PLATONE LA VIRTU' Platone era di famiglia aristocratica (suo zio Crizia era stato uno dei trenta tiranni di Atene, prima che prevalesse la democrazia). Egli era stato per anni uno degli alunni- amici di Socrate (condannato alla pena capitale da un tribunale ateniese eletto democraticamente), e la sua morte lo colpì profondamente, tanto che per tutta la sua vita e in tutta la sua filosofia si pone cerca risposta alle domande: Cos'è l'etica, la politica, la democrazia, la morte? Egli dedicò la sua vita in primo luogo alla politica, come espressione dell'etica. L'ETICA è per lui l'arte di rendere migliori/felici gli uomini. Su questo tema egli sentì soprattutto l'influenza dell'insegnamento di Socrate per quanto riguarda il "Che cos'è" la virtù: la risposta di Plat. sarà che essa è il bene dell'anima. L'uomo possiede tre anime, ognuna delle quali dominata da una virtù che le è propria: in ordine gerarchico la virtù dell'anima CONCUPISCENTE (sede degli istinti-desideri, detta per questo appetitiva) à la TEMPERANZA, dell'anima IRASCIBILE(sede dei sentimenti) è la FORTEZZA, dell'anima RAZIONALE (sede dell'intelligenza) è la SAPIENZA. L'uomo che riesce a trarre a virtù ognuna delle sue tre anime raggiunge il bene dell'anima che è la GIUSTIZIA. Egli pone alla base della sua concezione dell'uomo il dualismo anima/corpo. Ipotizza una concezione ciclica del tempo, secondo la quale l'anima trasmigra di corpo in corpo: quest'ultimo è mortale, mentre l'anima è immortale e tende a liberarsi dal corpo: perciò la morte ha un aspetto positivo, di liberazione dalle passioni e dall'ignoranza. La concezione ciclica del tempo e la teoria della reincarnazione è stata assunta da Plat. attraverso Pitagora. POLITICA Elemento positivo caratteristico della DEMOCRAZIA è per lui la libertà, della MONARCHIA è la concordia. Le 'LEGGI' furono una della sue ultime opere, e riguardano sempre la politica [arte della misura, della moderazione, nel governo della polis (=città)]. Per verificare il governo filosofico del pitagorici si era recato a Taranto, poi era stato più volte consigliere dei tiranni di Siracusa. Dopo aver studiato per tutta la vita i vari tipi di governo delle città, scrisse appunto quest'opera. Il governo di un uomo solo (monarchia, che può degenerare nella tirannide) ha di positivo la concordia; quello aristocratico (=di persone scelte, che può degenerare nell'oligarchia, governo svolto cioè nell'interesse di pochi) ha di positivo la saggezza; quello democratico (= di tutto il demos o popolo, che può degenerare nell'anarchia, o mancanza di governo stabile) ha di positivo la libertà. La COSTITUZIONE migliore è per lui quella mista, composta da un re (funzione monarchica), aiutato da un consiglio (funzione aristocratica) e da un'assemblea polare che discute le leggi (funzione democratica). Lo stesso tema è trattato ne "La Repubblica" dove descrive la città ideale. Si tratta di un progetto di governo di città NON realizzatosi nè in Grecia nè in altri posti. E' cioè un'UTOPIA (dal gr.: un non-luogo, idea non realizzabile in questo mondo, ma MODELLO a cui tendono le società terrene). In tale città governano i sapienti, i filosofi, ai quali sottostà in rigida divisione piramidale la classe dei guerrieri, e quella dei lavoratori. La prima (cioè MINORE) degenerazione della CITTA' IDEALE è la timocrazia (governo dell'orgoglio, di coloro che non sono filosofi). Fare POLITICA in senso platonico significa fare GIUSTIZIA. VERITA' = IDEE LA VERA scienza (epistème) NON è la scienza delle COSE, bensì delle IDEE, immobili, immutabili, eterne. Le IDEE sono la vera REALTA' mentre le COSE sono apparenza. Ogni IDEA è l'essenza e il MODELLO perfetto(paradigma) rispetto alle cose o realtà particolari, le quali sono invece costituite da ELEMENTI FISICI (acqua aria fuoco terra), facenti parte della REALTA' SENSIBILE (= che cade sotto i sensi dell'uomo) la quale - al contrario delle realtà VERA costituita dalle Idee - è mutevole, apparente. La realtà sensibile è solo ombra, segnale indiretto della realtà vera. Le COSE tuttavia - anche se in minima parte- PARTECIPANO alle IDEE. Le cose infatti sono il DIVERSO rispetto alle idee, vale a dire che l'Idea di DIVERSO comprende anche le cose. ESSERE IDENTICO DIVERSO MOTO e QUIETE sono le uniche idee che PARTECIPANO di tutte le altre idee. L'IDEA SUPREMA - causa delle realtà sensibili in quanto le rende intelligibili - è l'idea del BENE, che ha la stessa funzione del SOLE (=LUCE): illumina le idee e ne proietta l'ombra nel mondo sensibile. L'idea è TRASCENDENTE rispetto alle COSE, ne è cioè principio che va oltre la realtà sensibile. L'IDEA è ALTRO (rispetto all' OGGETTO); invece il materiale che le costituisce come oggetti sensibili (acqua aria terra fuoco)si identifica con gli oggetti - cose, è cioè IMMANENTE (=connaturato) rispetto ad esse. Qui Platone distacca tutti i filosofi precedenti, i quali ipotizzavano che i principi delle cose fossero tutti ad esse immanenti (e li trovavano infatti nei quattro elementi fisici). Per Plat. invece il principio primo delle cose dev'essere trascendente ad esse; e tale principio - l'Idea - si trova Fuori dal mondo, nell'Iperuranio (=oltre-mondo, sede delle idee), non soggetto alle mutevolezze dei sensi e della materia. L'UGUALE IN SE' è l'IDEA di uguale. IL DISCORSO (logos) è possibile in quanto le IDEE stanno tra loro in rapporto di implicazione (cioè di partecipazione). Immediatamente sotto l'Idea di BENE sta quella di NUMERO: infatti il NUMERO è principio di tutte le cose in quanto aventi un limite(peras) e opposte all'illimitato(=àpeiron). Per Plat. la CAUSA del limite e dell'illimitato e della loro mescolanza è la 'mente divina'. Viene qui introdotta per la prima volta in filosofia l'idea di DIO (che sarà poi ripresa dai filosofi cristiani). GNOSEOLOGIA Secondo Plat. le passioni umane devono essere dominate con l'ascesi. L'AMORE, pur avendo origine fisica, non si risolve nella passione, ma finisce nella contemplazione e nell'attrazione verso l'Idea del Bene. Come può l'anima dell'uomo, che è mobile, conoscere le Idee, che sono immobili? La risposta di Plat. costituisce la teoria della conoscenza (gnoseologia)- la prima pienamente sviluppata nel mondo antico -: secondo tale gnoseologia l'UOMO NON E' (al contrario di quanto sostenevano i sofisti) la 'misura di tutte le cose', egli ha bensì SCIENZA della realtà solo attraverso il RICORDO (reminiscenza) delle IDEE contemplate dalla sua anima prima della nascita. Il PRIMO grado della conoscenza SENSIBILE è quella delle immagini(eikasìa),il secondo è quello della credenza (pistis); ma si tratta di conoscenza illusoria; la conoscenza vera è quella RAZIONALE, che in un primo grado è costituita dal discorso razionale (dianoia) basato sulla matematica, e in un secondo e supremo grado dall'intellezione (noesis). Dialettica è l'arte di misurare (ossia di stabilire il numero di idee); con tale attività si cerca la verità (da non confondere con l'ERISTICA =discussione sofistica). EDUCAZIONE L'educazione di base per Plat. si divide in ginnastica e in musica. L'educazione musicale è l'ed. delle MUSE, cioè quella artistica.Le ARTI FIGURATIVE e la POESIA sono INFERIORI alla musica vera e propria perché imitazioni delle cose, le quali a loro volta sono solo imitazioni della verità (=delle Idee). L'educazione SUPERIORE (per i 'custodi' della città ideale) non si può quindi fermare alle attività fisiche e artistiche; ma deve completarsi con la matematica e la dialettica. Il metodo DIALETTICO dell'educazione è basato sulla confutazione orale, perché egli non ha fiducia nelle nuove tecniche (la scrittura su papiro), in quanto esse sottraggono stimoli alla memoria attiva dell'uomo, che viene invece continuamente allenata e sollecitata dal dialogo e dalla conversazione orale. MITO Se con il mito si cercano delle ipotesi su conoscenze che la ragione umana non può altrimenti raggiungere, anche il mito è positivo. Per esempio il mito sull'origine del mondo è un tentativo dell'uomo di andare oltre i limiti della ragione umana. In questo senso esso è positivo: infatti dell'origine dell'universo non possiamo possedere conoscenza razionale. Il mito è invece negativo laddove sostituisce una conoscenza che può essere raggiunta dalla ragione umana (per esempio per spiegare geometria e matematica). Secondo il mito platonico il Demiurgo è l'artefice dell'universo che costruisce il mondo su immagine dell'IDEA di mondo. _______________________