home page | documenti di scuola
PLATONE [F202]
LA
VIRTU’
Platone
era di famiglia aristocratica (suo zio Crizia era stato uno dei trenta tiranni
di Atene, prima che prevalesse la democrazia). Egli era stato per anni uno degli
alunni- amici di Socrate (condannato alla pena capitale da un tribunale ateniese
eletto democraticamente), e la sua morte lo colpì profondamente, tanto che per
tutta la sua vita e in tutta la sua
filosofia si pone cerca risposta alle domande: Cos'è l'etica, la politica, la
democrazia, la morte? Egli dedicò la sua vita in primo luogo alla politica,
come espressione dell'etica. L'ETICA è per lui l'arte di rendere
migliori/felici gli uomini. Su questo tema egli sentì soprattutto l'influenza
dell'insegnamento di Socrate per quanto riguarda il "Che cos'è" la
virtù: la risposta di Plat. sarà che essa è il bene dell'anima. L'uomo
possiede tre anime, ognuna delle quali dominata da una virtù che le è propria:
in ordine gerarchico la virtù dell'anima CONCUPISCENTE (sede degli
istinti-desideri, detta per questo appetitiva) à la TEMPERANZA, dell'anima
IRASCIBILE(sede dei sentimenti) è la FORTEZZA, dell'anima RAZIONALE (sede
dell'intelligenza) è la SAPIENZA. L'uomo che riesce a trarre a virtù ognuna
delle sue tre anime raggiunge il bene dell'anima che è la GIUSTIZIA.
Egli
pone alla base della sua concezione dell'uomo il dualismo anima/corpo. Ipotizza
una concezione ciclica del tempo, secondo la quale l'anima trasmigra di corpo in
corpo: quest'ultimo è mortale, mentre l'anima è immortale e tende a
liberarsi
dal corpo: perciò la morte ha un aspetto positivo, di liberazione dalle
passioni e dall'ignoranza. La concezione ciclica del tempo e la teoria della
reincarnazione è stata assunta da Plat. attraverso Pitagora.
POLITICA
Elemento
positivo caratteristico della DEMOCRAZIA è per lui la libertà, della MONARCHIA
è la concordia.
Le
'LEGGI' furono una della sue ultime opere, e riguardano sempre la politica [arte
della misura, della moderazione, nel governo della polis (=città)]. Per
verificare il governo filosofico del pitagorici si era recato a Taranto, poi era
stato più volte consigliere dei tiranni di Siracusa. Dopo aver studiato per
tutta la vita i vari tipi di governo delle città, scrisse appunto quest'opera.
Il governo di un uomo solo (monarchia, che può degenerare nella tirannide) ha
di positivo la concordia; quello aristocratico (=di persone scelte, che può
degenerare nell'oligarchia, governo svolto cioè nell'interesse di pochi) ha di
positivo la saggezza; quello democratico (= di tutto il demos o popolo, che può
degenerare nell'anarchia, o mancanza di governo stabile) ha di positivo la
libertà. La COSTITUZIONE migliore è per lui quella mista, composta da un re
(funzione monarchica), aiutato da un consiglio (funzione aristocratica) e da
un'assemblea polare che discute le leggi (funzione democratica).
Lo
stesso tema è trattato ne "La Repubblica" dove descrive la città
ideale. Si tratta di un progetto di governo di città NON realizzatosi nè in
Grecia nè in altri posti. E' cioè un'UTOPIA (dal gr.: un non-luogo, idea non
realizzabile in questo mondo, ma MODELLO a cui tendono le società terrene). In
tale città governano i sapienti, i filosofi, ai quali sottostà in rigida
divisione piramidale la classe dei guerrieri, e quella dei lavoratori. La prima
(cioè MINORE) degenerazione della CITTA' IDEALE è la timocrazia (governo
dell'orgoglio, di coloro che non sono filosofi). Fare POLITICA in senso
platonico significa fare GIUSTIZIA.
VERITA’
= IDEE
LA
VERA scienza (epistème) NON è la scienza delle COSE, bensì delle IDEE,
immobili, immutabili, eterne. Le IDEE sono la vera REALTA' mentre le COSE sono
apparenza.
Ogni
IDEA è l'essenza e il MODELLO perfetto(paradigma) rispetto alle cose o realtà
particolari, le quali sono invece costituite da ELEMENTI FISICI (acqua aria
fuoco terra), facenti parte della REALTA' SENSIBILE (= che cade sotto i sensi
dell'uomo) la quale - al contrario delle realtà VERA costituita dalle Idee -
è mutevole, apparente. La realtà sensibile è solo ombra, segnale
indiretto della realtà vera. Le COSE tuttavia - anche se in minima parte-
PARTECIPANO alle IDEE. Le cose infatti sono il DIVERSO rispetto alle idee, vale
a dire che l’Idea di DIVERSO comprende anche le cose.
ESSERE IDENTICO DIVERSO MOTO e QUIETE sono le uniche idee che PARTECIPANO
di tutte le altre idee.
L'IDEA
SUPREMA - causa delle realtà
sensibili in quanto le rende intelligibili
- è l'idea del BENE, che ha la stessa funzione del SOLE (=LUCE):
illumina le idee e ne proietta l'ombra nel mondo sensibile.
L'idea
è TRASCENDENTE rispetto alle COSE, ne è cioè principio che va oltre la
realtà
sensibile. L'IDEA è ALTRO (rispetto all' OGGETTO); invece il materiale che le
costituisce come oggetti sensibili (acqua aria terra fuoco)si identifica
con gli oggetti - cose, è cioè IMMANENTE (=connaturato) rispetto ad esse. Qui
Platone distacca tutti i filosofi precedenti, i quali ipotizzavano che i
principi delle cose fossero tutti ad esse immanenti (e li trovavano infatti nei
quattro elementi fisici). Per Plat. invece il principio primo delle cose dev'essere
trascendente ad esse; e tale principio - l'Idea - si trova Fuori dal mondo,
nell'Iperuranio (=oltre-mondo, sede delle idee), non soggetto alle mutevolezze
dei sensi e della materia.
L'UGUALE
IN SE' è l'IDEA di uguale. IL DISCORSO (logos) è possibile in quanto le IDEE
stanno tra loro in rapporto di implicazione (cioè di partecipazione).
Immediatamente sotto l’Idea di BENE sta quella di NUMERO: infatti il NUMERO è
principio di tutte le cose in quanto aventi un limite(peras) e opposte
all'illimitato(=àpeiron). Per Plat. la CAUSA del limite e dell'illimitato e
della loro mescolanza è la 'mente
divina'. Viene qui introdotta per la prima volta in filosofia l’idea di DIO
(che sarà poi ripresa dai filosofi cristiani).
GNOSEOLOGIA
Secondo
Plat. le passioni umane devono essere dominate con l'ascesi. L'AMORE, pur avendo
origine fisica, non si risolve nella passione, ma finisce nella contemplazione e
nell’attrazione verso l’Idea del Bene. Come può l’anima dell’uomo, che
è mobile, conoscere le Idee, che sono immobili? La risposta di Plat.
costituisce la teoria della conoscenza (gnoseologia)- la prima pienamente
sviluppata nel mondo antico -: secondo tale gnoseologia l'UOMO NON E’ (al
contrario di quanto sostenevano i sofisti) la 'misura di tutte le cose', egli ha
bensì SCIENZA della realtà solo attraverso il RICORDO (reminiscenza) delle
IDEE contemplate dalla sua anima prima della nascita. Il PRIMO grado della
conoscenza SENSIBILE è quella delle immagini(eikasìa),il secondo è quello
della credenza (pistis); ma si tratta di conoscenza illusoria; la conoscenza
vera è quella RAZIONALE, che in un primo grado è costituita dal discorso
razionale (dianoia) basato sulla matematica, e in un secondo e supremo grado
dall'intellezione (noesis). Dialettica è l'arte di misurare (ossia di stabilire
il numero di idee); con tale attività si cerca la verità (da non confondere
con l'ERISTICA =discussione sofistica).
EDUCAZIONE
L'educazione
di base per Plat. si divide in ginnastica e in musica. L'educazione musicale è
l’ed. delle MUSE, cioè quella artistica.Le ARTI FIGURATIVE e la POESIA sono
INFERIORI alla musica vera e propria perché
imitazioni delle cose, le quali a loro volta sono solo imitazioni della
verità (=delle Idee). L'educazione SUPERIORE (per i 'custodi' della città
ideale)non si può quindi fermare alle attività fisiche e artistiche; ma devono
completarsi con la matematica e la
dialettica. Il metodo DIALETTICO dell'educazione è basato sulla confutazione
orale, perché egli non ha fiducia nelle nuove tecniche (la scrittura su
papiro), in quanto esse sottraggono stimoli alla memoria attiva dell’uomo, che
viene invece continuamente allenata e sollecitata dal dialogo e dalla
conversazione orale.
MITO
Se
con il mito si cercano delle ipotesi su conoscenze che la ragione umana non può
altrimenti raggiungere, anche il mito è positivo. Per esempio il mito
sull'origine del mondo è un tentativo dell'uomo di andare oltre i limiti
della ragione umana. In questo senso esso è positivo: infatti dell'origine dell'universo non possiamo possedere conoscenza razionale. Il mito è invece negativo laddove sostituisce una conoscenza che può essere raggiunta dalla ragione umana (per esempio per spiegare geometria e matematica). Secondo il mito platonico il Demiurgo è l'artefice dell'universo che costruisce il mondo su immagine dell'IDEA di mondo.
-------------------------------------------------------------------- F 202 ----------------------------------------------------