W. V. O. Quine

(1908-     )

Per VERCELLESE 1994, 244 è da citare solo nei casi in cui si è sicuri che nessuno chiederà di spiegare che cosa vuol dire.

Variabile vincolata Socrate e variabile "germe"

VERCELLESE 1994, 243 pone due esempi semplici per chiarire le variabili vincolate. Nel linguaggio formale bisogna distinguere tra lettere che corrispondo a proprietà e lettere che corrispondono agli oggetti cui si applicano le proprietà. 

L'enunciato "Socrate dorme" può avere come forma le lettere Ps.

Se si vuole sostituire Socrate con un uomo qualunque ("Un uomo dorme") bisogna inserire una notazione con variabile che indichi "Esiste un x tale che x dorme". Se alla variabile x sostituiamo un nome proprio, p.e. Platone  - e diciamo quindi che Platone è il valore di x  -  otteniamo l'enunciato "Platone dorme". Questo enunciato risulta vero nel caso il cui Platone dorme, falso altrimenti. Questo tipo di variabile x si dice variabile vincolata.

Esempio pratico dell'efficacia del linguaggio scientifico: per la medicina, data una malattia causata da germi, i germi sono possibili valori per i termini del vocabolario usato per spiegare le malattie. Non è questo il caso dei termini "possessione demoniaca" o "influsso lunare", che sono esclusi dal campo delle buone spiegazioni e quindi della variabile x.