue sempre la più rigorosa necessità: le VERITÀ DI FATTO (basate sul principio di ragion sufficiente) sono necessaire, mentre sono VERE oltre che necessarie le VERITA' di RAGIONE, che si basano sul principio di identità (A=A) Il solo criterio di verità è l'identità Soggetto-Predicato. Solo dal punto di vista di Dio vi è coincidenza tra verità di fatto (contingenti) e di ragione (necessarie). Dio ha creato il MIGLIORE dei mondi possibili. In NATURA non possono darsi due cose singolari differenti unicamente per numero -cioè identiche (principio dell'identità degli indiscernibili). Ciascun individuo non può differire da un altro solo per materia: deve anche differire per FORMA.

 

 

Berkeley, Hume e l’empirismo inglese

Per Berkeley le qualità primarie (dimensione) non sono relative all'oggetto, ma al soggetto: infatti nella percezione la mente è ATTIVA per Berkeley (esse est percipi), mentre è completamente passiva per Hume. Essendo il soggetto l’elemento-mente che elabora quanto percepito, per Berkeley la sostanza SPIRITUALE esiste e si identifica con l’attività mentale.

Hume:  la materia è oggetto di credenza e fonte oscura di impressioni. La FISICA (basata sulla legge di causalità) -essendo frutto della esperienza - esprime relazioni contingenti. L’associazione tra le idee è governata dalle leggi di somiglianza, contiguità spazio-temporale e causalità. I CONCETTI UNIVERSALI NON esistono sia per l’uno che per l’altro. Anche i NOMI UNIVERSALI sono inesistenti per i due filosofi precedenti, ad anche per Hobbes: fa parte della tradizione inglese dare più importanza ai fatti che alle parole.

Lungi dall’ attribuire alle leggi fisiche un valore UNIVERSALE e NECESSARIO, Hume  non ritiene che esista l'essenza (metafisica) della sostanza, non esiste le forma generale, staccata dalla sostanza. Mentre per Cartesio le IDEE erano innate, per Hume, al quale si deve la convinzione che l'esistenza dei corpi è oggetto di credenza (belief) e non di ragione, sono impressioni indebolite. La sua gnoseologia è di tipo scettico (rifiuto del dogmatismo, della metafisica, di ogni posizione sistematica). L'Io è solo un fascio di impressioni, il rapporto causa-effetto è dovuto alla credenza per abitudine.

La ragione è schiava delle passioni, la morale si fonda sulla simpatia. Le proposizioni descrittive (scienza) possono essere trasformate in prescrittive (morale). La religione è basata sul sentimento di terrore.

 

 

Vico

 La realtà effettiva viene conosciuta a fondo attraverso la storia, cioè attraverso la ricomposizione (ad opera dell’autore stesso) delle azioni svolte dall’ uomo, Vico sostiene che la STORIA e la  MATEMATICA sono scienza (in quanto riguardano fatti e idee-oggetti costruiti dall'uomo), mentre la FISICA  NON è scienza RIGOROSA, dal punto di vista dell’uomo, in quanto NON è stato lui a creare la NATURA. La scienza nuova è la storia: attraverso questa conoscenza l’uomo comprende, si rende conto, della sua attività.  Lo sviluppo dell'individuo segue le stesse leggi che regolano lo sviluppo dell'umanità, lo sviluppo dell'individuo riassume lo sviluppo dell'umanità. Quando il fatto viene collocato nella dimensione storica assume la sua piena realizzazione cioè è verità: verum ipsum factum. L'umanità può ripercorrere le tappe teologica-eroica-razionale: tale teoria è riassunta nel detto “corsi e ricorsi “. Nel ripercorrere le tappe dello sviluppo dell’umana società, Vico individua il GOVERNO DIVINO come l’istituzione tipica della fase della preistoria. Fantasia-mito-poesia sono espressione di VERITA’. Nell'età degli eroi il linguaggio CANTATO precede il linguaggio parlato. La famiglia non nasce per diretta volontà degli uomini ma come conseguenza dell'istinto sessuale (eterogenesi dei fini). Vico vuole dimostrare l'esistenza di Dio a partire dalla storia.

 

ILLUMINISMO

Movimento culturale che si esprime dalla metà del secolo in tutti i campi del sapere, nella filosofia come nella politica, nel diritto e nell’economia. Già Locke si può considerare illuminista, per la fiducia che pone nello studio delle leggi della natura, a scapito della dimensione metafisica. Per l'illuminismo la Storia mostra un progresso degli uomini dal punto di vista tecnico, conoscitivo  e morale.

Tipico dell’illuminismo è l’atteggiamento di valutazione positiva della natura e delle sue leggi. Rientrano nella religione naturale tutte le convinzioni individuali sulla divinità, ma sono respinti come artificiali e fuorvianti i dogmi di ogni religione, cioè le verità religiose espresse da un organismo sovra-.individuale (chiesa). La posizione degli illuministi, generalmente parlando, si configura – in religione- come deismo, atteggiamento filosofico che considera centrale lo studio del divino, inteso però solo come religione naturale, ed evitando quindi ogni valorizzazione degli aspetti RIVELATI delle religioni “positive”, vale a dire delle  religioni costruite da particolari gruppi sociali su e oltre la religione naturale che accomuna (idealmente, da un punto di vista di principio) tutti gli uomini.

In POLITICA Montesquieu teorizza la divisione dei TRE POTERI (legislativo esecutivo giudiziario).

Adam Smith teorizza l'ECONOMIA politica basata sullo studio della produzione, dell'offerta (mercato) e del consumo merci, il tutto basato sul lavoro umano.

 

Rousseau

A differenza di Locke, R. NON considera la PROPRIETA' PRIVATA come diritto naturale. Natura e cultura NON  coincidono. Contrapponendosi ad Hobbes, R. sostiene che l'uomo NON ha per natura il diritto di potere sul più debole.

Il contratto sociale è un pactum SUBIECTIONIS per Hobbes, è invece pactum UNIONIS per Hobbes  e  per  R. Con il contratto sociale per Rousseau un uomo viene a trovarsi in condizione superiore rispetto agli altri, ed è questo un male. La libertà non consiste nell’avere potere sugli altri o nel decidere cosa fare  bensì nell’obbedire a se stessi.

La sovranità politica appartiene al popolo per Rousseau. Lo Stato NON si divide in tre distinti poteri: esecutivo giudiziario legislativo, in quanto per Rousseau tale istituzione dev’essere espressione di una VOLONTA’ unica, generale. La VOLONTA' GENERALE per Rousseau NON è la somma delle volontà di ciascuno, tale volontà generale si identifica con il popolo. Il sovrano NON è per il filosofo savoiardo né il monarca  né lo stato, bensì il popolo. Lo stato espressione della volontà generale è di tipo totalitario. La DEMOCRAZIA si esercita discutendo direttamente in assemblea  popolare, e  rifiutando operazioni di DELEGA, come l’elezione di rappresentanti. TOTALITARIA è la concezione politica che vede il popolo come un corpo sociale unico e indivisibile .

LIBERALE è invece la concezione politica che vede il popolo come artefice di diritti e doveri solo attraverso la mediazione dell’elezione di delegati.

Rousseau ROVESCIA l’ipotesi di stato di natura presentata da Hobbes (homo homini lupus) teorizzando uno  stato di natura assolutamente libero e giusto. EDUCAZIONE NEGATIVA significa per Rousseau non intervenire nello sviluppo del bambino, propri per favorire lo spontaneo potenziamento, nello sviluppo infantile, di  istinti e sentimenti di cui l’uomo è per natura dotato. La RELIGIONE NATURALE NON implica verità rivelate da Dio, miracoli, santi.

 

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