FILOSOFIE ELLENISTICHE, PATRISTICA E SCOLASTICA Filosofie dell'ellenismo e latine Filosofie Logica-Sistema Natura (Fisica) Etica Politica Cinismo (Diogene:IV sec.a C.) Ogni filosofia, ogni sistema, ogni scienza è inutile e assurda. Conta solo esempio e azione. Inutile la ricerca dei principi e la conoscenza della natura Non esiste un fine, una meta nella vita (siamo topi). Virtù e libertà si acquistano con: fatica e esercizio. Disprezzo del piacere, l'uomo basta a se stesso (autarchia). Libertà di parola (parresìa) e di azione (anàideia) Il saggio è apolide (=non appartiene a una città) Epicureismo (Epicuro fonda la scuola "del Giardino" ad Atene nel 306 a. C., Lucrezio I sec .a.C.) Chiuso; la sensazione è sempre vera: crea sentimenti e rappresentazioni mentali Materialismo meccanicistico: (atomi nel vuoto-spazio con deviazione-clinàmen casuale) perfettamente conoscibile dall'uomo nell'infinito riproporsi; La filosofia libera da tutti i mali(=bisogni). Per la Felicità (=Bene=mancanza di dolore) (autarchia). Quadrifarmaco: 1)vana è la paura degli dei, 2)vana la paura della morte, 3)il piacere -quando lo si intende - è a disposizione di tutti, 4)il male o lo si sopporta perché leggero o subito cessa. Non serve. Vivi appartato. Tutti gli uomini sono uguali Stoicismo (Crisippo III a C., Seneca I d.C.) Aperto, in progress Basato sulla evidenza dei sensi. Sillogismo proposizionale: 1)ipotetico (se è giorno c'è luce, ma..dunque..) 2)disgiuntivo (o è giorno o è notte, ma..dunque) Materialismo monistico infinito del Logos-fuoco-pneuma; rationes seminales, anima cosmica, compenetrazione (=panteismo); conflagrazione cosmica e palingenesi Felicità secondo natura= autoconservazione (libertà nell'uomo) è seguire il logos (fato) Finalismo: Ducunt volentem fata, nolentem trahunt. Passioni = errore = male. Solo chi rinuncia alle passioni (=apatico) è saggio, solo chi è saggio compie azioni etiche cioè è saggio. Cosmopolitismo, filantropia, "simpatia" universale. Scetticismo (Pirrone, III sec. A C., Carneade II sec. a C.) Non esiste la Verità; non c'è un criterio per cogliere il vero; astenersi dal giudizio, sospenderlo (epochè), I ragionamenti dimostrativi non sono possibili; attenersi al probabile, anche se non dimostrabile I sensi dell'uomo non sono affidabili, rilevano solo apparenze (fenomeni) non conducono alla verità La Verità non fa la felicità; Apatia (rinuncia alle passioni), imperturbabilità, afasia (rinuncia alla parola) Nessuna legge, nessun governo sono durevoli Eclettismo (dal II sec. a C.) Cicerone Fondere insieme il meglio delle varie scuole: soprattutto platonismo, aristotelismo e stoicismo. La natura delle cose è comprensibile, ma le loro rappresentazioni umane sono incerte Esiste una legge naturale, fondata sul dovere, stabilita dagli dei per tutti gli uomini Repubblica romana: bilancia monarchia (consoli), aristocrazia (senato) e democrazia (tribuni plebe) Neoplatonismo (Plotino III d. C, Ipazia m.415, prima maestra filosofa) Uno = prima ipostasi (=sostanza) infinita, Bene = Dio= Luce che necessariamente emana, e produce la seconda ipostasi= l'intelletto Emanazione necessaria dall'Uno, attraverso l'Anima del Mondo, la materia è non-essere, veneri-meno dell'Uno, male L'uomo per staccassi dal male-materia deve seguire la via della purificazione (catarsi) fino all'unione dell'anima con l'Uno (estasi) Patristica Dopo S.Paolo, apostolo cristiano, che teorizza l'identità tra il dio di Platone-Aristotele e il dio della Bibbia, i padri della Chiesa stabilirono i dogmi (verità di fede) della Trinità e dell'Incarnazione, e attraverso vari Concili dei vescovi stabilirono come errori la tesi che Cristo fosse inferiore al Padre (arianesmmo) o che avendo natura divina oltre che umana non potesse essere figlio di Maria (nestorismo). Tertulliano (m. 220 - seguace dell'eresia montanista, cioè credeva nella corporeità di dio, e nella morte dell'anima insieme alla morte del corpo) stabilisce la priorità della fede sulla regione (credo quia absurdum). Agostino Il più grande dei padri latini è Agostino. Seguì da giovane posizioni scettiche e poi l'eresia manichea (secondo la quale bene e male sono principi materiali in eterna contrapposizione). Supera lo scetticismo e arriva alla certezza dell'esistenza di Dio con la seguente dimostrazione: "si fallor SUM": si tratta di una verità immutabile - di essa non possiamo quindi essere NOI uomini la fonte bensì Dio. "Nell'interiorità dell'uomo abita la verità" è sua espressione. L'interiorità è costituita dal senso interno (che confronta in modo infallibile le sensazioni), poi dalla ragione (facoltà di giudicare, che è fallibile) e infine dall'intelletto che INTUISCE la verità (nell'uomo la conoscenza si ha per ILLUMINAZIONE=reminiscenza divina): tutto questo all'interno dell'anima che è sostanzialmente MEMORIA. La CREAZIONE del MONDO (che è MORTALE) è avvenuta fuori dal TEMPO. La dimensione del TEMPO NON è sempre esistita, ma è stato creato*** Solo l'anima del primo uomo è stata creata direttamente da Dio -le successive hanno ereditato quindi dal primo (Adamo) il peccato originale. Il MALE - dal punto di vista di Dio - NON esiste: Dio è sommo BENE. L'allievo comprende i significati delle nuove parole del maestro attraverso un' ILLUMINAZIONE. Per AGOSTINO l'anima è preesistente all'individuo - cioè è trasmessa ad ogni individuo dai suoi genitori. Nella TRINITA' divina si concentrano -come nell'anima umana- l'essere, il conoscere, il volere. La GRAZIA (= la benevolenza di Dio) si ottiene solo con la FEDE in Dio, che è acquisibile dall'uomo per predestinazione divina . L'uomo è libero di decidere tra bene e male (libero arbitrio), ma ha una forte tendenza al male dovuta alla concupiscenza del peccato originale. "L'amore di Dio fino al disprezzo di sé" caratterizza per Agostino la città di Dio (cioè la città dei predestinati per fede), mentre "l'amore di sé fino al disprezzo di Dio" caratterizza la città terrena (=la città dei malvagi, gli ebrei, la società pagana). Alla fine del mondo la maggior parte degli uomini subirà la condanna eterna: questa è la convinzione di Agostino. Questo sarebbe il senso ultimo della storia. Questa visione è chiamata escatologica. Per AGOSTINO l'anima è preesiste all'individuo -cioè è trasmessa ad ogni individuo dai suoi genitori. L'autore greco che ha avuto un influsso determinante su Agostino è stato PLATONE. Tradizione plaatonico-aristotelica e filosofia scolastica BOEZIO (480-524) cerca di conciliare Platone e Aristotele, la persona è rationalis naturae individua substantia. Avicenna (filosofo arabo d'Oriente, 980-1037) concilia la fede islamica con la filosofia ARISTOTELICA : Averroè (filosofo arabo di Spagna, 1126-1198) sostiene che la semplice FEDE religiosa serve a far conoscere la verità alle persone ignoranti - mentre alla filosofia si addice la DIMOSTRAZIONE. Per Averroè l'intelletto-nous è eterno mentre è mortale l'anima individuale. La "filosofia scolastica"(=insegnata nelle scuole) inizia nell'epoca iniziale del Sacro Romano Impero. Giovanni ERIUGENA detto SCOTO (810-877) sostiene l'identità tra fede e ragione. Nel periodo della scolastica prima (secolo X) delle arti del TRIVIO (grammatica retorica e dialettica) la più importante veniva considerata la DIALETTICA (Cassiodoro aveva diviso le arti in trivio e in quadrivio: quest'ultimo comprendeva aritmetica geometria astronomia musica. Nel metodo scolastico la fase di COMMENTO dei testi sacri veniva chiamata GLOSSA. Gli ordini religiosi mendicanti sorti nel XIII secolo furono i francescani e i domenicani: da tali ordini vennero molti rappresentanti della scolastica. Il francescano Bonaventura (1221-1274) sostiene che da sola (=senza l'aiuto della fede) la ragione non è in grado di arrivare a Dio, perciò la filosofia deve dipendere (come "ancilla") dalla TEOLOGIA. Per lui lo studio della NATURA attuato da Aristotele è da rifiutare in quanto pretende di essere autonomo dalla Religione. La conoscenza umana inizia dalla SENSAZIONE. La sua dottrina della conoscenza (=gnoseologia) cerca di conciliare la filosofia greca (Arisotele-Platone) con il cristianesimo. Per il filosofo francescano Dio è l'ESSERE STESSO cioè l'essere la cui essenza comprende l'esistenza: quest'idea era già stata delineata con sicurezza da Anselmo. La SINDERESI (=lume della volontà) è conoscenza innata di ciò che è bene e di ciò che è male. Due rappresentati della scolastica sono Anselmo e Tommaso. Anselmo d'Aosta (1033-1109) Per Anselmo è all'interno della fede che si può sviluppare la ragione (fides qauerens intellectum), il credere per fede è la condizione per capire (credo ut intelligam). Sostiene 5 prove dell'esistenza di Dio: 4 a Posteriori (=basate sull' esperienza) e UNA A PRIORI (=basata sulla ragione senza supporto dell'esperienza): quest'ultima riguarda Dio come essere (questa prova si chiama perciò ONTOLOGIA). Dio è dimostrabile come esistente, è cioè l'ESSERE STESSO, l'essere la cui essenza comprende l'esistenza: quest'idea sarà poi ripresa da Bonaventura e da un parte degli scolastici. I nomi-concetti universali sono realtà in sé, res: questa la tesi di Scoto e di Anselmo. Sorse così la questione - discussa dagli scolastici - se cioè gli universali siano solo NOMI o siano invece REALTA'. Nella controversia sugli universali Roscellino (1050-1120) afferma che tali concetti sono puri nomi (flatus vocis). Si può quindi definire NOMINALISTA (fu uno dei più famosi).. Tommaso Per il massimo rappresentante della scolastica lo scopo della filosofia era quello di conciliare ragione e fede Nella "Summa contra Gentiles" (Gentiles= i pagani) Tommaso per convertire i non-cristiani usa la RAGIONE, dato che un non-cristiano non può partire dalla fede, che è un punto di arrivo. Egli sostiene che RAGIONE e FEDE sono sempre in reciproca armonia, anche se sono autonome, in quanto si sviluppano su due piani diversi: l'una si fonda esclusivamente su argomenti e conoscenze naturali, l'altra si fonda sulla RIVELAZIONE. Con la definizione "Quid est" Tommaso indica l'ente; l'ESSERE è invece l'atto per cui la cosa è. DIO è l'unico ente in cui l'Essere coincide con l'Essenza. Tutti gli uomini non sono per essenza -ma solo per PARTECIPAZIONE dell'essere di Dio. L'uomo non può conoscere in modo completo l'Essenza di Dio, anche se può dimostrare con la ragione l'esistenza di Dio -ma non può conoscere l'ESSENZA di Dio. Le cinque vie tomistiche (=di Tommaso) con cui l'uomo arriva razionalmente alla esistenza di Dio sono di tipo a posteriori, cioè basate sull'esperienza. Riassunto tomistico della Teologia razionale (le 5 prove a posteriori) 1: dal MOVIMENTO nel mondo 2: dagli EFFETTI nel mondo 3: dalla CONTINGENZA del mondo 4: dai GRADI DI PERFEZIONE 5: dall'esister delle cose in vista di un FINE Qualcosa - nella nostra esperienza- ha MOVIMENTO, si muove -deve quindi essere mosso da altro, ma non si può andare all'infinto nella serie dei motori, dunque deve esistere un motore non mosso da altri, un motore immobile. (strada già percorsa da Aristotele) Si parte dalla constatazione che nella realtà gli EFFETTI sono prodotti da cause, le quali devono essere prima degli effetti, perciò deve esistere una causa che non è effetto: causa prima, Dio. (già fatta da S.Anselmo) Si parte dalla CONTINGENZA della realtà che rimanda ad un essere necessario perché altrimenti si rimanda al nulla, che tuttavia non potrebbe spiegare l'esistenza di nessuna cosa, quando almeno un ente necessario deve esistere. (prova già svolta da Avicenna) Si parte dai diversi gradi di PERFEZIONE esistenti in natura, che non possono non far riferimento ad un essere perfettissimo, Dio. (prova già accennata da S.Anselmo (prova fisico-teologica) : si parte dalla constatazione che ci sono in natura cose senza INTELLIGENZA che agiscono in vista di un fine, pertanto deve esistere un essere supremamente intelligente ordinatore di tutte cose ad un fine. La Creazione del mondo (=il mondo riceve da Dio il suo essere) non è in contraddizione con l'idea che il mondo è sempre stato nel TEMPO. Dio ha creato prima le sostanze immateriali, poi le sostanze materiali, la natura (che à quindi "causa seconda"). Tutto ciò che esiste in natura è BELLO, BUONO, VERO. L'uomo è formato di materia (=il corpo) mentre la forma è l'anima. Egli è libero di scegliere tra bene e male (libero arbitrio). L'immortalità dell'anima individuale (che NON preesiste all'individuo) è dimostrata razionalmente. La verità è conformazione della cosa e dell'intelletto (adaequatio intellectus et rei). L'uomo è un animale politico, la miglior forma di governo è la MONARCHIA. L'autorità POLITICA (=della civitas) deve essere subordinata a quella del papa. ----------------------------------------------------------------------------------F204r---------------------------------------------------------------------------------- F204rip.doc p.2/2