ARISTOTELE Insoddifatto del "dialogo" usato come sistema di filosofare dal suo maestro, Arist. osserva che nel dialogo non tutte le modalità di esprimersi sono adatte alla filosofia. Se filosofia è la ricerca del vero, allora bisogna togliere dal dialogo tutti i discorsi che non sono chiari e non riguardano il vero o il falso. Non basta la DIALETTICA o arte del ragionamento corretto, "tecnica dell'argomentazione corretta": p.e. bisogna togliere le domande, gli ordini, le esclamazioni, le preghiere. La filosofia teoretica ha come oggetto la CONOSCENZA, dunque necessita di un linguaggio scientifico: quello offerto dall'analisi logica. Quest'ultima mette in rapporto un termine-soggetto con un termine che ne predica qualcosa. Soggetto + Predicato formano la PROPOSIZIONE, cioè l' espressione linguistica di un predicato o giudizio. I termini (parole) sono specchio dell'anima, e quindi ad ogni termine corrisponde una sostanza (soggetto) o un attributo (predicato: in greco "categoria"). Il discorso logico può essere affermativo (A è B) o negativo (A non è B), e ad esso corrisponde nella realtà l'essere e il non-essere. Sostanza prima è quella rappresentata con il termine che funziona solo da soggetto e mai da predicato. Si tratta cioè di sostanza individua: p.e. "Socrate", tutti gli altri termini sono "sostanza seconda" cioè specie o generi, tutti inquadrabili in 10 categorie-predicabili: sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, azione, passione, posizione, possesso. I termini INDIVIDUI si distinguono da tutti gli altri perché sono gli unici che possono agire solo come SOGGETTO, mentre NON possono essere predicati. Non posso prendere il termine individuo "Socrate" per usarlo come predicato di un altro soggetto (p.e. "tavolo"): non posso in pratica predicare "il tavolo è Socrate". Tutte le altre nove categorie sono invece utilizzabili sia come soggetto che come predicato: p.e. la categoria di qualità "bianco" funziona da soggetto in "Il bianco è un colore", mentre funziona da predicato nella proposizione "Il tavolo è bianco". SOLO I TERMINI INDIVIDUI ESISTONO DI PER SE STESSI (Socrate, Parmenide, Gorgia), e per questo Arist. li chiama "sostanze prime", gli altri termini dipendono dalla sostanza prima e sono via via più estesi del termine individuo "Socrate": di quest'ultimo infatti ho la massima comprensione, perché è unico e si porta dietro tutti i suoi attributi, ma quando uso il termine "uomo", ecco che esso non si estende più al solo Socrate, ma a molti altri individui; si dice allora che il termine "uomo" è più esteso del termine "Socrate" però meno comprensivo di quest'ultimo; a maggior ragione se uso il termine "animale", vedo che esso si estende oltre che agli uomini anche ad altri esseri animati, e questi termini ancora più estensivi li chiamano "generi". Infine arrivo ai più estensivi: sono le 10 categorie. Per esempio "Socrate" appartiene alla categoria di "sostanza", ma essa comprende un'infinità di altri concetti. I termini predicativi usati dall'uomo sono chiamati CATEGORIE.: esse sono i generi supremi a cui si riconducono tutti i termini, sono il MASSIMO livello di generalizzazione/estensione di un termine. Il termine predicabile costituito dal solo ACCIDENTE (predicare "ammalato" di Socrate) non può funzionare da definizione né da sostanza. Dunque la "sostanza", come tutte le categorie, è termine molto esteso ma poco comprensivo, mentre il termine individuo ha la massima comprensione (Il termine Socrate è il massimo di comprensione per l'individuo Socrate in carne ed ossa) ma è di minima estensione, cioè di minima predicabilità, tant'è vero che non lo posso predicare di nessun altro individuo, mentre la categoria "sostanza" rispetto al termine Socrate è della minima comprensione, e massima estensione. Le proposizioni Come indicato all'inizio, non tutte le proposizioni sono di tipo giudizio (cioè dimostrative, relative al Vero o Falso); vi sono altre proposizioni di tipo puramente semantico: sono le domande, le esclamazioni, gli ordini, le espressioni di desiderio. La logica studia solo il primo tipo di proposizioni, dette apofantiche o enunciative cioè che predicano il Vero o il FALSO (=non-vero). Un GIUDIZIO si forma attraverso una proposizione, cioè attraverso la relazione di due o più termini (in questo consiste la proposizione, o predicazione). Il GIUDIZIO è parallelamente una relazione tra concetti. Ad ogni termine (o parola, all'interno di una singola lingua parlata) corrisponde un concetto cioè un prodotto della mente-pensiero. "Socrate cammina" è una proposizione. "Socrate" è un concetto con massima comprensione e minima estensione: si tratta infatti di un termine individuo, non "generalizzabile", cioè non predicabile di altri soggetti . Dal punto di vista della qualità le proposizioni possono essere individuali ("S. è mortale"), particolari (cioè predicate solo di QUALCHE elemento: "Qualche uomo è mortale", e infine, andando alla massima estensione possibile, universali (cioè predicate di TUTTI gli elementi della specie o del genere). Dal punto di vista della quantità le proposizioni possono essere affermative ("S. è mortale") o negative ("S. NON è mortale"). E' contraddittorio predicare qualcosa di un universo "Tutti gli uomini sono mortali" e poi costruire una frase particolare che nega lo stesso predicato "Qualche uomo è mortale"): o l'una o l'altra deve essere per forza vera, nella realtà. Ci sono cinque modalità diverse di predicare qualcosa di un soggetto: posso predicarne il genere ("S. è un animale"), la specie ("S. è un uomo"), la differenza specifica ("S. è un animale razionale") che mi consente di DEFINIRE il soggetto, cioè rilevarne l'essenza (il "Che cos'è), la proprietà "S. è grammatico" (cioè predico di S. qualcosa che NON è essenziale, ma che deriva necessariamente dall'essenza). Tutto quello che predico di Socrate come possibile ma anche no possibile, lo chiamo ACCIDENTE ( "S" è ammalato"). CLASSIFICAZIONE DELLE PROPOSIZIONI Per la Qualità AFFERMATIVA Socrate è uomo NEGATIVA Socrate non è uomo Per la Quantità INDIVIDUALE (massima comprensione, nessuna estensione) Socrate è (Socrate) PARTICOLARE (minima comprensione, media estensione) Qualche animale è mortale UNIVERSALE (minima comprensione, massima estensione) Tutti gli animali sono mortali Per la Modalità POSSIBILE (è ma può non essere) NECESSARIA (è e NON può non essere) CONTINGENTE (non è ma può essere) IMPOSSIBILE (non è e NON può essere) Per l'attributo della predicazione Di GENERE Socrate è animale Di DEFINIZIONE (predicazione di genere e di differenza specifica) Socrate è animale razionale DI PROPRIETÀ (predicazione di qualcosa che dipende dalla definizione ma non è l'essenza del soggetto) Socrate è grammatico DI ACCIDENTE (predicazione di qualcosa che PUO'appartenere al soggetto ma non dipende dalla definizione) Socrate è distratto Per il rapporto con la realtà (giudizio dimostrativo) VERO Socrate è uomo FALSO Socrate è tavolo Per Opposizione (rapporto tra 2 proposizioni) (opposte per qualità) CONTRARIE Univerale Affermativa vs Univ. Negativa: una sola PUO' esser VERA Tutti gli uomini sono mortali VS Tutti gli uomini NON sono mortali (opposte per qualità) SUBCONTRARIE Part.Aff. vs Part.Neg.: una sola PUO'esser FALSA Qualche uomo è mortale VS Qualche uomo NON è mortale; Qualche uomo è bianco VS Qualche uomo NON è bianco CONTRADDITTORIE (opposte per qualità e quantità) Univ. Aff. Vs Part. Neg. o viceversa: una DEVE essere V e l'altra F Tutti gli uomini sono mortali VS Qualche uomo NON è mortale (opposte per quantità) SUBALTERNE Univ. Aff. Vs Part. Aff; Univ. Neg. Vs Part. Neg. Tutti gli uomini sono mortali VS Qualche uomo è mortale Il sillogismo come perfetta forma di ragionamento Per verificare se un attributo compete VERAMENTE (cioè nella realtà) ad un soggetto, talvolta è necessario confrontare tra loro più proposizioni, concatenate in un RAGIONAMENTO: il più rigoroso è il ragionamento che confronta una proposizione universale (Premessa Maggiore P) con un'altra dello stesso tipo o particolare (premessa minore Q): se tra la prima e la seconda vi è un termine in comune (termine MEDIO) si deve trarre un giudizio conclusivo (Conclusione C) che ne deriva NECESSARIAMENTE. "Tutti gli animali sono mortali (P)", "Tutti gli uomini sono animali (Q)": dato che esiste un termine ("animali") comune alle due proposizioni, SONO OBBLIGATO ad usare il predicato della premessa maggiore ("mortali") anche per il soggetto della premessa minore ("tutti gli uomini") e concludo con la proposizione "Tutti gli uomini sono mortali". Il termine medio in "Ogni uomo è mortale(P)/Socrate è uomo(Q)/Socrate è mortale(C)" è UOMO. Questo tipo di ragionamento si chiama SILLOGISMO (nella forma del sillogismo perfetto). Esistono poi anche sillogismi che hanno per P una prop. Particolare. Altri tipi di sillogismo sono: la confutazione (si dimostra la falsità di una tesi deducendo da essa una conclusione contraddittoria), il ragionamento per riduzione all'assurdo (la validità di una proposizione viene dimostrata deducendo dalla sua proposizione contraddittoria una conclusione manifestamente assurda). Esistono anche ragionamenti NON sillogistici, ma costruiti per analogia o per ipotesi. Principi Logici , Realtà e Metafisica Per arrivare a giudizi di verità nel Sillogismo, è necessario che ambedue le premesse P e Q siano Vere. Occorre trovare premesse la cui verità non sia necessario discutere in quanto sono di originaria evidenza. Esse sono TRE e costituiscono la base del discorso dimostrativo. Li chiamiamo PRINCIPI (intuizioni noetiche) in quanto da essi parte ogni discorso scientifico (epistemico), ogni discorso necessario. Essi sono: 1.Principo di IDENTITA' (A è A; l'essere proprio ciò che è risulta uno solo per ciascuna realtà), 2.Principio di NON-CONTRADDIZIONE ( A=B, allora NON può esser che A=NON B:non si può predicare di una cosa nello stesso tempo che è e che non è); 3.Principio del TERZO-ESCLUSO (aut aut: o A=B oppure A è diverso da B; non può esistere una terza soluzione diversa da entrambe). In conclusione i GIUDIZI confrontati con la REALTA' devono sottostare al principio di non - contraddizione, del terzo escluso e di identità: tali principi sono alla base della nostra mente, sono cioè principi LOGICI (la scienza del pensiero è la LOGICA), ma sono anche alla base della realtà, sono cioè anche principi logici sostanziali (=ontologici), relativi a ciò che è oltre la fisica: la METAFISICA è dunque la scienza dell'essere (ontologia). Per SOSTANZA (ousìa) si intende "ciò che è" distinto dalla specie e dal genere. La realtà indicata da un termine che funziona esclusivamente da SOGGETTO è sostanza prima, cioè realtà-essere che non ha contrari e non ha gradazioni. Induzione e deduzione Per stabilire una verità generale devo raccogliere molte verità "individuali": p.e. dal veder morire cavalli, buoi, uomini INDUCO che moriranno anche quelli viventi. L'intelletto (nous) arriva all'universale dopo molte esperienze (percezioni sensibili) particolari: è da una serie di ESPERIENZE sulla morte di vari individui, che posso stabilire che tutti gli animali sono mortali. Quando, attraverso un'intuizione pura razionale sono arrivato a cogliere questa verità, la pongo come ASSIOMA, cioè principio necessario. I principi di partenza per una scienza sono gli ASSIOMI: si tratta di proposizioni ammesse senza dimostrazione perché la loro verità è evidente. Gli ASSIOMI d'ogni scienza sono i principi di identità, di non contraddizione e del terzo escluso. L'autentica SCIENZA (episteme) è basata sulla dimostrazione sillogistica cioè deduttiva. Solo se parto da tali principi necessari, posso costruire SILLOGISMI con conclusioni NECESSARIAMENTE VERE. L'attività di analisi logica operata nel sillogismo NON HA invece rapporti con l'esperienza, essendo una pura necessaria conseguenza delle premesse. Si dice allora che nel sillogismo si attiva un procedimento DEDUTTIVO (dal generale al particolare), mentre nel procedimento INDUTTIVO partivo dal particolare per cercare una verità universale. "Socrate e Callia sono morti/Socrate e Callia sono uomini/gli uomini sono mortali" è un ragionamento INDUTTIVO. Viceversa "L'uomo è mortale/Socrate è un uomo/Socrate è mortale" è un ragionamento DEDUTTIVO in quanto riporta-deduce da una premessa universale la necessaria conclusione. Il ragionamento SILLOGISTICO va dall'universale al particolare, quello INDUTTIVO va dal particolare all'universale. Se le IDEE PLATONICHE hanno carattere di universalità NON possono essere sostanze prime=individui, e quindi di esse non si può fare scienza. Il termine INDIVIDUO è di massima comprensione, e minima estensione: difatti non si può estendere ad altri che a se stesso. ("Socrate-Socrate"). I giudizi PARTICOLARI (qualche uomo è bianco / non è bianco) e quelli UNIVERSALI (ogni uomo è bianco / non è bianco) possono essere CONTRARI (entrambi falsi), mentre quelli INDIVIDUALI (Socrate è bianco / non è bianco) NON possono essere CONTRARI (entrambi falsi): uno dei due deve essere Vero, l'altro Falso. "Socrate cammina" è un GIUDIZIO. "Socrate" è un CONCETTO. . "Cammina" è concetto (camminante). I termini PREDICABILI sono di 4 tipi [>solo genere >genere+differenza specifica >proprietà >accidente]. Il termine predicabile costituito da GENERE + DIFFERENZA SPECIFICA funziona da DEFINIZIONE). Etica L'etica è la filosofia del comportamento. Arist. divise la filosofia in teoretica [dialettica , retorica (arte dei discorsi persuasivi, utile per la politica), logica)] e pratica. La pratica si divide a sua volta in etica e in politica (stato ed economia). Felicità è la compiuta fusione dei 3 beni: dell'anima, del corpo, esterni (ricchezza, fama, nobiltà di nascita). Il sapiente non è immune da passioni (apatico), ma indulge ad esse moderatamente. Il bene dell'uomo (felicità nella filosofia PRATICA) è la politica, mentre nella filosofia TEORETICA è costituito dal seguire e contemplare la RAGIONE. La sua etica è attuale in quanto si basa sul concetto di bene umano, cioè di piena realizzazione delle possibilità di ciascuno (il fine non è la sopravvivenza, ma la felicità). In politica presenta il concetto di bene comune che va oltre l'azione dello Stato. La Polis è l'insieme di tutti coloro che collaborano ad un fine comune. La DEMOCRAZIA è un tipo di degenerazione della politìa.(governo di molti). Ogni popolo ha la forma di governo che più gli si addice. Lo stesso vale per la scuola: l'EDUCAZIONE (paidèia) è rivolta a tutti i cittadini (che non comprendono gli schiavi) e si conclude quindi con l'adesione dell'indivuo alle regole-leggi dello stato in cui i l cittadino vive. Se lo Stato viene cambiato con la violenza, vale a dire attraverso una RIVOLUZIONE, ciò significa che la costituzione (legge fondamentale) di quello stato era ingiusta, nel senso che non funzionava bene. Arist. sostiene che la schiavitù è necessaria all'economia della famiglia. L'ECONOMIA (òikos) è il governo della casa, mentre la TECHNE è la virtù dell'arte produttiva. SISTEMA ARISTOTELICO: prevalgono le VIRTU' DIANOETICHE sulle VIRTU' ETICHE 1.0. Filosofia TEORETICA=conoscitiva =sophìa (v.sotto 2a1A1) =seguire e contemplare la ragione (logos) 2.0. Filosofia che dipende dall'uomo 2a. PRATICA (=azione fine a se stessa) 2a1.ETICA=bene individuale =felicità =aretè (eccellenza)= VIRTU': A.VIRTU'dell'ANIMA RAZIONALE: A1.virtù dianoetiche -techne (arte produttiva) -phrònesis [(saggezza nel valutare il giusto mezzo nelle azioni (v.2a1B)] -nous (intelletto:cogliere i principi delle scienze) -epistème (scienza: dimostrare dai principi le conseguenze derivate) -sophìa (sapienza=intelletto+scienza = conoscenza principi+conseguenze) = v. 1.0. filosofia teoretica A2.virtù etica =del carattere (medietà tra opposti come in medicina) B. VIRTU' del CORPO (v.sopra 2a1A1: phrònesis) 2a2. POLITICA=bene-pubblico =essere governati bene, attraverso l'educazione pubblica (paidèia) 2a2A.in famiglia (oikos: in modo giusto come crematistica;=valore d'uso); in modo ingiusto come valore di consumo, ascholèia) 2a2B.nel villaggio (in amicizia) =realizzazione delle capacità individuali (giusto mezzo tra oligarchia e democrazia = civilitas/politeia) obiettivo:pace,tempo libero(scholè/otium) con liturgia (=governare a turno) 2b. POIETICA (pòiesis=azione per produrre) Fisica ARTE è tutto ciò che dipende dall'uomo, mentre NATURA (physis) è tutto ciò che NON dipende dall'uomo. Gli enti della natura hanno in se stessi il principio del loro mutamento, mentre gli enti artificiali subiscono il mutamento dall'esterno (dall'uomo). La natura terrestre è costituita da terra acqua aria fuoco, tutti corruttibili. Oltre il cielo terrestre, dove il movimento è rettilineo (aria-fuoco verso l'alto, acqua-terra verso il basso) vi è un quinto elemento (etere) che riempie [(perché tutta la materia è finalizzata a coprire il vuoto (horror vacui)] i cieli delle cosiddette stelle fisse. Questo quinto elemento è incorruttibile ed eterno, e si muove di movimento più perfetto di quello rettilineo, vale a dire si muove circolarmente. Oltre i cieli delle stelle fisse vi è il motore immobile, a cui tutto tende amorevolmente. Il motore immobile NON fa parte della natura, è sopra la natura fisica, quella sottostante il cielo della luna e delle altre stelle. IL MUTAMENTO (o movimento) è l'atto di ciò che "è in potenza". Arist. studia la natura, che è caratterizzata dal Mutamento. Il MUTAMENTO (dal punto di vista della QUANTITA') consiste nella crescita di un organismo, dal punto di vista della QUALITA' consiste nella sua alterazione. I PRINCIPI di tutte le cose (fisica) sono la materia (essere in potenza), la privazione, la forma, infine la potenza e l' atto. La MATERIA diviene sostanza non da sola, ma insieme alla forma (sinolo). Arist. supera il pensiero parmenideo che negava il non-essere: infatti il non-essere non esiste come tale, ma solo come essere-in-potenza, ed il movimento è appunto il passaggio dalla potenza all'essere-in-atto. La MATERIA (sostrato) può essere cose opposte: questo capita certamente, ma solo in potenza, mentre in atto la materia - attraverso il movimento - realizza uno solo dei due opposti. L'ATTO (enérgheia) è la FORMA che realizza uno degli opposti, è cioè la realizzazione della forma nella materia. LA FORMA precedente l'atto è presente come tale in potenza. Viene prima l'atto, poi la potenza. La CAUSA FINALE è la statua di Socrate / allora la causa MATERIALE è il marmo; la CAUSA EFFICIENTE è lo scalpello, allora la CAUSA FORMALE è la figura. L'ANIMA è la FORMA degli esseri viventi, dei quali il CORPO è la materia. CALDO/FREDDO e SECCO/UMIDO sono le FORME dei 4 elementi terrestri. La FORMA INTELLIGIBILE degli oggetti viene colta dall'uomo attraverso l'induzione. Nell'uomo esiste l'anima vegetativa, quella sensitiva e infine quella intellettiva (in un'unica anima). Ciascuna specie animale è eterna, si sviluppa nel tempo con l'aggiunta di nuovi organi (epigenesi). Arist. sostiene una concezione TELEOLOGICA della natura, vale a dire che la natura ha in sé un fine: tutte le cose della natura sono orientate verso un fine (tèlos). -------------- F203R ----------------------------------------- f203rip doc - 4/4